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Monza, dal Benfica arriva il terzino lusitano Pedro Pereira

Identikit e carriera del nuovo giovane terzino destro Pedro Pereira, calciatore portoghese neo-acquisto del Monza.

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Nuovo innesto per il Monza, il sesto in questa sessione di calciomercato estiva fino a ora, che va a rinforzare ulteriormente la prima squadra in vista della prossima stagione di Serie B. Dopo Luca Caldirola e Lorenzo Pirola ecco un nuovo arrivo – in prestito annuale con obbligo di riscatto condizionato –  atto a consolidare il reparto difensivo: Pedro Pereira.

Identikit e carriera

Pedro Miguel Almeida Lopes Pereira è un calciatore portoghese nato nel 1998 a Vendas Novas, piccolo comune nel distretto di Évora – città-museo considerata patrimonio dell’Unesco -, nel cuore del Portogallo, nella zona centro-meridionale dell’antica regione della Lusitania.

Sin da giovanissimo ha percorso tutta la trafila delle giovanili del Benficadal 2008 al 2015 -, facendo parte anche di tutte le selezioni della nazionale di calcio portoghesedall’U-15 all’U-21, scendendo in campo per ben 43 volte in totale -, la stessa con cui ha giocato quest’anno il Campionato Europeo Under-21 venendo sconfitto in finale per mano della Spagna.

Cresce e impara a dare calci a pallone in Portogallo, facendosi notare dai grandi club d’Europa per la sua tecnica individuale, la sua velocità e la sua capacità difensiva nonostante la sua natura è quella d’esser un terzino di spinta in una difesa a 4, ma potendo giocare perfettamente come esterno a tutta fascia in un centrocampo a 5.

La prima a muoversi però è la Sampdoria, squadra blucerchiata italiana genovese dalla grande tradizione e cultura calcistica, con un gran passato alle spalle in Serie A. Proprio la Sampdoria lo ingaggia, gli fa firmare il primo contratto da professionista, nel 2015, facendolo esordire a 17 anni. Qui, nonostante la giovane età non riesce a incidere e a convincere la dirigenza a puntare su di lui; dopo 1 anno e mezzo la squadra genovese lo cede al Benfica definitivamente in cambio del riscatto di Filip Đuričić, anche lui arrivato alla Sampdoria dalla squadra portoghese.

In un altro anno passato nella sua squadra d’origine egli si vede retrocedere alla rosa B del team, scendendo di categoria e giocando solo in una partita.

Nel 2018, a gennaio, è di nuovo tempo di Italia per lui, di Serie A, di Liguria e di Genova, questa volta dall’altra sponda calcistica rispetto alla Sampdoria, alla squadra rivale: il Genoa. Questa volta in prestito: il primo dei tanti.

Al Genoa, come alla Sampdoria, resta per 1 anno e mezzo, racimolando complessivamente – tra campionato e coppa Italia – 33 presenze. La squadra rossoblù decide di non puntare su di lui; ecco che il portoghese si ritrova ancora sotto contratto con il Benfica.

L’anno seguente è tempo di cambiare totalmente aria, è ora di volare in Inghilterra, nel Bristol City più precisamente, seppur in seconda divisione e sempre in prestito. In quel di Bristol riesce a mettere a segno i primi gol tra i professionisti nella sua carriera – 2 in 22 presenze -, ma senza mai convincere fino in fondo, venendo, per l’ennesima volta, rispedito al mittente.

Nella stagione 2020/21 firma un contratto in prestito nuovamente con una squadra italiana di Serie A, il Crotone di Giovanni Stroppa. Il suo rendimento, forse per la prima volta in carriera, è costante, lampante. Nella squadra calabrese, pur non andando a segno è un elemento fisso dell’11 titolare, quasi imprescindibile a tratti – 35 presenze su 38 in campionato. La stagione termina con la retrocessione della squadra in serie B, e conseguente mancato riscatto del giocatore portoghese, che torna in Portogallo, pur lasciando nell’aria quell’apprezzamento di cui tanto necessitava.

23 luglio 2021, il matrimonio con il Monza

È finalmente tempo di tornare al presente: il 23 luglio, dopo esser stato a varie altre squadre della massima serie calcistica italiana, il Monza di Berlusconi e Galliani si muove per lui con più interesse e decisione rispetto alle altre, un film già visto come ai tempi della Sampdoria.

5741′ minuti in 88 presenze – condite da 5 assist – in Serie A dopo, per Pedro Pereira è giunto il momento di riprendere in mano le sue carte, di provare a convincere tutti: dagli addetti ai lavori fino ai tifosi, del suo reale valore, che tanto si è visto solo a sprazzi e che, a 23 anni, non può far altro che dover emergere. Perché forse questo è un punto focale della sua carriera: prendersi tutto e tutti e dimostrar d’esser ben più che una meteora, un piccolo fuoco fatuo nel buio. Nella Brianza calcistica che conta per davvero, con la maglia biancorossa cucita sul petto, non può più sbagliare.

Qui e ora si gioca il suo futuro, e anche quello del Monza, che proverà a strappare il biglietto per la Serie A 2022/23, impresa che lo scorso anno è sfuggita per un niente.

Qui e ora, con la mente di chi è partito dalla periferia più isolata ed è riuscito ad arrivare nel calcio che conta, Pedro Pereira è chiamato a riscrivere il suo curriculum, ancora una volta in Italia, ancora una volta sotto la guida di Giovanni Stroppa, che in lui, lo scorso anno al Crotone, aveva visto quel qualcosa in più che ha convinto il neo allenatore del Monza a scommettere ancora su di lui e a riporre la sua fiducia nella velocità, nel dinamismo e nella versatilità del giovane 23enne.

Sarà solo il campo di calcio a parlare per davvero, tutto il resto sono solo statistiche e storia alla mano: cose che potrebbero esser smentite in un batter d’occhio. Come ci si spera.

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Nella foto, il nuovo acquisto Pedro Pereira posa con la sciarpa del Monza poco dopo la firma sul contratto.

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