Salute

Lombardia 5° al mondo per vaccini. La regione resta in zona bianca

La Lombardia, con oltre 12 milioni di dosi somministrate, ad oggi, si conferma al primo posto per copertura vaccinale tra le Regioni d'Italia e al quinto posto al mondo, dietro Israele, Danimarca, Regno Unito e Belgio.

attilio fontana letizia moratti

La Lombardia, con oltre 12 milioni di dosi somministrate, ad oggi, si conferma al primo posto per copertura vaccinale tra le Regioni d’Italia e al quinto posto al mondo, dietro Israele, Danimarca, Regno Unito e Belgio.

“Questo è un dato che ci riempie di orgoglio e per il quale non smetterò mai di ringraziare, insieme ai lombardi che hanno mostrato grande senso di responsabilità, chi ha reso possibile tutto questo: personale sanitario, tecnico e amministrativo, volontari. Oltre ovviamente al dottor Bertolaso, che ha messo in piedi un’organizzazione efficace e potente, alla vicepresidente Moratti e all’assessore Foroni che gli hanno messo a disposizione gli strumenti per realizzarla” ha detto il presidente della Regione, Attilio Fontana, aprendo la conferenza stampa durante la quale è stato fatto il punto sulla situazione della campagna vaccinale in Lombardia.

VARIANTE DELTA PREDOMINANTE MA NON AUMENTA IL NUMERO DEI RICOVERI 

Nonostante la variante Delta del virus ormai sia predominante anche il Lombardia, ad un aumento dei casi positivi, non corrisponde un analogo incremento dei ricoveri in ospedale, né in area medica, né in terapia intensiva. “I pochi che purtroppo finiscono in ospedale non sono stati vaccinati o non avevano completato il ciclo vaccinale” sottolinea il governatore lombardo.

“Questo significa – ha aggiunto il governatore – che la strada che stiamo seguendo è quella giusta. E non è un caso, infatti, che la Lombardia, regione più popolosa d’Italia, anche oggi, nel monitoraggio settimanale della ‘Cabina di Iss e Ministero della Salute’, resti ancora in zona bianca. Con meno di 50 casi per 100 mila abitanti e le percentuali di occupazione dei posti letto in area medica pari al 3% e in terapia intensiva al 2%, è ben al di sotto delle rispettive soglie del 15% e 10%, previste dai nuovi parametri per il passaggio a una zona con più restrizioni”. Il presidente Fontana ha quindi voluto appellarsi a chi “ancora ha dubbi o paure” chiedendo loro di “guardare a questi dati con obiettività e fiducia”. “Mi riferisco in particolare a quegli over 60 – ha aggiunto – che ancora non si sono vaccinati e che purtroppo rientrano tra le categorie più a rischio e che stiamo andando a cercare sul territorio nel tentativo di persuaderli. Il vaccino consente di evitare le conseguenze gravi della malattia e l’ospedalizzazione, questo ormai è evidente”.

100 MILIONI DI EURO PER IL CONTENIMENTO DELLE LISTA DI ATTESA

“Ora che la situazione sembra più gestibile – ha concluso Fontana – e soprattutto che appare evidente la necessità di recuperare tutti i controlli che purtroppo molti cittadini non hanno potuto fare, torniamo all’azione. Con una delibera che sarà portata in Giunta lunedì prevediamo di destinare fino a 100 milioni di euro proprio per il contenimento delle liste d’attesa. Il Covid ha inevitabilmente catalizzato tutta la nostra attenzione, dobbiamo imparare a conviverci e quindi a dedicare ulteriori energie alle altre patologie che rischiano di provocare effetti gravi sui nostri cittadini”.

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