Ambiente

Aperitivo contro Pedemontana, domenica il 4 luglio a Villa Monguzzi a Biassono

Contro Pedemontana, appuntamento alle ore 18 in Villa Monguzzi. A settembre prevista un'altra manifestazione davanti alla sede di Regione Lombardia.

protesta pedemontana maggio cartello 01

Non si ferma la protesta degli ambientalisti che dicono no alla Pedemontana. Dopo la manifestazione del 23 maggio organizzata in diversi punti sul tracciato dell’autostrada, si daranno infatti appuntamento il 4 luglio prossimo a Biassono per continuare a sensibilizzare la cittadinanza circa le motivazioni del loro dissenso a quella che definiscono “un’opera insostenibile”.

A partire dalle ore 18 a Villa Monguzzi (via Cesana e Villa 34) racconteranno attraverso un video i momenti della manifestazione del 23 maggio e discuteranno circa l’ “insostenibilità della Pedemontana” affrontando anche tematiche di pianificazione ambientale.
“Altri soggetti hanno già dichiarato il loro interesse verso i contenuti di questa mobilitazione – hanno spiegato gli organizzatori-e altri, presa coscienza anche della sua inadeguatezza a risolvere i reali problemi di una mobilità sempre più critica, continuano ad aggiungersi e altri ne verranno”.

La protestategli ambientalisti e di diversi gruppi politici e associazioni,  non si concluderà a Biassono. Nel mese di settembre gli ambientalisti e quanti vorranno manifestare il dissenso verso la Pedemontana, si daranno appuntamento per un ulteriore momento di mobilitazione davanti alla sede di Regione Lombardia.  

“La transizione ecologica, ma anche quella digitale non può essere la mera conferma di progetti superati, anacronistici e che divorano il territorio e l’ambiente- hanno spiegato in un nota gli organizzatori della manifestazione-. Deve essere l’occasione storica per ripensare il modello organizzativo del nostro territorio, del suo ambiente naturale così come di quello urbanizzato.
Serve cambiare impostazione, serve un momento serio e di confronto per ricercare e definire soluzioni moderne più efficienti in termini di sostenibilità sia ambientale che economica, nonché più efficaci nella capacità di risolvere vecchi problemi rinnovati dalla pandemia da Covid 19 che ha già profondamente trasformato le esigenze di mobilità fisica delle persone e aumentato al contempo quella delle merci. Il vivere, lavorare, muoversi sul territorio della Brianza dovrà inevitabilmente essere ripensato sui modelli avanzati di una diffusa smart city dove l’infrastrutturazione digitale e ambientale consentirà l’accesso facilitato ai moderni servizi della rete web, a quelli ecosistemici della rete verde, ad una mobilità all’altezza dei tempi, che prescinde da un’opera autostradale insostenibile”.

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