Monza, la comunità LGBT+ scende in piazza contro lo Stop del Ddl Zan al Senato

28 ottobre 2021 | 08:50
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Monza, la comunità LGBT+ scende in piazza contro lo Stop del Ddl Zan al Senato

“Nessuno ci affossa”: con questo slogan sabato 30 ottobre, Brianza Oltre l’Arcobaleno (BOA), scenderà in piazza Roma, davanti all’Arengario.

Nessuno ci affossa“: con questo slogan sabato 30 ottobre, Brianza Oltre l’Arcobaleno (BOA), scenderà in piazza Roma, davanti all’Arengario, per protestare pacificamente contro la bocciatura del DDL Zan. L’appuntamento è alle ore 18.30

“A Monza insieme a tutte quelle persone che si sentono indignate per l’affossamento della legge Zan, avvenuto tra gli applausi e le risate dei parlamentari che hanno manifestato la loro soddisfazione per la bocciatura di una legge che ci avrebbe fatto diventare un paese più civile. Brianza Oltre l’Arcobaleno si schiera accanto a tutte le persone oneste che credono nell‘uguaglianza dei diritti, nell’inclusione e nell’amore per gli altri” spiega l’associazione.

IL VOTO SEGRETO AFFOSSA IL DDL ZAN

A favore 154 senatori, 131 i contrari e due astenuti. La votazione sul DDL Zan, avvenuta a scrutinio segreto, è stata accolta da un applauso. Il disegno di legge contro l’omotransfobia era stato approvato dalla Camera il 4 novembre 2020.

La proposta di saltare il voto sui singoli articoli e andare direttamente alla votazione finale, presentata da Lega e Fratelli d’Italia, ha raccolto 154 sì su 288 presenti. Zan prima della seduta di Palazzo Madama aveva dichiarato: “Se passa, la legge è morta”.

ANCHE LA CGIL MONZA E BRIANZA IN PIAZZA

A fianco di Brianza Oltre l’Arcobaleno (BOA) in piazza ci sarà anche la Cgil di Monza e Brianza. Elena Farina, segretaria della Cgil Monza e Brianza: “Lo stop segna un grande passo indietro nella lotta contro tutte le discriminazion. L’esultanza da stadio della destra per l’esito della votazione – commenta Elena Farina, della segreteria della Camera del Lavoro – è il simbolo di una classe dirigente scollegata dalla realtà, ottusa, poco rispettosa della dignità delle persone e dedita a giochi di potere. Per una organizzazione sindacale come la nostra che difende i diritti dei lavoratori è naturale battersi anche per il diritto di vivere liberamente la propria affettività. Ci saremo convintamente rinsaldando la collaborazione con BOA, con cui abbiamo da tempo attivato uno sportello di ascolto per cittadine e cittadini LGBTQ+”.

Articolo pubblicato alle ore 8.50, aggiornato alle ore 14.44