Attualità

Trenord, “provocatoria” contro gli incivili. “Se non paghi il biglietto sei un genio”

In questa nuova campagna di comunicazione gli atti di maleducazione e di evasione vengono prima “esaltati” come comportamenti da “supereroi” per poi essere ridicolizzati e stigmatizzati.

trenord cartelli

Trenord lancia una nuova “provocatoria” sfida contro la maleducazione e l’evasione. “Se non paghi il biglietto sei un genio! E allora esaudisci questo desiderio: paga come tutti gli altri”.

In questa nuova campagna di comunicazione gli atti di maleducazione e di evasione vengono prima “esaltati” come comportamenti da “supereroi” per poi essere ridicolizzati e stigmatizzati.

“Siamo certi di interpretare il pensiero della maggior parte dei nostri Clienti, nel dare loro voce in questa nuova campagna di sensibilizzazione sul buon utilizzo del mezzo pubblico, che si concentra questa volta sui comportamenti dei maleducati (che lasciano il treno sporco e mettono i piedi sul sedile, per esempio) e di chi non paga regolarmente il biglietto, trasgredendo la legge.” spiega l’azienda di trasporti.

“Se lasci il treno sporco sei un grande! Anzi un grandissimo cialtrone. Lascia il treno come l’hai trovato”. “Se non paghi il biglietto sei un trasgressivo! Nel senso che trasgredisci la legge e ti becchi la multa”. “Se metti i piedi sul sedile sei un ribelle! Nessuno è come te. Gli altri riescono a seguire le regole base dell’educazione”. Sono alcuni degli slogan ideati e apposto sui convogli.

“Non sono solo frasi ad effetto, ma sensazioni reali, provate da chi viaggia ogni giorno, usando buona educazione e acquistando sempre il biglietto, sui nostri treni. Diventano cioè moniti per chi ancora non ha capito che vanno recuperate innanzitutto le buone maniere e rispettate le regole che impongono l’acquisto del biglietto per viaggiare sul mezzo pubblico, affinchè l’esperienza di ognuno (clienti e personale) non diventi un susseguirsi di disagi, malumori e fastidi”.

Trenord ha così scelto di additare in modo chiaro il “cattivo esempio” da non seguire, perché convinti che basti poco da parte di ciascuno perché cambi l’esperienza di viaggio di tutti.

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