Politica

Pedemontana, l’audizione in regione genera (solo) comunicati opposti

Dopo l'audizione in regione Lega, M5S e Pd hanno scritto dei comunicati che riportano notizie completamente differenti.

pedemontana-mappa-tratta-D-vimercatese-mb

Poco o nulla. Questo è quanto si è capito dall’audizione andata in scena ieri mattina sullo stato dell’arte di Pedemontana sia perchè lo streaming per seguire l’incontro funzionava male sia perchè a seguito del meeting sono arrivati comunicati stampa che dicevano l’uno l’opposto dell’altro.

C’è chi parla di grande successo, la Lega, e chi parla di grande flop, il M5S. Poi c’è chi punta il dito sulla gestione definendola inadeguata.

Nella I Commissione Bilancio del Consiglio Regionale, per parlare dello stato dell’arte del progetto dell’Autostrada Pedemontana Spa c’era il Direttore Generale, il dottor Giuseppe Sambo e non come ci sarebbe aspettato il presidente Roberto Castelli.

Oggetto dell’incontro era capire se e quando si faranno le tratte B2 e C, tra Lentate sul Seveso e Vimercate, dove Pedemontana si congiungerà con la Tangenziale Est di Milano. Il costo è di 2 miliardi. Per ora la gara bandita non riguarda l’ultimo tratto, quello da Vimercate a Bergamo, gli ultimi 17 km del progetto che nella sua totalità avrebbe dovuto essere fatto e finito per Expo.

Adesso la data a cui puntano i vertici di Pedemontana è quella evocativa delle Olimpiadi, 2026, anche se (e non difficile intuirlo) quest’opera non è tra quelle candidate nè tra quelle essenziali.
Nel caso si facessero i tratti B2 e C è per tentare di decongestionare la A4. Un’ipotesi che resta solo sulla carta perchè ad oggi la Teem, costruita con l’intento di svuotare la Tangenziale Est, ha parzialmente fallito. I volumi di traffico restano limitati, e la Est sempre affollata negli orari di punta. Il problema pare siano le tariffe. E pensare che nel nuovo piano industriale per sostenere il completamento dell’opera Pedemontana sia previsto probabile un aumento dei pedaggi, già non proprio economici (in particolare quelli delle Tangenziali di Varese e Como), anche se è appena stata decisa la proroga a tutto il 2021 dello sconto del 20% per gli utilizzatori frequenti.

Ad oggi manca, però, un tassello fondamentale per chiudere del tutto la partita: i fondi privati. Al momento il bando è andato deserto per ben due volte e la proroga parla di inizio agosto di quest’anno per capire chi ci metterà il gruzzolo mancante. Nel frattempo regione Lombardia ha fatto di tutto (e nel migliore dei modi) per offrire garanzie finanziare. Il problema resta il progetto in sè in uno territori più sfruttati d’Italia. Non a caso dall’assegnazione della gara a Webuild sono ripartite a gran voce numerose proteste degli ambientalisti. 

Quello che è successo ieri ha comunque dell’incredibile: a seguito dell’audizione la Lega, il M5S e il PD hanno inviato ognuno un comunicato. E sembra che abbiano partecipato a tre momenti completamenti differenti. Riportiamo i testi integrali, pubblicandoli in ordine di arrivo alla nostra email, affinchè possiate farvi un’idea voi stessi.

IL COMUNICATO DELLA LEGA

“Le notizie avute oggi in Commissione – dichiara il vicecapogruppo della Lega al Pirellone, Andrea Monti (da noi intervistato)– sono quelle che ci aspettavamo. Pedemontana prosegue il suo percorso, forte del bilancio in attivo e del traffico veicolare in continua crescita. Sconfitti i gufi, a partire dai cinquestelle e compagnia cantante, ovvero tutti coloro che da anni tifano per il boicottaggio, che soffiano su paure e incertezze, fino a porre le proprie speranze sul fallimento della società. Oggi i detrattori dell’opera sono rimasti a bocca asciutta, visibilmente delusi e spiazzati”.

“Nonostante le difficoltà, che normalmente vanno messe in conto per tutte le grandi opere, Pedemontana va avanti e può fissare due date fondamentali: l’inizio delle attività preliminari a ottobre 2021 e l’inaugurazione del nuovo tratto autostradale per la fine del 2025”.

“Il rispetto di questo crono-programma sarebbe ulteriore motivo di gioia, in quanto consentirebbe di poter contare su questa nuova importante infrastruttura prima dell’inizio dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026”.

“Pedemontana – prosegue Monti – è un’opera che guarda al futuro, che parla di modernità, che semplifica la vita dei cittadini, senza sostituirsi ad altri processi di cambiamento e innovazione all’interno della mobilità. Realizzare Pedemontana non significa non investire in metropolitane, bus e ferrovie, come del resto Regione Lombardia sta già facendo in questi anni con sforzi economici importanti e mai visti”.

“Va inoltre ricordato che Pedemontana non è un progetto calato o imposto dall’alto, ma discusso e approvato dal territorio, e quindi nelle sedi istituzionali competenti, nel 2009”.

“Qualche miglioramento – conclude il vicecapogruppo Andrea Monti – potrà anche essere contemplato, ma non sarà la scusa per bloccare o procrastinare alle calende greche un’opera che serve ai cittadini, alle imprese e anche alla qualità della nostra aria e delle nostre vite”.

IL COMUNICATO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

“L’audizione di Pedemontana che insiste nell’attribuire alla pandemia i ritardi nell’ambito dell’esecuzione dell’opera è stata surreale. L’unico dato positivo è che va tutto bene, infatti l’opera è bloccata.

La società è stata graziata da una proroga fino al mese di agosto 2021 per mantenere i buoni rapporti tra Draghi e Salvini nel governo del dentro tutti”, così Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia sull’audizione con i vertici di Pedemontana.

Per il consigliere regionale, “il Covid non si deve usare come pretesto per lo stop. È chiaro a tutti che così come Intesa è uscita dal capitale di Pedemontana e BREBEMI durante la pandemia, ben potevano le Banche fare affari con Regione Lombardia anche durante il COVID. Le banche evidentemente hanno preferito stare alla larga da un’opera di difficile realizzazione e da un committente, Regione Lombardia, la fiducia nella quale è al minimo storico”.

“Le rassicurazioni sulla bontà del progetto e sull’interesse del sistema finanziario a sostenere questa inutile quanto costosa opera che abbiamo ascoltato in Commissione appaiono mera propaganda. Così come il domandarsi se sono possibili varianti all’opera, per addolcire la pillola. L’unica variante possibile per noi è eliminare la tratta C e riqualificare l’intera Milano Meda senza che venga chiesto il pedaggio”, conclude Fumagalli.

IL COMUNICATO DEL PD

Pedemontana-Pizzul e Ponti (Pd): Dai vertici della società  risposte opache e inadeguate  alle richieste dei territori e nessuna certezza  sui finanziamenti. Una gestione da bocciare

Dai vertici della società risposte opache e inadeguate alle richieste dei territori e nessuna certezza  sui finanziamenti .Il capogruppo del Pd in consiglio regionale Fabio Pizzul e il consigliere Gigi Ponti commentano così l’audizione che si è tenuta questa mattina in Commissione bilancio con i vertici della società. “ Esprimiamo- affermano Pizzul e Ponti- una profonda delusione per l’incontro di questa mattina. La relazione presentata dai vertici di Pedemontana è stata opaca e inadeguata. Mentre i tempi stringono c’è ancora grande incertezza sul finanziamento dell’opera. Entro inizio agosto dovrà essere individuato il soggetto bancario che finanzierà l’opera e pare esserci solo un gruppo interessato, che non ha però ancora formalizzato nulla, mentre si corre il rischio di perdere  gli sgravi fiscali  del valore di 400 milioni di euro, se non sarà rispettato il cronoprogramma”.
“L’interlocuzione  – aggiungono i consiglieri dem- con i territori, sia con i sindaci che con le realtà produttive, è assolutamente inadeguata. Non è ancora stato aperto  un reale dialogo  sulle necessarie varianti del progetto. Ci si basa ancora su un progetto datato 2009 e ormai superato, soprattutto a livello di sostenibilità economica ed ambientale. In queste condizioni, senza un adeguato coinvolgimento dei territori, diventa difficile anche solo procedere alle operazioni di esproprio dei terreni necessari all’opera senza correre  il rischio  di vedersi presentare ricorsi che rischiano di bloccare l’opera o, quanto meno, allungarne ulteriormente i tempi di realizzazione. Ad oggi non possiamo che bocciare drasticamente la gestione di Pedemontana ”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.