Attualità

Crisi afghana, ad oggi sono 50 i migranti rifugiati a Monza e Brianza

A fornire i numeri la Prefettura di Monza e Brianza. Si tratta di migranti fuggiti dal proprio paese di origine, l'Afghanistan appunto, dopo la riconquista da parte dei talebani dello stato.

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Sono una cinquantina circa i migranti arrivati dall’Afghanistan nel territorio brianzolo da fine agosto ad oggi. A dichiararlo la Prefettura di Monza e Brianza che ha fatto il punto della situazione con MBNews rispetto ai numeri degli arrivi dei migranti (afghani e non) inseriti nei regolari percorsi di accoglienza. Numeri complessivamente sotto controllo, spiega la Prefettura, dimezzati rispetto al biennio 2017-2018 e in generale in progressivo calo negli ultimi anni.

La Prefettura ha fornito diversi dati tra cui quello degli arrivi dei cittadini afghani, giunti nel nostro Paese con appositi corridoi umanitari dopo la crisi dell’estate scorsa, quando cioè le forze talebane hanno preso il controllo dello Stato spingendo molte persone a fuggire in Occidente. Ad oggi sarebbero circa 50 i cittadini provenienti dall’Afghanistan giunti in Brianza e inseriti nel circuito dell’accoglienza.

Sulla crisi Afgana ha fatto il punto con MBNews anche Massimiliano Giacomello, del Consorzio Comunità Brianza nonché referente della Rete Bonvena, la rete che ha riunito diverse cooperative, consorzi e associazioni, con l’obiettivo di creare delle comunità di accoglienza delle persone. “Il nostro modello è quello dell’accoglienza diffusa, con piccoli centri e strutture abitative che accolgono numeri ridotti di migranti, evitando così i grandi centri che non solo la soluzione giusta per una vera integrazione – racconta Giacomello. – Per stare sull’attualità, quindi sulla crisi in Afganistan che la scorsa estate è stata particolarmente seguita anche qui in Brianza, posso dire che abbiamo anche qui nel nostro territorio dei nuclei familiari provenienti dal paese medio-orientale”.

Insiste sull’accoglienza diffusa anche la Prefettura, che con MBNews ha fatto il punto sulla questione alloggi. Le gare per individuare strutture abitative in grado di assorbire la domanda di arrivi nel nostro territorio sono periodiche, e sono andate avanti senza particolari intoppi anche nell’ultimo anno (l’ultima è stata pubblicata pochi giorni fa). Il Covid ha complicato le cose, ma solo in parte «perchè la macchina dell’accoglienza in Brianza funziona e possiamo tranquillamente dire che la situazione numeri è ben sotto controllo».

Migranti afghani, i numeri prima della guerra

Come riportano i dati elaborati da ISPI, dal 2008 ad agosto 2021 i paesi europei hanno valutato 600.000 richieste d’asilo da parte di afghani. Ne hanno rifiutate 290.000 (quasi una su due), rimpatriando oltre 70.000 persone (di cui 15-20.000 donne). Storicamente l’Italia è il paese europeo col tasso di diniego più basso nei confronti dei richiedenti asilo afghani. Dal 2015 ad oggi il nostro paese ha accolto infatti la richiesta di protezione di circa 12mila afghani.

 

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