Chissà se il pizzaiolo abbia mai sbagliato gli ingredienti della pizza? Chissà se al posto del sale non abbia messo non lo zucchero (come sarà capitato a tanti di noi), ma la cocaina. Eh sì, perchè un pizzaiolo egiziano nascondeva la droga proprio nel barattolo del sale. E’ questo quanto hanno scoperto i carabinieri quando domenica verso le 17:00 durante un regolare servizio di pattugliamento, hanno notato un uomo fuoriuscire in maniera alquanto sospetta da una pizzeria di Giussano.
Hanno quindi proceduto all’immediato controllo dell’uomo, un 52enne originario di Cittanova, che è stato trovato con una dose di cocaina che aveva appena acquistato nel locale.
A quel punto, i militari non hanno indugiato ulteriormente e hanno proceduto a fare ingresso nella pizzeria e hanno perquisito il titolare, un 38enne egiziano, pizzaiolo con precedenti specifici in materia di stupefacenti, rinvenendo nella sua immediata disponibilità una dose di cocaina.
I carabinieri della stazione di Giussano si sono quindi messi alla ricerca di ulteriori quantitativi di droga e, dopo una prima fase con esito negativo, dopo un’attenta ricerca hanno scovato ulteriori 34 dosi di cocaina e una bustina per alimenti con ulteriori 21 grammi di stupefacente nascoste in un barattolo, tra il sale regolarmente utilizzato per la preparazione delle pizze.
Durante la perquisizione sono stati rinvenuti e sequestrati anche: un bilancino di precisione, due telefoni cellulari utilizzati verosimilmente per l’attività di spaccio, circa € 700 in contanti ritenuti provento dell’attività illecita in parola.
Al termine della perquisizione dei locali, in concomitanza del rinvenimento delle 34 dosi di stupefacente e del conseguente arresto, l’indagato ha altresì opposto resistenza agli operanti cercando di divincolarsi per non farsi ammanettare.
L’uomo è stato arrestato per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma di Seregno fino alle 11:00 di ieri dove, trasferito presso il Tribunale di Monza, al termine dell’udienza di convalida e il rito direttissimo, è stato associato presso la Casa Circondariale di Monza.
L’acquirente è stato invece segnalato alla competente autorità amministrativa.