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Monza e Brianza, incidenti mortali: percentuale in calo, anche grazie al lockdown

Incidentalità stradale 2020: numeri in calo ma solo grazie ai lockdown. Ecco i dati di Monza e Brianza

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Nella provincia di Monza e Brianza (e anche Milano) l’incidentalità stradale rispetto al 2019  ha subìto un calo consistente: -41%. E’ questo il dato emerso dalle statistiche provinciali elaborate da ACI e Istat, che mostrano una situazione condizionata dalla pandemia e dal lockdown

A Milano e provincia nel 2020 si sono registrati 8.043 incidenti con 10.207 feriti e 74 morti (di cui 26 pedoni e 7 ciclisti) con un indice di mortalità ogni cento incidenti dello 0,92%. A Monza Brianza gli incidenti sono stati 1.602 con 1980 feriti e 19 morti (5 pedoni e 3 ciclisti) e un incide di mortalità ogni 100 incidenti dell’1,19%. A Lodi sempre nel 2020 sono avvenuti 294 incidenti con 437 feriti e 13 morti (2 pedoni e 2 ciclisti); l’indice di mortalità ogni 100 incidenti è del 4,42%.

Infine Roma e Milano sono le due province che incidono maggiormente sui costi sociali, rispettivamente 945 e 631 milioni di euro seguite da Napoli e Torino (377 e 370 milioni di euro).

“La diminuzione degli incidenti stradali registrata nel 2020”, afferma il presidente di AC Milano Geronimo La Russa, “deve essere interpretata con una soddisfazione molto moderata date le forti riduzioni della mobilità dettate dalle varie restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Tanto più che l’obiettivo europeo di riduzione del 50 per cento dei morti per incidenti stradali nell’ultimo decennio, nonostante i dati meno negativi dell’anno scorso, non è stato raggiunto né a livello di Regione Lombardia (- 43,9%), né nelle province di Milano (-47,5%) e di Monza Brianza (-26,9%), né tanto meno in quella di Lodi che ha registrato addirittura 8 morti in più.

“Deve continuare quindi lo sforzo per impedire i comportamenti irresponsabili. Lo dimostrano, fra le cause accertate, la distrazione e la velocità elevata, per non parlare dell’aumento delle sanzioni per chi guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti. Non dobbiamo abbassare la guardia: basta sangue sulle strade”, conclude il presidente La Russa.

 

 

*immagine d’archivio

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