Politica

Ballottaggio a Desio, chi sarà sindaco tra Gargiulo e Moro? Gli ultimi “fuochi” accendono la sfida

Tra no ad accordi ed apparentamenti e presunte promesse di posti in Giunta, tra polemiche sul fascismo e divisioni interne, siamo alla fine della campagna elettorale anche a Desio. Si vota il 17 e il 18 ottobre.

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Se fosse una partita di calcio, il ballottaggio tra Simone Gargiulo e Jennifer Moro, che dopo le votazioni del 17 e 18 ottobre sapranno chi dei due sarà il sindaco di Desio per i prossimi 5 anni, sarebbe sicuramente un derby. Entrambi, infatti, giocano in casa, nella loro città, il più popoloso dei Comuni della Brianza alle urne in questa tornata elettorale.

Il vantaggio del fattore campo, però, se così possiamo dire, visto il risultato del primo turno, spetta di diritto a Gargiulo. L’avvocato e titolare di uno studio legale, 49 anni, sostenuto da LegaFratelli d’Italia e della lista civica Per Desio, infatti, ha ottenuto lo scorso 3 e il 4 ottobre il 39,81% dei consensi (6353 voti). Mentre Moro, vicesindaca uscente della Giunta Corti con le deleghe alla sicurezza e al bilancio, appoggiata da Partito DemocraticoDesio VivaSinistra Per Desio e Desio Libera, si è difesa con il 36,71% (5843 voti). Poco più di 500 preferenze di differenza che segnano un divario di cui entrambi hanno dovuto tener conto in queste due ultime settimane di campagna elettorale.

La linea comune di Gargiulo e Moro è stata quella di dire no ad apparentamenti e ad accordi ufficiali con gli altri tre candidati sindaco di Desio eliminati al primo turno: prima di tutto Stefano Motta (“Desio Popolare”, Forza Italia/UDC – Unione di Centro e “SìAmo Desio”) che ha conquistato il 15,91% (2532 voti). Poi Denis Franzini (Movimento 5 Stelle) accreditato del 3,82% (608 voti) e Guido Meda (Lista Civica Attivi per Desio) del 3,66% (582 voti).

Dietro le quinte, ma nemmeno tanto, in questi giorni nei corridoi e nelle sale della politica, però, le discussioni e i confronti sia nel centrodestra che nel centrosinistra sono stati numerosi ed inevitabili. E sotto l’acqua, solo apparentemente cheta, si sono mosse, anche nelle ultime ore, accuse pungenti tra i due contendenti per il ballottaggio a sindaco di Desio.

Con tanto di distinguo sul fascismo, presunte promesse di posti in Giunta, in particolare la Moro ha parlato di “due assessorati garantiti da Gargiulo alla parte peggiore di Forza Italia”. Oltre a divisioni all’interno di alcune liste, che hanno sostenuto Motta al primo turno.

I DUELLANTI

Gargiulo, in questi giorni ed ore unito alla Moro praticamente soltanto nell’appello ai cittadini di Desio perché vadano al voto il 17 e il 18 ottobre, ha accolto con soddisfazione, pur specificando che non si tratta di un accordo, l’appoggio ufficiale ricevuto da Forza Italia/UDC, Sìamo Desio e Desio Popolare.

Anche se, poi, lo stesso Motta ha deciso di non condividere la posizione di quella che è stata la sua coalizione al primo turno. E di defilarsi dalla contesa del ballottaggio in maniera chiara ed inequivocabile con un post sulla sua pagina Facebook in cui, tra le altre cose, chiede che il suo nome e la sua persona “non vengano strumentalizzati in questo secondo turno di campagna elettorale”.

“Abbiamo scelto di non fare apparentamenti con nessuno per coerenza – afferma Gargiulo – il nostro è un programma di cambiamento rispetto a quanto fatto, a nostro avviso male, dall’uscente amministrazione. La più logica conseguenza è che chi non reputa consono il modo di amministrare Desio negli ultimi 10 anni dovrebbe votare per noi al ballottaggio del 17-18 ottobre”.

“Abbiamo deciso di non fare apparentamenti perché non riteniamo serio e coerente fare accordi a meri fini elettorali con chi non ha condiviso il nostro progetto fin dall’inizio – continua il candidato sindaco di centrodestra – chi vuole il cambiamento dovrebbe votare per noi a prescindere da qualsiasi tipo di tornaconto politico”.

Anche in vista del ballottaggio, la Moro, invece, ha puntato molto sulla continuazione di un lavoro già avviato nei 10 anni di amministrazione comunale Corti. “L’amministrazione ha operato bene, anche se tutto è passibile di miglioramento e qualche aggiustamento lo faremo, grazie ad un lavoro ed impegno costanti e ad una squadra presente sul territorio da anni – spiega la vicesindaca uscente – lo dimostra il fatto che siamo stati premiati dalle persone il 3 e il 4 ottobre alle urne raggiungendo sostanzialmente il risultato del 2016, quello che ci ha portati ad amministrare la città”.

“Durante gli ultimi due mandati abbiamo scacciato l’ombra del malaffare, ma dobbiamo poter continuare a vigilare per la legalità e la trasparenza – continua – a tal proposito mi sono impegnata personalmente sottoscrivendo la Carta di Avviso Pubblico, il codice etico comportamentale che indica concretamente come un buon amministratore possa declinare i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina ed onore previsti dagli articoli 54 e 97 della nostra Costituzione”.

Sugli apparentamenti, reali o presunti, l’atteggiamento è chiaro. “Non ne abbiamo in vista con nessuna lista – sostiene Moro – siamo aperti a tutti i singoli cittadini che, all’interno delle liste, esprimono sostegno ad un’azione di buon governo della città e temono che possa governare una destra non moderata, ma estrema. L’azione sul territorio prosegue andando ad intercettare queste persone”.

LA POLEMICA

Nei giorni scorsi è stata la notizia da prima pagina a livello nazionale. L’assalto di stampo squadrista alla sede nazionale della Cgil a Roma nell’ambito delle manifestazioni contro il Green Pass. Un episodio che ha mosso la immediata scesa in campo delle sedi locali del principale sindacato italiano. A Monza e anche a Desio. Dove anche la candidata sindaco Moro ha fatto visita alla Camera del Lavoro.

E, poi, in un post sulla sua pagina Facebook, ha aggiunto: “La mia candidatura a Sindaca si rifà ai valori costituzionali e moderati, ed è totalmente incompatibile con lo squadrismo di nostalgia fascista – si legge – invito il mio avversario al ballottaggio, Simone Gargiulo, a fare lo stesso e a prendere le distanze da quella componente estremista che, come dimostrano recenti inchieste, si annida in due partiti nazionali che sono a suo sostegno: Fratelli d’Italia e Lega”.

Parole che, su un tema così sensibile, non potevano non accendere la miccia. “I partiti che mi sostengono sono due partiti che operano legittimamente all’interno del Parlamento italiano e che hanno fornito, o forniscono tutt’ora, ministri della Repubblica al Governo. Come se non bastasse sono attualmente anche i due partiti con maggiore consenso politico in Italia” la piccata risposta, sempre sui social, di Gargiulo.

Che rivendica anche di aver inviato “una lettera al Segretario della Cgil Landini per esprimergli la nostra solidarietà perché le violenze vanno sempre condannate”. Il candidato del centrodestra, poi, nello stesso post, rilancia la palla nel campo della sua avversaria politica.

“Perché Jennifer Moro non si esprime sulle parole di uno dei candidati della sua lista, che sarebbe perfino eletto in Consiglio comunale qualora la candidata della sinistra vincesse malauguratamente le elezioni, il quale in un post auspicava la morte dei meridionali che votano Lega?” si chiede Gargiulo facendo riferimento a Federico Burgio (Desio Libera) che il 13 agosto 2019 aveva scritto: “Non salvo i meridionali che votano Lega”.

Elezioni comunali a Desio

LA POSIZIONE DI MOTTA

Il quasi 16% conquistato al primo turno è, ovviamente, un bottino pesante. Soprattutto in una contesa, come quella tra Gargiulo e Moro, molto equilibrata. E, così, dopo il silenzio dei primi giorni successivi al 3 e 4 ottobre ed attente valutazioni, la coalizione composta da Forza Italia/UDC, Sìamo Desio e Desio Popolare ha fatto la sua scelta in vista del ballottaggio.

“Ritenendo che il prioritario interesse della città sia quello di favorire l’alternanza, dopo un decennio di amministrazione di sinistra verso cui si erano già indirizzate le critiche e la contrapposizione, la  coalizione per Stefano Motta, in tutte le sue componenti, dà indicazione di scegliere Simone Gargiulo come sindaco al ballottaggio – si legge in un comunicato ufficiale – siamo convinti che la vittoria di Gargiulo, contro anni di malgoverno della sinistra, possa far esprimere a Desio tutte le potenzialità  necessarie per creare sviluppo e crescita anche grazie alle risorse che saremo capaci  di intercettare dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

La chiarezza di queste parole, però, ha quasi immediatamente provocato delle reazioni a catena. Con puntualizzazioni non soltanto da parte, come detto, di Stefano Motta. Ma anche all’interno degli stessi partiti della coalizione che lo aveva sostenuto al primo turno.

“L’Udc Italia Desio, che si definisce un centro liberale moderato, non sosterrà mai la candidatura di Gargiulo, pertanto invita il proprio elettorato a sostenere Jennifer Moro” scrive il responsabile regionale Udc Italia per enti locali della Lombardia, Raffaele Faiella.

A smentirlo, quasi a stretto giro, arriva direttamente la Segreteria nazionale dell’Udc. Che, invece, conferma il pieno appoggio a Gargiulo. “Leggiamo in queste ore di dichiarazioni a mezzo stampa che non rientrano assolutamente nella linea nazionale del partito che è e rimane legato alla coalizione di Centrodestra” è scritto in una nota ufficiale.

Acque agitate anche in “Desio Popolare”, espressione di Italia Viva, di cui Motta peraltro è coordinatore provinciale. “Italia Viva Monza e Brianza prende in modo netto le distanze dalla decisione della lista Desio Popolare di sostenere il candidato di destra Gargiulo – si legge in un comunicato – invitiamo i nostri iscritti a sostenere i candidati sindaci del centrosinistra”.

GLI ALTRI CANDIDATI

Ormai placidamente fuori dalla contesa elettorale in corso a Desio, sono Denis Franzini (Movimento 5 Stelle) e Guido Meda (Lista civica Attivi per Desio). Entrambi escludono apparentamenti e provano a guardare avanti.

“Abbiamo fatto tanta strada, siamo cresciuti e ora ci troviamo come al punto di partenza, ma non per questo ci tiriamo indietro – afferma Franzini – le battaglie per migliorare Desio si possono portare avanti anche da fuori e oggi in più abbiamo una decennale esperienza sulla macchina amministrativa e qualche risultato positivo alle spalle, come l’aver riportato in primo piano il tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche con un nostro ordine del giorno votato all’unanimità”.

“Siamo molto orgogliosi del nostro percorso, che è appena iniziato e siamo convinti che ripartiremo da qui per costruire il Polo Civico Desiano – chiarisce Meda – oggi possiamo dire a testa alta che esistiamo, rivendicando la nostra proposta e le nostre idee. Infatti abbiamo istituito un’associazione con la quale porteremo avanti il nostro movimento politico”.

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