Politica

Futuro di Concorezzo, La Rondine torna sulla questione Pgt: “Scelte miopi, serve un cambio di passo”

Attraverso comunicato fiume il gruppo di minoranza ha fatto il punto sui diversi progetti che sta portando avanti la giunta Capitanio, proponendo una visione di Concorezzo diversa.

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Pgt di Concorezzo approvato, ma il gruppo di minoranza La Rondine “non si stancherà di chiedere un deciso cambio di passo per la qualità della vita degli abitanti”. Così attraverso comunicato fiume ha fatto il punto sui  diversi progetti che sta portando avanti la giunta Capitanio, proponendo una visione di Concorezzo diversa.

“Il Piano di Governo del Territorio di Concorezzo è certamente uno tra i riferimenti privilegiati per capire come cambierà la nostra cittadina nei prossimi anni. Tuttavia, tra rilevanti progetti di cementificazione e scelte poco ponderate, negli ultimi anni la politica locale non ha di certo espresso il meglio.  -si legge nel comunicato -. Solo per fare qualche esempio, si pensi al massiccio piano di cementificazione di via Kennedy, alla costruzione di due discount ravvicinatissimi nel giro di pochi mesi, al pressappochismo dimostrato sulla vicenda Asfalti Brianza, in cui non si è tenuto adeguatamente in considerazione l’equilibrio tra residenzialità e ambiti produttivi, ai problemi viabilistici del Milanino, agli ultimi interventi peggiorativi in via Adda.

Nei mesi passati La Rondine si è ampiamente occupato di queste e altre questioni, proponendo una visione di Concorezzo radicalmente diversa rispetto a quella espressa da questa e dalle passate amministrazioni. E prima dell’entrata in vigore, lo scorso 14 luglio, dell’ultimo PGT, ha presentato 58 emendamenti per renderlo più sostenibile, “ma tutte le nostre proposte più significative sono state respinte. Su Asfalti Brianza, il Sindaco ha respinto l’introduzione di vincoli più stringenti e atti a impedire all’azienda di ottenere nuove autorizzazioni a danno dei cittadini. Oltre al nostro emendamento e alle nostre osservazioni di merito, sono state rigettate anche le proposte di Legambiente e del Comitato Di Quartiere S.Albino orientate al raggiungimento dei nostri stessi obiettivi. Il tutto senza fornire argomenti adeguati. Anche su via Kennedy sono stati respinti tutti i nostri emendamenti, oltre a quelli presentati dai residenti dell’area e dalle associazioni ambientaliste. Sono state ignorate le oltre 1000 firme raccolte a difesa del verde. Il tutto, nonostante i dati preoccupanti sul consumo di suolo presentati da Ispra, che vedono Concorezzo al di sopra della media di consumo della Provincia di Monza e Brianza, la più cementificata d’Italia”.

“Se i processi di sviluppo urbano non saranno riordinati e razionalizzati, Concorezzo finirà per assomigliare sempre più ad un comune della cintura periferica di Milano, con tutti i problemi che ne conseguono in termini di qualità della vita e del territorio,” afferma Francesco Facciuto, capogruppo della Rondine.

La nota stampa fa anche il punto sulla qualità della vita: “Scelte miopi a livello di pianificazione urbanistica possono condizionare pesantemente la vita e la salute degli abitanti presenti e futuri. Lo dimostra bene il nuovo rapporto di Legambiente Onlus “I costi dell’immobilismo”, dove sono individuati con chiarezza i ritardi nell’applicazione dei provvedimenti emergenziali e dei piani di risanamento dell’aria da parte del Governo e delle Regioni. I dati di Regione Lombardia sono particolarmente preoccupanti. Secondo l’analisi effettuata da Eurostat, il nostro territorio continua a confermarsi tra i più inquinati d’Europa, con significative ricadute in termini di durata e qualità della vita. A questo proposito, negli scorsi mesi il nostro gruppo ha reso pubblica una relazione dell’Agenzia per la Tutela della Salute che rilevava livelli di rischio cancerogeno e tossicologico decine di volte superiori a quelli previsti dalla normativa tra le aree di Rancate, via Ozanam e S. Albino. A fronte di questi dati, nonostante i nostri numerosi interventi pubblici e le richieste della Prefettura, l’Amministrazione di Concorezzo non ha ancora messo in campo una sola misura pertinente – afferma Facciuto. – Ecco perché il nostro gruppo non si stancherà di chiedere un deciso cambio di passo”.

In foto in apertura Francesco Facciuto

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