Green Pass obbligatorio, ma se è il datore di lavoro a non averlo? La risposta dell’esperto

Da Venerdì 15 Ottobre diventerà obbligatorio, ecco una domanda da una lettrice di Biassono.

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Il tema più caldo e più affrontato in questi giorni è senza dubbio quello del Green Pass e della sua obbligatorietà che entrerà in atto da Venerdì 15 Ottobre e costringerà i lavoratori a munirsi del passaporto verde, attraverso tampone o vaccino.

Oggi vi portiamo un caso presentatoci da una lavoratrice presso una ditta di Biassono, nonché nostra lettrice, che ha voluto porci questo quesito:

“Buongiorno, vi scrivo in merito alla questione Green Pass. Lavoro a Biassono in una ditta di poco più di 10 dipendenti. Gli unici non vaccinati sono il mio principale e suo figlio. Sapreste dirmi come ci dobbiamo comportare visto che da Venerdì sarà obbligatorio?”

A questa domanda abbiamo fatto rispondere l’esperto Fabrizio Ferrari dello Studio Associato Ferrari di Monza, che ha dichiarato:

“Il datore di lavoro dovrebbe aver delegato un dipendente addetto alla verifica dei green pass dei dipendenti. L’incaricato dovrà verificare che il datore di lavoro se si presenta sul luogo di lavoro dovrà essere in possesso del relativo tampone valido per 48 ore nel caso del rapido e 72 ore nel caso del molecolare”.

Insomma, neanche i datori di lavoro sono esenti da Green pass.

 

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