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Cantiere infinito e infiltrazioni nelle classi: disagi alla scuola Ardigò di Monza

A portare alla luce la situazione del cantiere è la consigliera Francesca Pontani di Italia Viva.

scuola ardigò di monza cantiere mb 1

Doveva essere il fiore all’occhiello dei lavori di edilizia scolastica, invece, la scuola Ardigò di Monza tarda a sbocciare. Un progetto faraonico di circa un milione e mezzo di euro che ancora non ha visto il suo compimento nonostante il cronoprogramma impostato.  Il ponteggio che “impacchetta” la scuola, infatti, è ormai presente da oltre un anno e mezzo. 

SCUOLA ARDIGÒ DI MONZA: UN FIORE ALL’OCCHIELLO CHE TARDA A SBOCCIARE

A portare alla luce la situazione del cantiere è la consigliera Francesca Pontani, Italia Viva, che denuncia: “La situazione è diventata pesante, soprattutto se si pensa che si tratta di un luogo frequentato da ragazzini. Posizionato il ponteggio, il cantiere per parecchio tempo è stato poi abbandonato a se stesso“.

Posa del cappotto, cambio dei serramenti: i lavori sono tanti e i 180 giorni stabiliti per porre la parola fine sono passati ormai da parecchio tempo.

Oltre alla manutenzione mancante, anche quella già effettuata fa “acqua”: “Metà delle tapparelle non funziona lasciando classi al buio, con poco ricircolo d’aria – prosegue Pontani – I serramenti appena posati già danno problemi di infiltrazioni. Dopo mesi che non si vedevano gli operai, ne sono arrivati due proprio quando sono iniziate le lezioni”.

IL SOPRALLUOGO DELL’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE, PIERFRANCO MAFFÈ

La consigliera Pontani ha così pensato bene di convocare l’assessore all’Istruzione del Comune di Monza, Pierfranco Maffè, che prontamente si è recato in via Ardigò per un sopralluogo. Un incontro che ha fatto centro dato che, dopo il giro nel cantiere, l’assessore ha fatto esplicita richiesta (accordata formalmente) che entro un mese questo venga definitivamente chiuso. 

I lavori finiranno entro il 26 novembre – ci spiega Pontani – Inoltre tutti i venerdì pomeriggio e i sabato gli operai verranno a sistemare serramenti, tapparelle uscite di sicurezza etc”.

L’esponente di Italia Viva pone poi una domanda: “Ma chi controlla il lavori pubblici e la direzione lavori? E soprattutto la sicurezza? La mia vuole essere una critica al sistema, chi amministra la città dovrebbe avere una cura maggiore. Ci vuole un maggior controllo dei lavori pubblici e sulla loro esecuzione. Magari con qualche telefonata, un sopralluogo, raccogliere le segnalazioni. Un controllo scrupoloso non solo dal punto di vista finanziario ma anche delle tempistiche“.

IL PROGETTO: UNA SCUOLA GREEN

Un intervento importante. Circa 1,5 milioni di euro per riqualificare energeticamente la scuola media Ardigò. Quasi un milione di euro grazie a dei bandi di Regione Lombardia, il resto a carico del comune. I lavori, era stato annunciato nel 2018, sarebbero dovuti terminare nel 2020, senza causare l’interruzione delle lezioni.

L’edificio scolastico presenta una serie di criticità figlie dell’epoca in cui è stato costruito, gli anni 70, e del tempo passato, ormai quasi mezzo secolo: l’involucro esterno in cemento armato poco adeguato alle esigenze di una scuola contemporanea soprattutto dal punto di vista energetico; ha elevati costi e consumi per il riscaldamento e non ha un buon confort interno, offrendo zone calde rispetto ad altre troppo fredde.

La riqualificazione passerà attraverso la creazione di una facciata esterna termo attiva, attraverso l’installazione di serramenti più performanti, l’installazione di pannelli fotovoltaici e solari termici e il miglioramento dei sistemi oscuranti esistenti, portando l’edificio dall’attuale classe energetica E (ultima) a quella A1. Tradotto significa che la scuola media Ardigò sarà una delle poche scuole in Italia ad avere un consumo energetico pari quasi a zero. L’altra faccia della medaglia è che i costi saranno abbattuti fino al 73%  e le emissioni globali di Co2 caleranno dell’82%.

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