Ai privati i profitti, al territorio i danni e ai cittadini i debiti. Questo il succo del pensiero del gruppo no Pedemontana, Usciamone Vivi, che questa mattina ha presidiato davanti al Consiglio Regionale a Milano per dire basta “all’ennesima montagna di soldi pubblici spesi per Pedemontana”.
“Nel collegato alla finanziaria regionale pronto per il voto in aula è comparsa la trasformazione della garanzia voluta da Roberto Maroni nel 2017 in un prestito da 900 milioni di euro – che si andrebbe ad aggiungere ai 1.200 milioni già versati dallo Stato, e a mezzo miliardo di defiscalizzazione senza contare tutti i passaggi dei mesi scorsi di compravendite azionarie che hanno portato Regione a diventare il principale azionista di Pedemontana – fanno sapere attraverso una nota stampa – Una montagna di soldi a favore di Pedemontana. A parte il fatto che la Corte dei Conti potrebbe avere qualcosa di ridire, è evidente che questo nuovo “magheggio” della regione costituisce lo smascheramento della favola del project financing in cui l’autostrada è realizzata all’80% da finanziamenti privati. La Regione vorrebbe aggirare la mancanza di fondi privati con questo ennesimo giro di soldi pubblici. Cosi i profitti se ci saranno andranno a privati che salteranno fuori prima o poi -oltre che all’impresa realizzatrice (il colosso Webuild) – ma i rischi e i debiti sono in capo ai cittadini. Se questo inganno passasse si avvicinerebbe la possibilità per ricominciare i lavori per realizzare l’Autostrada con tutti i rischi che da tempo denunciamo”
