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Caponago, pianta abbatte cancellata, i condomini: “Il comune ci risarcisca”

Caponago, un grosso pino di un giardino, che i residenti avevano indicato come pericoloso, ha danneggiato il cancello di un condominio. Gli stessi ora vorrebbero essere risarciti.

Pianta caduta a Caponago 8 foto in evidenza

Lo avevano già comunicato al comune, seguendo tutta la procedura, che quel grosso albero era pericolante e pronto a cadere, eppure lunedì sera, 4 ottobre, i condomini di una palazzina alle porte di Caponago sul confine con Agrate Brianza hanno visto un pino del loro giardino abbattersi sulla recinzione danneggiandola gravemente. Infatti, probabilmente anche a causa dei forti temporali che hanno investito la Lombardia, l’arbusto ha ceduto.

Ciò che denunciano i residenti è però non tanto la caduta, ma quanto che l’impatto si sarebbe potuto evitare. Infatti, già da tempo, sotto indicazioni del giardiniere una di loro si era preoccupata di far pervenire una Pec all’ufficio preposto chiedendo di poter procedere all’abbattimento in quanto il pino rappresentava senz’altro un pericolo per l’incolumità di persone e cose, trovando però, a suo dire, da parte del comune un muro di burocrazia e la richiesta di, non una ma ben due, una per parte, perizie agronomiche prima di poter avanzare con la procedura di abbattimento.

Nel frattempo ci ha pensato la natura, fortunatamente nessuno si è fatto male e i vigili del fuoco hanno prontamente rimosso il pino, che però abbattendo parte della recinzione ha causato un aggravio non indifferente di costi rispetto al solo abbattimento, costi che ora i residenti chiedono vengano sostenuti dal comune. “Ho scritto al comune non appena il giardiniere ci ha comunicato il pericolo, mi è stato risposto che sarebbe servita una perizia e che si sarebbero riservati di nominare per confermarla anche un loro esperto, scrivendomi che dalle foto non si ravvisava un imminente pericolo. Quindi ieri per abbatterlo sarebbe servita la perizia di due agronomi il mio e quello del comune, oggi posso rimuoverlo senza nessuna pratica particolare. Non sarebbe bastato un sopralluogo di un architetto? Tutto ciò mi lascia davvero senza parole. Se sotto anziché la nostra recinzione ci fosse stato uno dei nostri figli o un passante?”

L’amministrazione: abbiamo seguito le regole.

A riguardo abbiamo sentito la sindaca Monica Buzzini che ci ha tenuto a chiarire come il comune abbia agito, e avanzato la richiesta della perizia, secondo il regolamento, facendolo anche in modo tempestivo, esprimendo inoltre solidarietà ai cittadini “Il temporale di ieri sera, di cui ho avuto subito notizia, ha purtroppo colpito un albero di alto fusto in una proprietà privata che era stato segnalato dagli stessi proprietari giovedì 24 settembre; la risposta immediata del Comune che ha tempo 30 giorni ma ha risposto in 3 lavorativi, ha richiesto, come da regolamento in essere, una perizia tecnica di un agronomo, che purtroppo non è arrivata. Se la segnalazione fosse arrivata con allegata la perizia, come chiede ed è descritto nel regolamento in vigore, vista l’urgenza avremmo risposto, come abbiamo fatto del resto, e dato subito la possibilità di abbattere la pianta, ma così non è stato purtroppo. Comprendo il disagio e la sfortuna. La cura anche del verde delle proprietà private è diventata fondamentale visto gli accadimenti atmosferici che stiamo vivendo, la cura ed il controllo, anche tecnico, sono diventati indispensabili e non procrastinabili”

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