Economia

Brianza ReStart: da Monza e Provincia ecco 180 progetti alla conquista dei fondi del PNRR

La rivoluzione verde e la transizione ecologica sono i settori in cui Comuni hanno presentato più proposte. A Brianza ReStart presentato anche la convenzione Lombardia Europa 2020.

brianzarestart-recovery6-mb (Copia)

“Spesso si riesce a vedere un’opportunità solo dopo che è stata colta da qualcun altro”, è una frase di Eward De Bono, lo scrittore e accademico maltese scomparso quasi due mesi fa ad 88 anni. Ma può diventare anche un monito per Monza e la Brianza che stanno pensando a come ripartire dopo la batosta, sanitaria, economica e sociale, determinata dal Covid-19 e non ancora terminata. Ed allora non è un caso che il fulcro dell’ultima delle quattro giornate di BRIANZA ReSTART → RECOVERY sia il “Dossier delle opportunità”.

Si tratta di una mappa che raccoglie, al momento, i primi 180 progetti raccolti tra i Comuni della provincia di Monza e Brianza per capire quali possono essere le linee di indirizzo del nostro territorio rispetto alle sei missioni del Recovery Fund. E per decidere di spendere, nel modo migliore e più rapidamente, i 235,12 miliardi di euro, tra il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), ben 191 miliardi di euro, le risorse delle Politiche di coesione sociale, circa 13 miliardi, e il fondo complementare, 30 miliardi, che il Next Generation Eu mette complessivamente a disposizione dell’Italia.

Una sfida, dalla portata colossale e dagli esiti fondamentali per il futuro del nostro sistema Paese e della sua locomotiva principale, la Lombardia, che vede la Provincia di Monza e Brianza in prima fila come organizzatrice di BRIANZA ReStart, ad un anno di distanza dall’avvio del Patto per l’economia, il welfare, la formazione, il territorio e la mobilità, firmato da 85 soggetti tra istituzioni, associazioni di categoria, ordini professionali, sindacati, rappresentanti del welfare, del terzo settore, della scuola e della formazione.

“Nel cruciale periodo che abbiamo di fronte le amministrazioni pubbliche sono chiamate ad essere ancora più competenti e responsabili – afferma il Presidente della Provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio – noi vogliamo essere di supporto ai Comuni, anche nel ruolo di collettori, per riuscire ad intercettare fondi importanti e realizzare i bandi che saranno approvati”.

LE IDEE PER LA RIPARTENZA

Dalla rivoluzione verde e transizione ecologica, che raccoglie ben 95 progetti redatti da Comuni brianzoli, Parchi, la stessa Provincia ed altri soggetti pubblici, alla didattica digitale, dai borghi solidali al social housing, dalle infrastrutture ai trasporti, fino alla valorizzazione del patrimonio culturale e all’innovazione nella pubblica amministrazione. Senza dimenticare la ciclo-mobilità, la riqualificazione energetica degli edifici e, nel comparto della sanità, le Case e gli Ospedali di Comunità.

Questi alcuni degli ambiti in cui si muovono i numerosi progetti che da Monza e dalla Brianza si candidano ad ottenere una parte delle ingenti risorse messe a disposizione da Next Generation Eu. Non mancano i dovuti distinguo a livello di tempistica di attuazione, coerenza con il PNRR, solidità ed innovazione della proposta e rilevanza in termini di area vasta.

“Il Dossier delle opportunità vuole essere un punto di partenza e non di arrivo – spiega, nel corso di BRIANZA ReStart, Annalisa Giachi, Promo PA Fondazione, che ha curato questo lavoro insieme all’Università Tor Vergata di Roma in un partnership con la Provincia di Monza e Brianza, che è un unicum in Italia – di tutte le proposte ben 140 sono, a nostro parere, coerenti con il PNRR, come il sistema integrato di mobilità ciclabile, l’edilizia scolastica a Meda e Vimercate e la valorizzazione del patrimonio culturale e turistico a Mombello e Limbiate”.

“Dieci progetti, tra cui la governance territoriale smart della Provincia e la valorizzazione del patrimonio culturale longobardo presentato dal Comune di Monza, invece, per la loro complessità, che li rende difficilmente attuabili entro il 2026, scadenza fissata dal PNRR, ci sembrano più adatti ad utilizzare i 30 miliardi del fondo complementare – continua – infine ci sono 30 progetti che ci sembrano non compatibili con il Recovery Fund”.

SPENDERE BENE, SPENDERE SUBITO

Il ruolo guida del sistema degli enti locali nella decisiva partita degli oltre 230 miliardi di euro del Next Generation Eu non deriva solo dal fatto che “ben 50 miliardi dell’ingente torta andrà ai Comuni, soprattutto per progetti inerenti l’istruzione, l’ambiente e la mobilità”, come ricorda Piero Antonelli, Direttore Generale dell’Unione delle Province d’Italia.

Ma risiede anche nella loro maggiore capacità di spesa rispetto allo Stato centrale. “Un recente report della Corte dei Conti ha evidenziato che, tra il 2014 e il 2020, dei 10 milioni di euro a disposizione per l’efficientamento energetico degli edifici statali ne è stato speso lo 0,12% – afferma Gaetano Scognamiglio, Presidente Fondazione Promo PA – gli enti locali, invece, hanno una capacità di spesa e un range di esecuzione tra il 57 e il 74%”.

“Chiediamo che, in una logica dal basso verso l’alto, le istanze dei territori vengano recepite – è l’appello del sindaco di Seregno, Albero Rossi – è necessario che si sblocchino ulteriormente le assunzioni nella Pubblica Amministrazione e ci vuole un tavolo di sviluppo che aiuti i Comuni a capire dove e come si deve crescere”. Se questo è lo stato dell’arte, però, il compito di Roma, nell’ottica della necessità di fare squadra e remare tutti nella direzione di uno sviluppo sostenibile ed equo, è quanto mai fondamentale.

“Lo Stato può migliorare la regolamentazione ed attuare le riforme, come quelle recenti sulla semplificazione, sul reclutamento e la giustizia, ma l’economia la fanno gli imprenditori che oggi devono fare anche con i conti con la difficoltà di reperire le materie prime” chiarisce Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico, che è intervenuto con un contributo audio a BRIANZA ReStart.

“Il quadro in cui dobbiamo inserire la ripresa dell’Italia è fatto anche da disoccupazione e crisi aziendali in aumento – continua – ecco perché dobbiamo ridare uno stato sociale anche al lavoro manuale, la cui importanza deve essere compresa anche dalle giovani generazioni”.

OSTACOLO BUROCRAZIA

La strada per raggiungere l’obiettivo finale più ambizioso, che poi è quello, all’apparenza utopico, di cambiare i parametri economici, sociali e culturali per un mondo nel suo complesso più sano rispetto al periodo pre-pandemico, in Italia deve scontrarsi con difficoltà ataviche. Una su tutte l’eccessiva parcellizzazione delle procedure e l’accumulo, spesso indiscriminato, di regole.

Un caso emblematico in tal senso è il settore dell’edilizia, uno di quelli trainanti dell’economia italiana. “Bisogna velocizzare e innovare il sistema degli appalti pubblici, estendendo alle stazioni appaltanti le migliori professionalità – sostiene Gustavo Piga dell’Università Tor Vergata – solo con azioni come questa l’Italia potrà rispettare la richiesta dell’Europa di ridurre il deficit dal 12 al 6% in un solo anno, il 2022”.

L’esigenza di una semplificazione, in questo ambito, ma non solo, è uno degli appelli che, nel corso di BRIANZA ReStart, gli enti locali hanno rivolto al Governo. “Il Decreto legge va nella giusta direzione, ma non è sufficiente – afferma il sindaco di Monza, Dario Allevi – con le attuali regole ho il forte timore che non si riusciranno a spendere per tempo tutti i fondi che arriveranno”.

“Tra le riforme strutturali c’è sicuramente quella del Codice degli appalti – sostiene Regina De Albertis, Presidente Assimpredil ANCE Milano, Lodi, Monza e Brianza – bisogna agevolare le Pmi nell’assegnazione dei bandi per la valorizzazione del territorio e creare un nuovo regime di regole che funzioni anche nell’ordinarietà in un clima di fiducia tra pubblico e privati”.

La chiarezza delle nuove idee da perseguire, condiviso nei suoi caratteri rivolti alla digitalizzazione, ad un’agricoltura più sostenibile e ad un più facile accesso al credito anche da Alessandro Fede Pellone, Segretario di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, non significa in questo caso che si è di fronte ad un percorso lineare.

“Che la semplificazione non diventi deregolamentazione – puntualizza Mirco Scaccabarozzi, Segretario Generale CISL Monza e Brianza – bisogna fare attenzione a non dare spazio alla malavita, a fenomeni di dumping sociale e di precarizzazione del lavoro”.

Al prossimo appuntamento di BRIANZA ReStart, che il presidente della Provincia, Luca Santambrogio, auspica come un summit annuale, il percorso del PNRR, di cui in Italia entro settembre arriveranno i primi 24 miliardi di euro, avrà sicuramente fatto passi in avanti. Intanto l’oggi vede anche la promozione del progetto SEAV (Servizio Europa D’Area Vasta) Lombardia Europa 2020.

Tra i firmatari della Convenzione, adottata già da 25 Comuni di Monza e Brianza, alla presenza di Egidio Longoni, Vice Segretario Generale di ANCI Lombardia, soggetto capofila del progetto, anche lo stesso Santambrogio e Pierfranco Maffè, Assessore ai Fondi Europei del Comune di Monza.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.