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Macherio, su Pedemontana il consiglio comunale chiede all’unanimità: “Sopprimere lo svincolo”

Il documento verrà inviato nei prossimi giorni a tutti gli organi competenti: Regione Lombardia, Ministero dei Trasporti, Cal e in Provincia.

video contro pedemontana 01

La spinosa questione di Pedemontana è finita al centro del Consiglio Comunale di Macherio: tutti i consiglieri hanno sostenuto con forza il documento che richiede la soppressione dello svincolo di Macherio. “I cittadini chiedono di porre massima attenzione su Pedemontana a difesa del territorio in particolare per ciò che riguarda lo svincolo”, ha dichiarato il sindaco, Mariarosa Redaelli.

Il documento parte da alcune considerazioni di carattere oggettivo: “Macherio ha versato fino a ora tanto sangue per una autostrada che attraverserà il nostro paese da est a ovest in zone anche urbanizzate. Il Progetto di Pedemontana insiste sul territorio macheriese in modo molto invasivo attraversando il territorio lungo l’asse est- ovest e impattando su un area densamente urbanizzata. Il Comune di Macherio vivrà, oltre all’impatto ambientale, anche quello viabilistico con un prevedibile flusso di traffico sulle strade urbane composto da veicoli che utilizzeranno lo svincolo macheriese per accedere in autostrada”.

“Considerata inoltre la presenza dello svincolo di Desio che dista oggettivamente pochissimi chilometri da quello macheriese”, il Consiglio comunale, “dando voce alle perplessità che giungono dai cittadini e dal territorio, esprime un giudizio negativo e contrario sull’invasivo svincolo previsto dal progetto e chiede all’unanimità la soppressione di tale svincolo e conseguentemente la soppressione della nuova Sp6 che, da progetto, sarà interrotta a Sovico e non più a Corate come previsto in passato dato che il suolo è stato compromesso da una rapida urbanizzazione”.

Il documento sottolinea inoltre che, “la proposta comporterebbe indubbiamente un risparmio economico non indifferente unito a una riduzione in termini di consumo di suolo non trascurabile. Auspica un’attenta valutazione della proposta atta a garantire una maggiore tutela del territorio e della vivibilità locale senza compromettere la funzione della nuova arteria stradale”.

In conclusione i consiglieri aggiungono un ulteriore elemento tutt’altro che secondario: “Il territorio ha sempre dimostrato collaborazione e contribuito alla realizzazione del progetto che ha comportato faticosi e dolorosi espropri anche sotto il profilo affettivo da parte di numerosi privati cittadini e che ha coinvolto numerose aziende locali”.

Il documento verrà inviato nei prossimi giorni a tutti gli organi competenti: Regione Lombardia, Ministero dei Trasporti, Cal e in Provincia.

Foto di repertorio MBNews

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