Cultura

L’ultima luna d’estate, al via dal 26 agosto. La poesia come antidoto al Covid

Riparte a fine estate il teatro popolare nei luoghi più belli della nostra Brianza. Ecco il programma completo della 24esima edizione de L'ultima Luna d'estate

ultima luna estate 2021

Un mondo senza poesia è un mondo in cui nessuno vorrebbe vivere: ecco perché questa 24a edizione de L’ultima luna d’estate, festival del teatro popolare di ricerca con la direzione artistica di Luca Radaelli oppone alla pandemia la poesia; anche quest’anno teatro nelle cascine, nei parchi e nelle ville del Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone, nelle provincie di Lecco e di Monza e Brianza.

Da giovedì 26 agosto fino a domenica 5 settembre, la Brianza verrà illuminata da questa speciale luna teatrale, un’intera edizione dedicata a Giuliano Scabia, poeta, drammaturgo, scrittore e sperimentatore totale di un teatro poetico e sognante, più volte ospite al festival, recentemente scomparso.

” La nostra nascosta Brianza si apre con i suoi magici ambienti e diviene irresistibile, sia per il pubblico di acclarati estimatori sia nell’attirare giovani fruitori della novità culturale. Da Segantini a Shakespeare, da Pulcinella a Bukowski passando per Antigone e tanto altro in calendario – commenta il neo presidente del Consorzio Villa Greppi, Giammarino Maurilio Colnago – Proposte che intrigano e provocano desiderio di comunicare e socializzare. Aiutano a mettere alle spalle concretamente il dramma nazionale dell’ultimo anno e ci dispongono a relazionarci con il bello, con gli appuntamenti di Villa Greppi.”

La poesia come antidoto alla pandemia

“Viviamo in un’epoca in cui tutto si misura, dai conti ai contagi. Il Covid ha schiacciato la qualità della vita come un vaso di coccio tra i vasi di ferro della Sanità (la salute dei corpi) e dell’Economia (la salute dei conti). La tecnologia tende a darci performance quantitative: tempi più rapidi, spazi più ridotti – commenta Luca Radaelli, direttore artistico – Nelle librerie occupa scaffali sempre più ridotti, circondata da libri di ricette e manuali su come avere successo; a scuola non si insegna. Sembrerebbe annichilita in un mondo governato dagli algoritmi. Eppure, come tutti i fiori selvaggi, la poesia cresce nei luoghi più inaspettati: tra i ragazzi delle periferie, nei testi delle canzoni, dagli slogan pubblicitari al linguaggio dell’amore. Diciamolo, un mondo senza poesia è un mondo assurdo, dove non vale la pena vivere.  All’Ultima luna d’estate, quest’anno, alla pandemia opporremo la poesia.”

E così, con questa 24esima edizione, verranno ricordati gli anniversari di Dante Alighieri e Pierpaolo Pasolini, verranno presentati spettacoli tratti da autori come Virgilio a Edgar Lee Masters, da William Shakespeare a Charles Bukowski. Ma spazio anche al contemporaneo con Franco Arminio, e artisti della scena quali Maddalena Crippa, Andrea Pennacchi, Corrado D’elia, Andrea Cosentino.

IL PROGRAMMA, DAL 26 AGOSTO AL 5 SETTEMBRE

Ideato e organizzato da Teatro Invito soggetto riconosciuto da Regione Lombardia e dal MIC) in collaborazione con il Consorzio Brianteo Villa Greppi, il festival è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, dei Comuni di Bulciago, Briosco, Carnate, Casatenovo, Lesmo, Lomagna, Missaglia, Montevecchia, Osnago, Sirtori, Sirone, Usmate Velate, Unione dei comuni Lombarda della Valletta, Vigan, e con il sostegno del Parco di Montevecchia e del Curone e la collaborazione della Provincia di Lecco. Main sponsor del Festival è Acel Energie.

Oltre venti appuntamenti da non perdere – da giovedì 26 agosto a domenica 5 settembre – per riprendersi la vita con raffinati e delicati spettacoli all’aperto e in assoluta sicurezza, incontri poetici, musica e passeggiate culturali nelle bellissime location della Brianza per un’edizione dedicata al maestro Giuliano Scabia, poeta, drammaturgo, scrittore e sperimentatore totale di un teatro poetico e sognante, più volte ospite al festival, attento al teatro immerso nella natura, visionario e anticonvenzionale.

Tantissimi gli ospiti della kermesse – riconosciuta dal Ministero e realizzata con la collaborazione dei comuni della Brianza collinare – che si aprirà quest’anno con due artisti vitali e coltissimi: Franco Arminio, poeta e paesologo irpino per la prima volta in Brianza e la meravigliosa Maddalena Crippa, celebre e appassionata attrice brianzola. Tra gli ospiti ci sarà la storica compagnia astigiana Teatro degli Acerbi con un percorso poetico itinerante ispirato all’Antologia di Spoon River nella quale gli spettatori cammineranno all’interno del cimitero di Sirtori, i sofisticati Sotterraneo con un one-man show dedicato a Shakespeare, la leggiadra irriverenza di Andrea Cosentino, un accorato monologo di Andrea Pennacchi e tanti altri.

Torna dopo il successo degli anni scorsi la sezione Luna Crescente, spazio dedicato alle compagnie under30 per mostrare nell’ambito del festival il loro lavoro e partecipare all’edizione dell’Ultima Luna 2022. Un’occasione unica per scoprire nuovi talenti e comprendere la direzione che sta prendendo l’arte dal vivo.

Il festival si aprirà giovedì 26 agosto alle ore 18.30 al Monastero della Misericordia di Missaglia con il poeta Franco Arminio, scrittore e poeta irpino, fondatore della paesologia, che si confronterà con Luca Radaelli su poesia e provincia, un viaggio nell’Italia dei piccoli paesi, proponendo una riflessione in versi e prosa sulle fragilità del nostro Paese e sulla desolazione contemporanea dei luoghi spopolati che nessuno riesce più a raccontare.

A seguire alle ore 21 la Brianza accoglie caldamente una delle sue figlie più geniali,  Maddalena Crippa con lo spettacolo Didone (libro IV) – Eneide un racconto mediterraneo, progetto e regia di Sergio Maifredi – produzione Teatro Pubblico Ligure: un canto di raffinata poesia e passione totale, che ha dato vita a innumerevoli e straordinarie riscritture, tra cui la struggente “Didone abbandonata” di Metastasio.

Torna l’affascinante appuntamento con Galbusera Nera (La Valletta Brianza) venerdì 27 agosto alle ore 18.30 con L’altalena e il vino, spettacolo fatto delle canzoni e parole del duo Aiora composto da Francesca Arrigoni e Nadir Giori al contrabbasso.

A Lesmo alle 21 la scena sarà tutta per Theandric Teatro Nonviolento e La vedova scalza, dall’opera omonima di Salvatore Niffoi, vincitore del Premio Campiello 2006, spettacolo che accompagna gli spettatori in un percorso catartico in una Barbagia feroce e violenta, quasi un’arcadia in senso rovesciato.

 

Sabato 28 alle ore 21 a Cascina Butto di Montevecchia la serata è tutta dedicata alla pittura di paesaggio: la storica e critica dell’arte Simona Bartolena terrà una conferenza introduttiva su Giovanni Segantini, tra i massimi esponenti del divisionismo e a seguire Aria Teatro, compagnia trentina, presenta Segantini, testo e regia di Giuseppe Amato, in scena Denis Fontanari; progetto che nasce da un immaginario viaggio del maestro Giovanni Segantini, poeta della luce, nei paesaggi interiori della sua anima e in quelli fisici della sua vita, dall’infanzia ad Arco alla scoperta di Milano fino al trasferimento in Brianza e poi in Svizzera.

 

Domenica 29 si comincia alle 11 a Osnago (ritrovo presso la Stazione) con Voci nel Bosco di Compagni di viaggio, testo e regia di Riccardo Gilli, uno spettacolo itinerante con Carlo Cusanno e Marzia Scala in cui pubblico e attori si spostano seguendo un percorso a tappe dove al fascino della rappresentazione si unisce una piccola escursione nella natura.

Si continua alle ore 18.30 nel Chiostro San Giovanni a La Valletta Brianza con la gioiosa ironia e delicata irriverenza di Andrea Cosentino e del suo Kotekino Riff, esercitazione comica sulla praticabilità della scena, sulla fattibilità dei gesti, sull’abitabilità dei corpi, sulla dicibilità delle storie, coito caotico di sketch interrotti, roulette russa di gag sull’idiozia. A Monticello domenica alle 21 si presenteranno al pubblico le compagnie under30 di quest’edizione di Luna Crescente: la giovanissima Chiara Gambino con Nel nome di Maria, storia di una donna che racconta di sé e della sua terra martoriata dalla mafia in un flusso di coscienza ironico e disincatato; seguirà l’Apocalisse Tascabile, scritto da Niccolò Fettarappa Sandri in scena con Lorenzo Guerrieri, premio delle Giurie al Festival Direction Under 30/2020 del Teatro Sociale Gualtieri e in finale al premio In-Box, in cui Dio compare in un supermercato semideserto della periferia di Roma annunciando la fine del mondo. Chiuderà la serata Il mito della bellezza testo e regia di BR Franchi, riscrittura dissacrante di The Beauty Myth (1990) di Naomi Wolf, in cui sette personaggi, tutti interpretati da Barbara Villa, si alternano in un cabaret tragicomico: da un minotauro nel labirinto a una generale in guerra contro i segni del tempo, passando per la leader del partito Più Maschi Bianchi Etero.

 

Lunedì 30 alle ore 21 a Lomagna Teatro Invito presenta L’ora che volge ‘l disio, concerto jazz teatrale ispirato alla Divina Commedia, un percorso originale tra i brani più musicali dell’opera dantesca in una prospettiva inusuale che esalta il ritmo dei versi in un vero e proprio concerto. La capacità compositiva e improvvisativa di Arrigo Cappelletti (jazzista che gioca anche con le note di Liszt) crea una scenografia sonora, all’interno della quale la voce di Luca Radaelli conduce gli spettatori in un viaggio poetico ultraterreno.

Martedì 31 alle ore 18.30 nell’Oasi WWF Galbusera Bianca si terrà la Caccia al tesoro poetico organizzata da Teatro Invito mentre alle 21 si continua a Carnate con Porcherie, pagine da Taccuino di un vecchio sporcaccione di Charles Bukowski, reading letterario di e con Luca Occelli (Santibriganti Teatro) per raccontare dell’universo narrativo dello scrittore americano, cantore degli ultimi e degli invisibili, attraverso la sua opera più celebre e “arrabbiata” capace di giustapporre alla crudezza di una resa realistica l’elemento ludico, la “vis comica”, la capacità di sorridere dinanzi alla desolazione della vita.

 

Mercoledì 1 settembre alle ore 18.30 a Cascina Vignola presso l’Agriturismo La Camilla a Osnago Emanuele Cerra e Antonio Bertoni presentano Fame, un monologo da mangiare di Evoè Teatro, spettacolo da tavola, viaggio attraverso i sensi che accompagnano il doloroso vizio e la sublime virtù di cui è affetto il nostro popolo, divertente digressione sui modi e sugli stili del nostro vivere relazionato alla tavola. Alle ore 21 al Parco Villa Borgia di Usmate Velate il palco sarà per Shakespearology, un’intervista impossibile a William Shakespeareconcept e regia di Sotterraneo, collettivo di ricerca nato a Firenze e vincitore del Premio Ubu – in scena Woody Neri per un one-man show, catalogo di materiali shakespeariani più o meno pop, un pezzo teatrale ibrido per dare voce al Bardo in persona e rovesciare i ruoli abituali.

Giovedì 2 settembre alle ore 21 a Viganò debuttano i giovani di Anomalia Teatro –  vincitori della scorsa edizione de La Luna Crescente, con Antigone, monologo per donna sola di e con Debora Benincasa e regia di Amedeo Anfuso, Premio Mauro Rostagno alla drammaturgia e selezionato dall’Italian Theatre Festival di New York, rivisitazione del mito a metà tra un film d’azione e una soap opera con una protagonista minuta e spettinata (testo pubblicato dalla casa editrice SuiGeneris).

Venerdì 3 alle ore 18.30 (e in replica alle ore 20.30 e alle ore 22.30) al cimitero di Sirtori la storica compagnia Teatro degli Acerbi presenta Dormono…sulle colline, narrazione itinerante di poesia e canti tra le lapidi di un cimitero di campagna, un percorso sospeso tra le dimensioni di vita e morte e ispirato all’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters; un inno alle vite dei nostri antenati, una riflessione sulle nostre radici ma anche sul significato della vita in generale, del lavoro e della morte. Alle ore 21 a Briosco (nuovo comune acquisito in questa edizione), presso il Parco Baita Alpini, il Collettivo Teatrale Bertolt Brecht presenta Pulcinella Mon AmourIncubi, lazzi e sogni di Cetrulo Pulcinella, per narrare l’arte difficile del sopravvivere della celebre maschera dai mille volti sempre in fuga da qualcuno, sempre in cerca di qualcosa.

Sabato 4 alle ore 16.30 alla Cascina Bagaggera (La Valletta Brianza) il Collettivo presenterà inoltre I racconti di Fernando di e con Maurizio Stammati, burattini di Carlo De Meo, spettacolo divertente e a tratti malinconico tra il teatro di figura e il teatro di strada che narra le avventure del pescatore e panettiere Fernando, personaggio realmente esistito, detto ‘la montagna’ per la sua mole.

Sempre sabato, alle ore 18.30 a Bulciago nell’area del Museo Etnografico, Casa Shakespeare accompagna gli spettatori in una Passeggiata con Otello tra prati e boschi; alle 21 a Sirtori Teatro Invito/Ortoteatro presentano la nuova coproduzione Dove sono le lucciole, testo e regia Luca Radaelli con Stefano Bresciani e Fabio Scaramucci, piano luci di Andrea Violato,  un viaggio nel mondo poetico di Pasolini, nel suo rapporto con la natura, simboleggiato dalle lucciole ma anche da una visione del mondo legata agli ultimi della terra (spettacolo patrocinato dal Centro Studi Pasoliniani di Casarsa)

Domenica 5 settembre sarà l’ultima giornata di festival: si comincia alle 16.30 al Monastero della Misericordia di Missaglia con lo spettacolo per famiglie Qua Qua Attaccati là, storia di oche magiche, principesse ribelli e giovani coraggiosi di Ortoteatro con Federica Guerra, scene, figure e costumi di Mauro Fornasier e Paolo Pezzutti.

Alle 18.30 a Sirone Corrado D’Elia sarà in scena con Poesia, la Vita, un vero e proprio percorso emotivo, una confessione pubblica, un invito alla bellezza, alla riflessione e al sublime, attraverso i più grandi versi della poesia mondiale, un grande inno alla vita a partire da una anacronistica fiducia nella parola.

Il festival si chiude con un ospite sorprendente: alle ore 21 a Casatenovo l’autore e attore padovano Andrea Pennacchi – che ha spopolato con il suo furibondo “Pojana”, satira di un uomo veneto razzista proposta nel programma televisivo Propaganda live – sarà sul palcoscenico con il monologo Mio Padre, Appunti sulla guerra civile, accompagnato dalle musiche originali e dal vivo di Giorgio Gobbo, Graziano Colella e Gianluca Segato per raccontare il viaggio di un figlio “come Telemaco, ma più vecchio e sovrappeso” alla ricerca del padre, della sua storia di partigiano e prigioniero, un racconto asciutto e senza sconti in cui Pennacchi descrive i fatti, mescolando episodi di ridicola goffaggine ad azioni di coraggio epico e mirabilmente “giuste”.

Informazioni tecniche per poter seguire gli spettacoli

Per tutti gli eventi è necessaria la prenotazione. E’ possibile farlo telefonicamente al numero 346.5781822  (non vengono presi in considerazione sms o messaggi Whatsapp), oppure via mail scrivendo a segreteria@teatroinvito.it

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