Politica

Afghanistan, fuga in avanti della sinistra e sul tema dell’accoglienza si scaldano i toni

Monti (Lega): "Si accolgano solo veri profughi". E ad intervenire sulla questione dell'Afghanistan è anche il Presidente della Provincia MB, Luca Santambrogio.

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“Sulla questione afghana, che è drammatica, dobbiamo renderci conto che è una cosa senza precedenti, del tutto diversa da ciò che abbiamo assistito negli ultimi anni. Una iniziativa a livello territoriale, un tavolo di confronto, se partirà sarà con la regia della Prefettura”. E’ questo il commento a caldo del Presidente della Provincia Luca Santambrogio sulla questione dell’Afghanistan, da giorni teatro di violenze e violazioni dei diritti umani.

Dallo scorso 15 agosto, giorno della caduta di Kabul in mano ai talebani, sono migliaia le persone che cercano di scappare dal Paese, per paura di ritorsioni o in cerca di un futuro migliore. In Italia, come nel resto d’Europa, da giorni si sta sviluppando un ricco dibattito relativamente alla questione dell’accoglienza dei rifugiati, e anche il territorio brianzolo è pronto a fare la sua parte. Almeno questa è l’intenzione di 24 Sindaci appartenenti all’area del centro-sinistra che nelle scorse ore hanno indirizzato ai vertici dello Stato una lunga lettera contenete la disponibilità concreta “per promuovere forme di accoglienza” nel nostro territorio.

Monti (Lega): “Per i sindaci del Pd una corsa all’accoglienza”

A poche ore dalla pubblicazione della notizia, non mancano le prime polemiche. A tuonare contro la lettera è, in primisil vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti, che invita alla calma e invoca un intervento del Prefetto per vigilare sulla questione.

“Calma, calma! Non ci sono afghani per tutti – afferma il consigliere Monti. – I sindaci del Pd di Monza e Brianza già si affollano nella corsa all’accoglienza dei profughi afghani. Sarà però il caso che vigilino affinché non ci vengano mandati i  soliti clandestini africani spacciati per esuli. Nulla da dire sulla difesa dei diritti umani, che sono sacrosanti. Ma evitiamo che diventi la scusa per spalancare le porte a tutti. Lancio un appello al Prefetto: mi preoccupa il fatto che i sindaci di Sinistra che hanno indirizzato al premier Draghi una lettera annunciando la loro disponibilità ad accogliere siano gli stessi che si sono resi protagonisti durante la crisi siriana. Quando, spacciati per profughi, abbiamo visto invece arrivare a casa nostra unicamente immigrati dal Centrafrica, che nulla c’entravano con la Siria”.

“Per questo motivo – continua il consigliere regionale leghista – chiedo al Prefetto che si vigili con ancor più attenzione, dato che la Brianza è una realtà anomala rispetto alle altre province lombarde: da noi a gestire la totalità dell’accoglienza era un unico soggetto. Ai sindaci dico che se vogliono farsene carico, accettino solo i profughi afghani  e gestiscano direttamente l’operazione a livello provinciale, senza appaltarla ad un’unica cooperativa, come già successo. Altrimenti i numeri delle persone cui dare asilo diverrebbe enorme. Auspico infine che quest’emergenza umanitaria non diventi la solita scusa per portare qui persone che non scappano da nessuna crisi e da nessuna guerra, ma che sono solo migranti economici”.

Andrea Monti

Monguzzi: “Tanti lissonesi si sono già fatti avanti”

Diversa la posizione della Sindaca di Lissone, Concettina Monguzzi, tra i firmatari della lettera, che con una nota ufficiale ha sottolineato le ragioni della sua sottoscrizione. “Non possiamo volgere lo sguardo dall’altra parte dopo aver visto persone che, in un Paese privo della tutela dei più elementari diritti umani, hanno un destino già segnato e un futuro compromesso – spiega Monguzzi. – Se non agiremo, se ci limiteremo a osservare senza far nulla, tradiremo i nostri valori di democrazia su cui abbiamo fondato la nostra storia recente”

“Tanti privati cittadini lissonesi ci hanno già manifestato la disponibilità ad accogliere in spazi privati cittadine e cittadini in fuga dall’Afghanistan – prosegue. – La stessa disponibilità l’ho ricevuta anche da una associazione che opera sul territorio brianzolo e che già ha collaborato con il Comune per iniziative a favore delle pari opportunità. Come Amministrazione Comunale, abbiamo spazi che possiamo destinare a progetti di accoglienza da costruire in rete, sulla base delle indicazioni che ci verranno fornite dagli Enti coordinatori. Lissone c’è con i propri spazi e con la disponibilità ad attivare percorsi di integrazione per continuare a garantire un futuro a persone a cui è stato sottratto ogni diritto”. 

Concettina Monguzzi

Santambrogio: “Dall’Afghanistan fugge il futuro del Paese”

“Io penso che a fuggire in questo momento sono persone che amano l’Afghanistan, che preferirebbero vivere lì piuttosto che abbandonare la propria casa, i propri affetti, in vista di un futuro incerto – conclude il Presidente della Provincia MB Santambrogio. – E spero che saranno loro la chiave per il futuro democratico del Paese. I numeri degli arrivi, ad oggi, sono ancora modesti e ad arrivare sono persone che hanno collaborato con l’Occidente, con ambasciate, con consolati, che hanno un’istruzione. E poi c’è la questione drammatica dei bambini. Ho fiducia nei nostri enti e nella Prefettura: abbiamo appena vissuto una crisi. Come è stato con l’emergenza sanitaria se ci sarà da mettersi intorno ad un tavolo e fare la propria parte, insieme, valuteremo il da farsi”.

Luca Santambrogio

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