“Un mosaico di coperte contro la violenza sulle donne”. Non potrebbero essere più chiare e giuste le parole utilizzate dalle donne del Cadom per presentare il loro nuovo progetto a sostegno di chi è vittima di violenza di genere. Nuovo, in realtà, si fa per dire: da mesi, infatti, volontarie, cittadine e associazioni brianzole lavorano per prepararsi all’appuntamento che si terrà domenica 26 settembre a Monza, quando le coperte realizzate con cura e passione dalle donne, verranno vendute e il ricavato andrà a sostegno di alcuni centri anti-violenza del territorio.
Le coperte del Cadom: “Un gesto di sorellanza”
Mosaico è la parola chiave: tasselli piccoli, da soli quasi invisibili, ma che messi insieme posso dare origine a qualcosa di meraviglioso. Come è speciale l’oggetto stesso della vendita: la coperta, un oggetto che fin dalla tenera età protegge e fa sentire al sicuro.
“Con l’aiuto delle donne abbiamo portato a termine un progetto che, inizialmente, sembrava un po’ folle: farle lavorare assieme per riempire le lunghe ore di solitudine, pensando al maltrattamento e alla violenza contro le donne – spiegano le organizzatrici. – Ognuna ha avuto un pensiero di vicinanza, di solidarietà, di ” sorellanza” per chi, giornalmente, subisce la violenza , spesso, con i figli. E questo, per noi di CADOM, è già un risultato positivo, vista la mole di quadrotti, che avete prodotto.
Il 26 di settembre vi aspettiamo numerose, con amici, parenti, conoscenti per ammirare ed acquistare i lavori prodotti, belli, caldi, simbolo di una solidarietà ed affetto, che ci ha letteralmente travolte”.
“I fondi raccolti – proseguono – serviranno a finanziare i progetti del CADOM e di altri Centri Antiviolenza. Le coperte invendute saranno donate alle tante associazioni, di cui forniremo l’elenco che, in questi momenti difficili, si fanno carico giornalmente di persone fragili”.
L’appuntamento è quindi per domenica 26 settembre a partire dalle ore 9.00 in Vicolo Carrobiolo. “Essendo all’aperto non servirà il Green pass – specificano le organizzatrici – ma è obbligatorio l’uso della mascherina”.