Politica

Elezioni Desio, la priorità del nuovo sindaco Gargiulo: “Partiremo dalla viabilità”

L'esponente del centrodestra, che deve ancora definire nomi e deleghe della sua Giunta, guarda al programma da realizzare: "Ascoltiamo le lamentele dei cittadini di Desio". E apre alla collaborazione con l'opposizione.

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La suspense e l’attesa ansiosa non sono durate molto. Sono bastate le prime sezioni scrutinate per far capire che Desio ha scelto di voltare pagina dopo 10 anni di amministrazione di centrosinistra a guida Roberto Corti. Con un trend che si è mantenuto costante per tutto lo scrutinio, alla fine dello spoglio tra Simone Gargiulo, eletto nuovo sindaco con il sostegno di LegaFratelli d’Italia e della lista civica Per Desio e la sua avversaria Jennifer Moro (Partito DemocraticoDesio VivaSinistra Per Desio e Desio Libera) ci sono stati quasi 1000 voti di differenza.

Il risultato ufficiale sancisce, infatti, 7611 voti per Gargiulo (53, 41% dei consensi) e 6640 per Moro (46,59%). Un divario che ha raddoppiato i 500 voti di distacco, che si erano registrati al primo turno del 3 e 4 ottobre tra l’avvocato e titolare di uno studio legale, 49 anni e la vicesindaca uscente con le deleghe alla sicurezza e al bilancio.

Avrà avuto un peso, al netto delle accese polemiche delle ultime due settimane, con tanto di denuncia per diffamazione da parte di Gargiulo per accuse ritenute da lui infamanti da parte della candidata di centrosinistra, anche la decisione di chi aveva sostenuto Stefano Motta (“Desio Popolare”, Forza Italia/UDC – Unione di Centro e “SìAmo Desio”) di appoggiare pubblicamente proprio l’esponente del centrodestra.

UNO SGUARDO OLTRE LA VITTORIA

“Sono felice per tutta la squadra che mi ha sostenuto e soprattutto per la mia lista civica con cui siamo partiti 10 anni fa fino ad ottenere la fiducia di altri amici e gruppi – le prime parole del nuovo sindaco di Desio – è stata una campagna elettorale faticosa, soprattutto negli ultimi giorni, perché hanno provato a metterci a dura prova, ma noi abbiamo resistito e i desiani hanno dimostrato che il nostro progetto e il nostro gruppo erano quelli vincenti”.

Non ancora smaltiti i festeggiamenti a suon di spumante, prima davanti alla sede del proprio Comitato elettorale in via Garibaldi, poi nella Sala del Consiglio comunale, a Gargiulo viene già chiesto di pensare a cosa è necessario fare da qui in avanti. E tra le prime cose c’è sicuramente la formazione della Giunta. Uno degli argomenti che ha acceso il dibattito con la Moro negli ultimi prima del ballottaggio.

Ancora una volta il nuovo sindaco di Desio smentisce di avere già nomi e deleghe pronte e rassicura soltanto sul fatto che tutto, dopo un’attenta analisi, sarà fatto secondo i tempi previsti dalla legge. Soltanto conferme, al momento, anche per quanto il programma, annunciato nei mesi di campagna elettorale con lo slogan “Ascoltare, fare, cambiare” ed ora da realizzare nei 5 anni di mandato.

“La viabilità è sicuramente una delle prime cose, ma più che altro dobbiamo metterci la testa per capire le persone con cui lavoreremo da ora in poi e la situazione che ci troviamo ad affrontare, come ci è stata descritta anche dalle lamentele raccolte dai cittadini in queste settimane – afferma Gargiulo – non parlerei di discontinuità o rivoluzione rispetto al passato, ma inizia il momento delle cose concrete, un percorso proficuo per rendere Desio, che è già bella, bellissima”.

Su questa scia, il nuovo sindaco di Desio sembra voler tendere una mano anche verso l’opposizione e quel centrosinistra, rappresentato dalla Moro, contro il quale ha avuto parole di fuoco nei giorni prima del ballottaggio. “Nonostante a volte mi arrabbi e vada anche io fuori le righe, sono convinto che soprattutto su certi temi si deve collaborare con chiunque lo voglia fare – afferma – ovviamente il progetto è nostro e lo portiamo avanti”.

LA NUOVA OPPOSIZIONE

Quando si è capito come stavano andando le cose, il clima presso il Circolo cooperativa Luigi Briani, dove era stato organizzato il quartier generale di Jennifer Moro, è diventato inevitabilmente triste e anche piuttosto commosso. Le pacche sulle spalle e gli abbracci consolatori alla candidata sindaca di centrosinistra non sono mancati. Ma, seppure con un velo di rammarico negli occhi e sul viso, la numero due del sindaco uscente, Corti, non perde la fierezza del cammino fatto sino ad arrivare al 46,59% dei consensi nel ballottaggio.

“Accettiamo serenamente il risultato, faremo un’ottima opposizione, seria e competente – afferma Moro – la nuova amministrazione Gargiulo si qualificherà per gli atti che compie, non cambio idea rispetto alle dichiarazioni che ho fatto perché credo che quella sia la realtà”.

“Riguardo alla denuncia per diffamazione del nuovo sindaco non ritengo di aver detto niente che possa determinare una querela – continua – ricordo che cinque anni avevamo querelato la Lega per le affermazioni fatte sulle operazioni che aveva fatto la Giunta Corti, accuse che poi si sono rivelate del tutto infondate, eppure quella querela non ha avuto alcun esito. Vedremo come andrà a finire questa volta”.

Nonostante la delusione, superata almeno in parte cantando all’unisono “Bella ciao”, un atto quanto mai liberatorio e simbolico dopo le polemiche su fascismo e squadrismo, collegate all’assedio alla sede nazionale della Cgil a Roma dello scorso 9 ottobre, la Moro non si è sottratta ad una formalità istituzionale: andare in Comune, dove nel frattempo Gargiulo e la sua squadra stavano celebrando la vittoria elettorale con la cittadinanza, per riconoscere la sconfitta ed augurare buon lavoro al nuovo sindaco di Desio.

IL COMMENTO DI MOTTA

Dopo la fatica della campagna elettorale, è tornato quasi totalmente ai suoi impegni di scrittore e docente. Ma Stefano Motta, forte del quasi 16% dei conquistato al primo turno, ha voluto dire la sua dopo l’esito del ballottaggio. Anche perché, negli ultimi giorni prima del voto, si era sentito quasi tirato per la giacchetta. E, vista la posizione pro Gargiulo della coalizione che lo aveva appoggiato come candidato, con tanto di smentite interne all’Udc Italia e distinguo in “Desio Popolare”, espressione di Italia Viva, di cui lo stesso Motta peraltro è coordinatore provinciale, aveva preferito rivendicare il diritto di una scelta di voto autonoma e personale.

“Voto da ventotto anni – afferma Motta dopo l’elezione a sindaco di Gargiulo – se qualcuno mi avesse detto che un giorno avrei gioito per la vittoria di una coalizione di Destra lo avrei mandato a quel paese. Al mio paese, però, la Sinistra ha perso, e a questo turno ben le sta”.

“Non solo per i dieci anni in cui ha inseguito il mito della decrescita (in)felice, non solo per l’ostracismo nei confronti delle idee riformiste e delle persone di valore che le si sono accostate e che ha prima emarginato e poi oltraggiato come rivali – continua – ma anche e soprattutto per i toni arroganti e rabbiosi della campagna elettorale, che hanno preso anche me come bersaglio”.

Più che per la vittoria della Destra sono contento per la sconfitta di questa Sinistra saccente e cattiva – conclude Motta – se un messaggio può venire da Desio non è che la Destra è in rimonta, ma che arroganza e maleducazione non pagano. Dal punto di vista politico è una conquista, e non ha colore”.

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