Economia

Assemblea Generale Assolombarda nel nome della rigenerazione

Formazione, digitalizzazione, semplificazione e infrastrutture le parole chiave del presidente Alessandro Spada dette durante l'Assemblea generale di Assolombarda.

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Sono state le ex acciaierie Falck la cornice, non casuale, dove si è svolta l’Assemblea Generale di Assolombarda. Simbolo di una rigenerazione attesa da decenni, dal 1996 per l’esattezza, quando le ex acciaierie di Sesto San Giovanni rimasero dismesse. Ora nel futuro dell’area si vede il progetto di rigenerazione urbana più importante d’Europa, portato avanti da Milanosesto, Prelios e Hines. Si realizzeranno un mix di abitazioni in affitto per studenti e per famiglie, ci saranno luoghi di svago, studio, sport e lavoro. Qui ci sarà il futuro dell’Istituto dei tumori e dell’Ospedale Besta con un importante impegno finanziario da parte di Regione Lombardia. E ci sarà anche un nuovo polo del San Raffaele.

Presenti all’assemblea oltre a decine di imprenditori, Attilio Fontana, presidente della regione Lombardia, il vice presidente Moratti, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

“In questo luogo, oggi, in una fase davvero particolare delle nostre esistenze, non posso non pensare a Giovanni Falck, il primo presidente di Assolombarda del Dopoguerra, artefice della rinascita della nostra associazione, che nell’assemblea del 1946 esortava politica e istituzioni a realizzare tempestivamente un grande programma di opere di pubbliche e immediata utilità per salvare le aziende e assicurare occupazione ai lavoratori” – ha affermato Alessandro Spada, presidente degli imprenditori che ha aggiunto: – “Questo luogo e questa giornata hanno un grande significato di rigenerazione: insieme possiamo ripartire”.

235 miliardi del piano di ripresa e resilienza

Il tema della rigenerazione è il fil rouge di tutta l’assemblea. E lo dice il titolo dell’incontro che proprio esorta a cambiare marcia in questa direzione: “E ora rigenerazione!“, perchè come ha detto Spada “Ripartire non basta. Dobbiamo avere uno sguardo lungo: oggi abbiamo l’opportunità e le risorse – ben 235 miliardi del PNRR – per avviare una vera e propria rigenerazione: economica, sociale, politica e urbana”.

Secondo gli industriali il PNRR è un’occasione unica. E hanno espresso pieno sostegno al Governo di cui “apprezziamo la prudenza e al tempo stesso la fermezza con cui le decisioni vengono prese e non rinviate, così come la capacità di saper nominare persone qualificate”. Spada ha anche ringraziato il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, “che ha guidato con successo la campagna di vaccinazioni”. Il presidente ha quindi citato De Gaspari: “Abbiamo bisogno di una politica che guardi alle prossime generazioni e non alle prossime elezioni”.

“Nel 2020 i nostri territori hanno registrato nel complesso una caduta di valore aggiunto pari al -9,5%, ma con andamenti tra province fortemente differenziati. Lodi ha contenuto le perdite grazie a una forte presenza nell’elettronica, che ha accusato cali modesti, e grazie alle aziende dell’alimentare che non hanno interrotto la crescita”.

MONZA E BRIANZA

Le aziende di Monza e dell’intera Brianza hanno patito un drastico calo di produzione e di export, ma hanno anche saputo riprendersi con estrema velocità grazie alla forte proiezione sui mercati internazionali”.

PAVIA

“Pavia è la provincia che ha sofferto di più. Lo shock della pandemia ha aggravato un quadro economico già debole. I forti cali patiti dalle imprese della moda, del calzaturiero e della meccanica, che caratterizzano questo territorio, sono stati compensati solo parzialmente dai risultati positivi di alimentare e farmaceutica. Stiamo lavorando con le istituzioni locali per portare avanti un Piano strategico di sviluppo territoriale di lungo periodo”.

MILANO

Anche Milano ha sofferto, a causa di una struttura economica maggiormente orientata al terziario. La pandemia ha colpito il turismo in modo drammatico: nel 2020 il crollo è stato del -76% negli arrivi a Milano. Considerando che la Lombardia è la prima regione turistica in Italia per valore aggiunto, si tratta di una perdita molto pesante. Altro settore caratteristico dell’economia milanese, in forte sofferenza, è la moda che nel primo trimestre di quest’anno mostra ancora un pesantissimo calo di attività rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo dicono le cifre dell’export: -13%”.

Qua l’intervento completo del presidente Alessandro Spada

 

 

 

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