Economia

Assicurazione sugli infortuni sul lavoro, lo strumento per una giusta tutela

L'assicuratore Andrea Martano spiega alcuni aspetti di una delle polizze più vendute dall'inizio della pandemia.

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Sono le polizze assicurative che hanno avuto l’impennata più alta in questi ultimi due anni”. Parola di Andrea Martano, storico assicuratore brianzolo che abbiamo incontrato per parlare delle polizze sugli infortuni sul luogo di lavoro. Complice il covid e complici anche i drammatici fatti cronaca degli ultimi mesi che hanno registrato episodi di morti sul lavoro anche nel nostro territorio, l’attenzione si è spostata su questo prodotto, un investimento in protezione della persona, che sempre più brianzoli hanno deciso di sottoscrivere certi della necessità di tutelare se stessi e la propria famiglia.

“La pandemia ci ha fatto toccare con mano quanto la nostra salute possa diventare fragile da un momento all’altro– ha commentato Andrea Martano, titolare della storica Martano Assicurazioni di Lissone- Anche i tanti morti sul lavoro di cui proprio in questi giorni stiamo parlando dopo i due drammatici decessi degli operai a causa dell’azoto, hanno portato alla luce l’esigenza di proteggersi anche dal punto di vista burocratico. Ecco allora che torniamo a parlare di polizze assicurative sanitarie ed infortuni”.

Abbiamo quindi approfondito con Andrea Martano alcuni aspetti di questi prodotti, sempre più scelti dai brianzoli che copre l’inabilità temporanea, l’invalidità permanente o la morte ed il rimborso per le spese mediche.

Cosa deve fare il lavoratore per tutelarsi a livello assicurativo da infortunio e morte sul lavoro?

Non deve fare nulla. Deve solo sincerarsi di avere un contratto in regola. Il lavoratore è infatti tutelato per legge dall’INAIL che, in caso di infortunio o di decesso interverrà. C’è da dire che l’ente statale non garantisce contributi alti. Nel migliore dei casi, infatti, si arriva a percepire un contributo mensile che sfiora i mille euro in caso di morte del famigliare.

Cosa si può quindi fare per tutelarsi maggiormente?

E’ possibile sottoscrivere una polizza assicurativa che andrà, ad integrare il contributo di INAIL e di INPS in caso di infortuni o di morte con contributi economici aggiuntivi. L’importo della polizza sarà direttamente dipendente alla fascia di  rischio dell’occupazione del lavoratore.

E le aziende possono intervenire in modo concreto con benefit assicurativi verso il lavoratore?

Si, possono certamente pensare di integrare la copertura di INPS e INAIL sottoscrivendo delle polizze infortuni sul lavoro in favore dei dipendenti. Ricordiamo che il premio fino a 250 euro a dipendente l’anno può essere totalmente detratto dalle tasse senza essere considerato un “benefit”da dichiarare al fisco da parte del lavoratore. Scegliere di sottoscrivere una polizza sugli infortuni sul lavoro per i propri dipendenti potrebbe quindi rappresentare un benefit sicuramente apprezzato.

Anche le aziende possono tutelarsi contro gli infortuni sul luogo di lavoro?

Certamente. Ci sono polizze che coprono le responsabilità civili dei datori di lavoro in caso di incidenti. Si tratta di prodotti che tutelano l’azienda in caso di rivalsa dell’INAIL  e che coprono anche  dirigenti amministratori di azienda da eventuali perdite del loro patrimonio personale.

Fatto salvo il dovere di rispettare le regole di sicurezza, esistono quindi strumenti in grado di tutelare maggiormente lavoratori, famiglie e anche le aziende in caso di incidenti.

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