Test attitudinali nei concorsi pubblici: come prepararsi

Cosa sono i test attitudinali, come prepararsi...

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I concorsi pubblici, a prescindere dall’ente organizzatore, presentano una struttura molto simile che prevede, per tutti coloro i quali sono in possesso dei requisiti indicati nel bando, lo svolgimento di (almeno) una prova di selezione scritta. A questa può far seguito, a seconda della partecipazione prevista e della tipologia di posto da assegnare, un altro test scritto, una prova orale o una di carattere tecnico. Ciascun test serve ad effettuare una selezione dei candidati iscritti e ad inserire quelli che hanno superato tutte le prove in una graduatoria di merito; da questa, in genere, vengono selezionati (da parte di un’apposita Commissione) i candidati da inserire nell’organico dell’ente organizzatore. In ogni caso, la prima prova scritta rappresenta lo scoglio che ogni candidato deve fronteggiare per poter poi completare l’iter di selezione; quasi sempre essa include una serie di quiz, denominati comunemente “test attitudinali” (o “psicoattitudinali”). Di seguito, vediamo cosa sono e come prepararsi al meglio per affrontarli nella maniera giusta.

Cosa sono i test attitudinali

Quelli che vengono comunemente indicati come test ‘attitudinali’ costituiscono un variegato gruppo di quiz di logica. Si tratta, in altre parole, di quesiti matematici o numerici a risposta multipla. Molti degli esercizi di questo tipo prevedono che il candidato completi una serie numerica (o alfanumerica), costituita da una serie di segni, simboli o figure geometriche. Un altra categoria di quiz, invece, è rappresentata da quesiti più complessi, che richiedono il calcolo di proporzioni o percentuali. Nel novero dei test attitudinali rientrano anche quelli che mettono alla prova le capacità di ragionamento astratto di tipo logico-discorsivo. Non di rado, la prova comprende anche uno o più esercizi di comprensione del testo, pur conservando il formato del quiz a risposta multipla.

Come prepararsi

Benché non esista una formula magica per prepararsi in maniera infallibile ai test psicoattitudinali dei concorsi pubblici, la miglior strada da perseguire è quella dell’esercizio. Fare pratica è il modo più efficace per allenare la mente ad applicare in maniera rapida i meccanismi del ragionamento logico-matematico; inoltre, l’esercizio costante permette ridurre progressivamente il tempo necessario a svolgere un singolo esercizio e, di conseguenza, ottimizzarlo in vista del test vero e proprio. Durante la prova, infatti, i candidati hanno quasi sempre un lasso di tempo molto limitato a disposizione (circa un minuto per ciascun quiz incentrato sul ragionamento logico-numerico): pertanto, è bene che lo utilizzino nella maniera migliore possibile.

A questo punto sorge un problema: dove reperire i quiz per fare esercizio. È possibile fare ricerche online e imbattersi in ‘banche dati’ mutuate da vecchi bandi di concorso; in tal caso, però, c’è il rischio che vi siano errori o incongruenze nelle domande o nelle risposte ai quesiti. Una simile eventualità renderebbe sicuramente poco efficace lo studio preparatorio per il test. Di conseguenza, val bene fare ricorso a risorse più affidabili, ossia specifici libri di testo concepiti appositamente per la preparazione ai test attitudinali. Pubblicazioni di questo genere sono comunemente presenti sugli scaffali delle librerie (soprattutto quelle specializzate in questo particolare segmento editoriale) oppure possono essere reperiti online, tramite portali come www.librieconcorsi.com.

Gli eserciziari, però, vanno utilizzati e ‘sfruttati’ correttamente. I quiz devono essere il supporto per simulare lo svolgimento della prova, specie per quanto concerne la gestione del tempo. In altre parole, meglio affrontare un ‘blocco’ di quesiti (tanti quanti ne prevede il test del concorso) per verificare il tempo impiegato e la percentuale di riuscita. Solo successivamente ci si deve dedicare alla correzione degli errori, avvalendosi delle risposte corrette riportate dal testo (spesso accompagnate da una breve spiegazione) per assimilare il giusto metodo di risoluzione del quesito. In tal modo, non si interrompe l’esercizio, abituandosi fin da subito a quelle che saranno le condizioni di svolgimento della prova.

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