Cultura

25 targhe interattive per raccontare Monza attraverso i suoi edifici

Presentato AMM "Architetture Moderno Monza": un progetto per valorizzare alcune architetture del Novecento firmate da grandi architetti.

Architetti AMM Architetture Moderno Monza

Monza non è solo la Villa Reale, il Duomo o l’Arengario. Angelo Mangiarotti, Gio Ponti e Luigi Caccia Dominioni questi sono solo alcuni dei nomi illustri che, negli anni, hanno “firmato” in città alcuni edifici esemplari, il cui straordinario valore architettonico è ancora oggi sotto gli occhi di tutti i monzesi. Ed è proprio per celebrarli, da una parte, e rendere loro merito dall’altra, che è nato il progetto “AMM Architetture Moderno Monza” ideato dell’Amministrazione Comunale e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Monza e della Brianza.

IL PROGETTO

Attraverso il posizionamento di specifiche targhe gli ideatori hanno deciso di realizzare un itinerario che attraversando Monza dal centro alla periferia portasse alla scoperta del “Movimento Moderno”. Movimento nato quando, durante la guerra, a Monza emerse con forza il tema della “discontinuità” già evidente con i primi esempi di architettura razionalista, vengono allora realizzati alcuni significativi esempi di architetture contemporanee caratterizzate da una «rottura consapevole» con il contesto urbano.

 

COME FUNZIONA

Davanti ad ogni edificio sarà posizionata una targa in metallo che riporta la denominazione dell’architettura, il nome dei progettisti e l’epoca o il periodo di realizzazione. Attraverso lo smartphone e il sistema Rfid (Radio frequency identification), sarà possibile collegarsi alla scheda pubblicata sul sito dell’Ordine degli Architetti che racconta la storia di quell’edificio.

LE DICHIARAZIONI

«Questo progetto vuole offrire ai cittadini una prospettiva nuova per scoprire o riscoprire alcuni edifici di Monza dall’importante valore architettonico e culturale, attraverso delle targhe “interattive”. Gli edifici scelti sono le pietre miliari di una mappa virtuale dell’architettura moderna monzese». Queste le parole d’orgoglio con cui il Sindaco Dario Allevi ha illustrato un progetto volto a valorizzare la bellezza della città e dei suoi edifici permettendo a tutti i cittadini di conoscerne la storia.

A spingere a spostare lo sguardo verso un “Monza meno nota” ma non meno bella sono anche le parole dell’Assessore alle Politiche del Territorio Martina Sassoli “Monza è famosa per numerosi monumenti. Penso alla Villa Reale o al Duomo, all’Arengario o a Santa Maria alle Grazie. Luoghi icona che sono entrati nell’immaginario collettivo. Ma la città è caratterizzata anche da edifici contemporanei, forse meno noti, ma di grande qualità architettonica e di valore culturale e storico. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini alla tutela e alla salvaguardia del proprio territorio perché siamo convinti che l’identità di una comunità nasce e si consolida anche intorno al tessuto urbano”.

A meglio illustrare il progetto, è intervenuta poi, la Presidentessa dell’Ordine degli Architetti P.P.C. Enrica Lavezzari “Il progetto AMM Architetture Moderno Monza è nato con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità a riconoscere e a valorizzare l’architettura moderna presente sul suolo monzese. “AMM Architetture Moderno Monza”, in linea con i contenuti della Convenzione Europea per il Paesaggio, si pone tra le proprie finalità quella di mettere a fuoco il tema del Paesaggio urbano, come risorsa finora non compiutamente valorizzata, per sensibilizzare ed educare i cittadini alla tutela e alla salvaguardia del proprio territorio. Cogliendo lo spunto della pubblicazione divulgativa “Monza architetture contemporanee” edita dal Comune di Monza nel 2018, la Commissione Cultura dell’Ordine e l’Amministrazione si sono impegnati a condurre una specifica attività d’individuazione degli edifici più emblematici presenti sul territorio di Monza – alcuni dei quali opera di progettisti di chiara fama nel panorama dell’Architettura contemporanea – costruiti nel Novecento, con particolare riguardo alle realizzazioni ‘moderne’, con l’obiettivo di documentarle adeguatamente, per una più attenta valorizzazione degli stessi. Gli edifici contrassegnati dalla targa diventano così pietre miliari di un “percorso” o di una “mappa virtuale” dell’architettura moderna monzese».

GLI EDIFICI SU CUI SARANNO POSIZIONATE LE TARGHE

Questi i 25 edifici, costruiti tra il 1922 e 1976, individuati dal progetto «AMM Architetture Moderno Monza» e progettati da alcuni dei più importanti architetti dell’epoca come Gio Ponti, Angelo Mangiarotti, Luigi Caccia Dominioni, Justus Dahinden,  Fredi Drugman e Gustavo e Vito Latis.

Edificio residenziale «La Balossa» (arch. Angelo Mangiarotti – 1972)

Edificio industriale «Elmag S.p.A.» (arch. Angelo Mangiarotti – 1964)

Centro di controllo RAI (arch. Gio Ponti, Alberto Rosselli e Antonio Fornaroli – 1950/1954)

Edificio residenziale via Spreafico (arch. Gio Ponti, Alberto Rosselli e Antonio Fornaroli – 1961)

Chiesa di San Biagio (arch. Luigi Caccia Dominioni – 1963/1968)

Palazzo Oxford (arch. Luigi Caccia Dominioni – 1963)

Edificio residenziale via Cesare Battisti (arch. Luigi Caccia Dominioni – 1970)

Edificio residenziale via Albinoni (arch. Luigi Caccia Dominioni – 1963/1694)

Complesso «Edilparco» (arch. Luigi Caccia Dominioni – 1964/1966)

Complesso parrocchiale Chiesa di San Giuseppe (arch. Justus Dahinden – 1972/1976)

Edificio residenziale largo Esterle (arch. Camillo Magni – 1963)

Edificio residenziale «Le Grazie Vecchie» (arch. Camillo Magni – 1963)

Edificio residenziale «Grattacielo Domus» (arch. Pino Galimberti – 1955)

Edificio residenziale via Liguria (arch. Drugman Fredi – 1959/1963)

Edificio residenziale via Toscana (arch. Drugman Fredi – 1957/1959)

Complesso parrocchiale San Pio X (arch. Gustavo e Vito Latis – 1971/1975)

Edificio residenziale via Passerini (arch. Piero Borradori – 1935)

Edificio industriale «ICAR S.p.A.» (arch. Piero Portaluppi – 1960)

Quartiere «INA» (arch. Vittorio Faglia, Mauro Terzaghi e Augusto Magnaghi – 1955/1955)

Edificio residenziale via Zanzi (arch. Vittorio Faglia – 1953)

Complesso scolastico scuola «De Amicis» (arch. Luigi Ricci – 1961/1964)

Complesso parrocchiale Chiesa di Cristo Re (arch. Luigi Ricci – 1966)

Complesso scolastico «Preziosissimo Sangue» (arch. Arturo Peverelli – 1964/1968)

Edificio residenziale largo XXV aprile (arch. Luigi Bartesaghi – 1935)

Edificio industriale «Cotonificio ex Fossati» (arch. Piero Portaluppi – 1922).

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