Politica

Monza, bocciata la mozione a tutela della comunità LGBT+. La rabbia di associazioni e consiglieri

Non passa nel consiglio comunale di Monza la mozione a tutela dei diritti LGBT +. Amareggiata la Consigliera Pontani, che aveva presentato il testo, e l'associazione BOA.

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La lotta alle discriminazioni a Monza? Un “atto lampante di ipocrisia“. Arrivano dure parole da parte di BOA – Brianza Oltre l’Arcobaleno, l’associazione in difesa dei diritti civili attiva su Monza, nei confronti dell’attuale amministrazione. Casus belli il consiglio comunale dello scorso 13 settembre, quando la maggioranza dei consiglieri ha bocciato la mozione a sostegno della comunità LGBTIQAP+ presentata dalla consigliera di Italia Viva Francesca Pontani. La mozione chiedeva una serie di impegni concreti all’amministrazione, tra cui quello di collaborare con le realtà associative per la difesa dei diritti LGBT+ e promuovere campagne di sensibilizzazione e formazione a scuola.

La nota di BOA: “Continueremo a vedere ciò che le istituzioni fingono di non vedere”

“Brianza Oltre l’Arcobaleno, dopo aver assistito al consiglio comunale del 13 settembre, che ha bocciato la Mozione a tutela della comunità lgbtiqap+, si dichiara esterrefatta e delusa per l’ennesima volta dall’atteggiamento di insensibilità dimostrato ancora una volta nei confronti della comunità arcobaleno – spiega l’associazione in una nota. – Le preoccupazioni di questa amministrazione sembrano essere soltanto piani urbanistici e colate di cemento: le persone e le loro criticità vengono sistematicamente ignorate. Segnaliamo la tanto declamata illuminazione rainbow della Villa Reale, in occasione della Giornata Internazionale contro l’omotransbifobia, come un atto lampante di ipocrisia. Brianza Oltre l’Arcobaleno continuerà ad offrire servizi gratuiti di assistenza dove le istituzioni mancano o fingono di non vedere. Brianza Oltre l’Arcobaleno continuerà a protestare strenuamente contro questa giunta ambigua e sorda alle problematiche sociali”.

La Villa Reale Arcobaleno, illuminata lo scorso 17 maggio.

Lamperti: “La Reggia Arcobaleno? Questa giunta si finge progressista” 

“Non è servito nemmeno cambiare il testo per farlo approvare”, spiegano dal Partito Democratico. Il testo, infatti, era stato modificato togliendo ogni riferimento alla legge Zan per evitare spaccature politiche.

“A malincuore ho chiesto una modifica alla mozione della Consigliera Pontani che ha eliminato ogni riferimento al ddl Zan dal testo, per far sì che passasse quanto sotto. La Consigliera Pontani, condividendo lo spirito della mia iniziativa, ha accettato la modifica. – spiega il consigliere PD Marco Lamperti. – Siamo increduli, ma la Maggioranza e il Sindaco hanno votato comunque contro. L’hanno bocciata. Ricordatevelo quando vedrete ancora la Villa Reale illuminata coi colori dell’arcobaleno e questa Giunta fingersi progressista. La verità sta qui. Nei fatti”.

Il consigliere PD Marco Lamperti

Pontani: “Delusa e amareggiata: avevamo lavorato ad un testo più ampio possibile”

“Non nego che siamo molto amareggiati – racconta la consigliera di Italia Viva Francesca Pontani a MBNews. – E’ stato fatto di tutto affinché la mozione venisse incontro alle osservazioni sollevate nei mesi scorsi dalla maggioranza e abbiamo lavorato con le sigle LGBT+ del territorio per costruire una proposta condivisibile. Invece è andato in scena l’ennesimo teatrino di ipocrisia e questo mi fa molto arrabbiare: non si tratta di questioni ideologiche, qui è solo ipocrisia”.

La consigliera Francesca Pontani

“La mozione – conclude la consigliera – conteneva una serie di impegni molto ampi, è chiaro che chi l’ha presentata è venuta incontro agli aspetti più delicati che erano stati sollevati, uno fra tutti il riferimento al Ddl Zan. Per questo la non approvazione mi ha lasciata davvero delusa. Stiamo parlando dei diritti delle persone: a quanto pare a questa amministrazione dei diritti non importa niente”.

Il commento del consigliere Gariboldi (Lega): “Un iter pasticciato fin dall’inizio”

“Questa mozione ha avuto tanti step, e fin dall’inizio c’è stata un po’ di confusione su questo documento – spiega il consigliere della Lega Cesare Gariboldi. – Io mi ero espresso contrario con un intervento in consiglio comunale quando ancora c’erano i riferimenti al Ddl Zan, perchè ritengo che il Ddl in questione sia un testo scritto male e con una serie di limitazioni alla libertà di espressione. In più c’era il tema dei minori e dell’inserimento di attività nelle scuole, punto che è rimasto nella mozione presentata da Pontani anche dopo le ultime modifiche. La maggioranza si è espressa contraria alla mozione e penso che ognuno di noi abbia votato liberamente e con le proprie convinzioni”.
In apertura uno scatto dalla manifestazione a sostegno dei diritti LGBT+.
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