Si sta diffondendo rapidamente nel mondo per le sue qualità particolari, ma in Italia sono ancora in pochi a praticarlo. E, tra questi, a Monza, in via San Gottardo 58, c’è lo studio “Resilia Manual and Holistic Care”. Dove nel campo del linfodrenaggio ora si pratica anche il metodo Renata Franca, (dal nome di chi l’ha inventato), che è assolutamente innovativo ed ha risultati notevoli ed immediati.
“Questo tipo di linfodrenaggio, che è nato in Brasile ed in Europa si pratica solo in Italia, Spagna, Portogallo e Francia, ha effetti pari a quattro volte quelli di un massaggio tradizionale” spiega Greta Pallavicini, terapista certificata Renata Franca, osteopata e massoterapista del Resilia Manual and Holistic Care di Monza, inaugurato ufficialmente nel gennaio 2020 per iniziativa di Michele Fedeli, con l’intento di far conoscere l’osteopatia come disciplina olistica che si occupa di salute a 360° e avviare nel mondo del lavoro giovani osteopati che si sono formati in Scuole d’eccellenza.
“Il linfodrenaggio con il metodo Renata Franca, che è anche un trattamento estetico, va a ridurre edemi e gonfiori, migliora la ritenzione idrica, attiva la circolazione sanguigna, stimola la peristalsi intestinale e potenzia la rete di vasi che muovono i liquidi del corpo andando a ridurre la tanto temuta cellulite – continua la Pallavicini – i risultati sono amplificati e visibili anche dopo un solo massaggio. Ci sono pazienti che il giorno dopo la prima seduta mi chiamano dicendomi di pesare anche un chilo in meno”.
I DETTAGLI DEL METODO
Questo linfodrenaggio brasiliano ha modalità e tempistiche specifiche. “La sua efficacia eccezionale è dovuta al fatto che le manovre, che sono più di pompaggio, scaricano la linfa in maniera diversa e garantiscono la sensazione di un corpo meno gonfio e di un benessere generale” spiega la Pallavicini, che nello studio “Resilia Manual and Holistic Care” fa parte di un gruppo di una quindicina di professionisti, in cui figurano anche due ex allievi del fondatore del Centro monzese, Michele Fedeli, 32 anni, diplomato nel 2013 presso l’Istituto Superiore di Osteopatia (ISO) di Milano, dove oggi è Assistente alla Docenza.
“Il consiglio è di effettuare il linfodrenaggio con metodo Renata Franca una volta a settimana per il primo mese, con sedute da 50 o 60 minuti total body, ma soprattutto indirizzate a gambe e addome, in modo che si attivi il metabolismo e la circolazione – continua la giovane osteopata e massoterapista – poi si possono ridurre le sedute con un’opera di mantenimento del sistema linfatico che può, eventualmente, anche alternare il metodo Renata Franca al linfodrenaggio classico”.
Le controindicazioni di questo innovativo linfodrenaggio brasiliano sono praticamente nulle. “È adatto a tutti, anche alle donne in gravidanza o alle persone che hanno un tumore, seppure in questo caso ci voglia il consenso del medico curante – afferma Pallavicini (nella foto in basso) – non sono esclusi nemmeno gli ipertesi se, però, prendono la pastiglia. Le uniche persone che non possono assolutamente sottoporsi a questo tipo di trattamento sono i pazienti con insufficienza cardiaca o renale oppure con una trombosi in atto”.
I costi di questo tipo di linfodrenaggio sono meno abbordabili di un massaggio classico, ma comunque accessibili. La differenza del tariffario con un metodo di linfodrenaggio tradizionale va ricercata in diversi fattori: innanzitutto in quanto pochissimi professionisti in Italia lo praticano, avendo conseguito un attestato, in secondo luogo perché è, a tutti gli effetti, total body ed infine per i suoi grandissimi risultati, visibili ad occhio nudo anche dopo un solo trattamento.
L’arrivo di un linfodrenaggio così innovativo arricchisce ulteriormente l’offerta del Centro di via San Gottardo. Che, oltre al core group formato da otto osteopati, annovera anche due nutrizionisti, quattro psicologhe ed un pediatra.
È anche grazie a questo che lo studio “Resilia Manual and Holistic Care” ha nell’attività fisica, compresa quella agonistica, nei bambini e nelle donne in dolce attesa o neo-mamme alcuni dei suoi ambiti principali di interesse. Sempre, comunque, nella direzione di un approccio olistico alla ricerca del benessere del paziente, attraverso un percorso di prevenzione e cura a 360°.
#adv
