Attualità

Chiusura serale anticipata per tre locali a Muggiò: il sindaco prende provvedimenti contro gli schiamazzi

Pugno di ferro del sindaco Maria Fiorito: fino all'8 agosto tre locali avranno l'obbligo di chiusura anticipata.

maria Fiorito sindaco Muggiò

Non sono bastati i numerosi interventi della Polizia Locale e dei Carabinieri, nemmeno gli esposti al Comando Carabinieri di Milano e alla Questura di Monza e Brianza. Così come la sospensione della licenza con ordinanza del Questore di Milano per problematiche in materia di ordine e sicurezza pubblica del territorio.

Ora a usare il pugno di ferro è il sindaco Maria Fiorito che nei giorni scorsi ha firmato tre provvedimenti di “obbligo di limitazione dell’orario di chiusura” di altrettanti esercizi pubblici. Dal 9 luglio all’8 agosto, per 30 giorni quindi, tre locali avranno l’obbligo di chiusura anticipata, uno alle 22 e due locali alle 23.

“Negli ultimi due mesi – si legge su una delle ordinanze – quasi quotidianamente, pervengono da parte dei singoli cittadini residenti in centro, segnalazioni, lamentele ed esposti. In particolare, riguardano situazioni di disturbo, nelle ore serali e notturne, della quiete pubblica, di degrado e di alterazione del decoro urbano, oltre che di pericolosità alla circolazione veicolare, con intralcio alla pubblica viabilità, dallo stazionamento dei clienti nelle immediate vicinanze del locale“.

Ma se le Forze dell’Ordine hanno sempre fronteggiato le richieste dei cittadini, le problematiche permangono anche in virtù dell’attuale situazione di disagio emersa nell’ultimo anno della pandemia, soprattutto fra i giovani. L’allarme sociale resta alto quindi, tanto da costringere il sindaco a prendere provvedimenti urgenti, sia per l’insostenibilità della situazione legata alla salute e al diritto di riposo e alla quiete dei residenti, sia nell’ottica del contenimento della diffusione del Covid-19.

I gestori locali soggetti al provvedimento pare non si siano mai attivati concretamente per dissuadere i rumori notturni degli avventori. I locali nelle ore notturne erano diventati il polo di clienti soliti all’acquisto di bevande alcoliche, consumate anche all’aperto nelle vicinanze, dando origine a fenomeni che hanno portato all’esasperazione i residenti.

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