Economia

Calano le immatricolazioni di autobus: a Monza giù del 30%

Come la pandemia ha influito sulle immatricolazioni dei pullman.

pullman-immatricolazione

 Il 2020 è stato un anno difficile anche per il mondo del trasporto merci e persone su strada. Continental, brand che da 150 anni fa della sicurezza su strada e dell’innovazione tecnologica la propria missione, ha realizzato un Osservatorio sui macro trend del trasporto pesante con l’obiettivo di fornire una panoramica del settore sia a livello nazionale, sia a livello locale. Per quanto riguarda gli autobus, sono solo 7 le nuove targhe a Monza e Brianza. C’è poi da aggiungere che nella provincia brianzola un mezzo su quattro rientra nelle categorie Euro 0, 1 e 2, le più datate e inefficienti in termini ambientali.

Per capire quanto ha inciso la pandemia sullo sviluppo del comparto dei mezzi pesanti in Lombardia, l’Osservatorio ha analizzato i dati relativi alle nuove immatricolazioni, ai tipi di alimentazione, all’anzianità e alle categorie Euro* del parco circolante in Regione e nelle singole province.

I DATI

Immatricolazioni trasporto persone: Lombardia sfiora -50%, meglio Monza -30%

Nel 2020 in Italia le immatricolazioni di mezzi pesanti per il trasporto merci con oltre 16t sono state 19.616, il 14,2% in meno rispetto al 2019. Peggiora leggermente la situazione in Lombardia, regione che registra -20,2% e passa da 4.053 a 3.235 nuove targhe. Monza con -36,7% è tra le province maggiormente in calo con 171 nuove immatricolazioni.

Uno scenario simile si presenta per il trasporto persone dove le immatricolazioni di autobus di oltre 3,5t in Italia sono passate da 4.935 del 2019 a 3.404 del 2020 (-31%). Anche in questo caso il calo della Lombardia è più consistente e arriva a toccare il 49,2% e sole 306 nuovi bus immatricolati. Tra le province, Monza si colloca nel mezzo con una diminuzione del 30% e solo 7 nuove targhe.

Alimentazione bus: a Como solo gasolio e benzina

Lo scorso anno, il parco circolante di autocarri merci in Italia ha raggiunto le 4.221.718 unità. La quasi totalità di questi sono alimentati a gasolio (91,6%); i rimanenti sono a benzina (4,6%), a metano (2,2%), a benzina e gas liquido (1,2%), ibridi ed elettrici (0,1% ognuno). Stesso schema in Lombardia: sul podio gasolio, benzina e metano (90,37%, 4,94% e 2,62%), mentre ibrido ed elettrico ben al di sotto dell’1% (0,27% e 0,14%). A Monza le fonti alternative di ibrido ed elettrico si fermano rispettivamente allo 0,3% e 0,1%.

Il parco autobus nel nostro Paese registra nel 2020 99.883 unità. Anche in questo contesto la maggioranza dei mezzi in circolazione sono a gasolio (93,7%), seguiti però dal metano (4,8%). Sotto l’1% rimangono l’elettrico, il benzina, benzina e gas liquido e l’ibrido. Il gasolio regna anche in Lombardia (94,6%) seguito dal metano (3,5%), mentre l’ibrido supera l’elettrico (0,9% vs 0,7%). Ancora più sotto il benzina. In provincia di Monza Brianza il parco circolante è composto esclusivamente da gasolio (99,7%) e benzina (0,3%).

A Monza più di un autobus su 5 ha oltre 20 anni 

La fascia di anzianità maggiormente rappresentata all’interno del parco circolante italiano di mezzi pesanti per il trasporto merci è quella da 10 a 15 anni (18,9%), seguita dai 15-20 anni (17,9%) e 20-30 anni (15,7%). In Lombardia la fascia preponderante rimane quella intermedia 10-15 anni (21,4%) ma subito dopo vi sono le categorie più giovani di 5-10 anni (16,8%) e 2-5 anni (16,7%). A Monza il 26,6% del parco circolante è composto da autocarri di massimo 5 anni di età, e solo l’8,3% da quelli di oltre 30 anni.

Considerando il parco autobus nel nostro Paese, emerge che quelli più recenti (da 0 a 5 anni) sono il 19,4% del totale, mentre quelli più vecchi, di oltre 20 anni, il 25,7%. Nella fascia intermedia da 5 a 20 anni, si colloca la maggior parte del parco circolante. In Regione l’incidenza della fascia più recente si alza al 25%, con una netta preponderanza di veicoli dai 2 ai 5 anni, mentre quella dei veicoli più datati scende al 12,9%. In provincia di Monza il distacco è minimo: il 18,3% del parco è di massimo 5 anni e ben il 20,7% oltre i 20.

A Monza più di un autobus su 4 è Euro 0,1 o 2

Dall’analisi della categoria Euro dei mezzi pesanti per trasporto merci in circolazione a livello nazionale emerge un’importante presenza di veicoli molto recenti (Euro 5 ed Euro 6), che corrisponde al 31,8% del totale; ciò nonostante, quelli più vecchi (Euro 0, Euro 1 ed Euro 2) continuano a coprire una quota superiore (33,3%). Al contrario in Lombardia gli autocarri Euro 0,1 e 2 sono il 22,5%, molto al di sotto della quota di Euro 5 e 6 (42,6%). Percentuali simili a Monza con le classi più inquinanti al 23,7% e quelle più giovani al 43%.

In Italia la percentuale di autobus appartenenti alle categorie Euro 5 ed Euro 6 si attesta al 38,2%. Vi è però ancora in circolazione un’ampia quota di categorie più vecchie, ed Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 arrivano al 38,6% del totale. In Regione più della metà del parco è Euro 5 e 6 (55,3%) mentre le classi più inquinanti dalla 0 alla 2 si fermano al 17%. Monza è tra le città meno virtuose con le categorie 5 e 6 che raggiungono solo il 36% e quelle più obsolete che si stanziano al 26%.

 

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