Ambiente

Muggiò e Arcore le più cementificate, maglia nera sempre a Lissone. Ecco il rapporto sul consumo di suolo

Muggiò e Arcore registrano l'incremento maggiore in termini di ettari utilizzati, nel biennio 2019-2020. Lissone resta la città lombarda con il più alto tasso di costruzioni.

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È un dato economico quello che meglio fotografa la situazione attuale e futura analizzata dal Sistema nazionale per la Protezione dell’ambiente nell’edizione 2021 del rapporto sul consumo di suolo in Italia.

“L’Italia potrebbe pagare un costo complessivo compreso tra gli 81 e i 99 miliardi di euro, la metà del Piano nazionale di ripresa e resilienza, a causa della perdita dei servizi ecosistemici dovuti al consumo di suolo tra il 2012 e il 2030”.

LA LOMBARDIA LA REGIONE PIU’ CEMENTIFICATA

Nemmeno il Covid-19 ha frenato le colate di cemento sul nostro Paese, consegnando ancora una volta alla Lombardia il primato di regione più cementificata, con il 12,1% di suolo consumato nel 2020, e un incremento tra il 2019 e l’anno successivo di consumo di suolo annuale netto in ettari di 765. Dopo di noi solo il Veneto, con un incremento di consumo di suolo lo scorso anno che ha quasi sfiorato il 12%.

L’indagine dettagliata presenta la situazione delle regioni, delle provincie e di ogni singolo comune d’Italia.

LA CLASSIFICA PROVINCIALE

Per quanto riguarda il territorio di Monza Brianza il dato più evidente è quello di Muggiò. Qui l’incremento di consumo di suolo annuale netto in ettari nel biennio 2019 – 2020 registrato da Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) è di 3,85. Significa che la percentuale di suolo consumato nel 2020 è di 61,8%.

 

Al secondo posto sul podio dei comuni più cementificati della Brianza secondo Ispra c’è Arcore. Qui l’incremento di consumo di suolo annuale netto in ettari si attesta a 2,74, con una percentuale di utilizzo del suolo nel 2020 del 42,4%.
Entrambe le città sono amministrate dal centro sinistra.

Le tabelle redatte dal rapporto Ispra assegnano anche ad altri Comuni della Brianza incrementi di consumo di suolo importanti che portano le città alle seguenti percentuali: Biassono (52,3%), Brugherio (54,5%), Nova (60,5%), Monza (49,3%). Proprio nel capoluogo il consumo di suolo annuale netto in ettari nel biennio 2019 – 2020 è stato di 1,68.

LISSONE MAGLIA NERA

Sempre il rapporto Ispra consegna al comune di Lissone la maglia nera del comune lombardo più cementificato con un consumo di suolo registrato nel 20230 che supera il 71% (71,3% per la precisione). Secondi nella classifica delle città lombarde più costruite c’è Sesto San Giovanni con un consumo lo scorso anno che ha quasi sfiorato i 69 punti percentuali (68,8%) e Lallio, in provincia di Bergamo che raggiunge quota 67%.

 

 

“A livello nazionale superano i 2300 gli ettari consumati all’interno delle città e nelle aree produttive (il 46% del totale) negli ultimi dodici mesi – si legge nel testo del rapporto 2021 -. Per questo le nostre città sono sempre più calde, con temperature estive, già più alte di 2°C, che possono arrivare anche a 6°C in più rispetto alle aree limitrofe non urbanizzate”.

Un ultimo dato: negli anni Cinquanta ogni italiano aveva mediamente a disposizione 160 metri quadrati di cemento. Oggi sono più che raddoppiati, arrivando a 360 metri quadrati pro capite (neonati compresi). “Le colate di cemento – spiegano da Ispra – ricoprono quasi 60 chilometri quadrati del Paese, impermeabilizzando ormai il 7,11% del territorio nazionale».

Foto: free web

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