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Nuclei specialistici sovracomunali: la proposta del comandante della Polizia Locale di Lissone

Creare dei nuclei specializzati sovracomunali aiuterebbe molto a contrastare la criminalità. A quasi quattro mesi dal suo insediamento il comandante della Polizia locale, Matteo Caimi spiega la necessità di fare rete tra i comandi.

comandante-Caimi

Il comandante della Polizia locale di Lissone, Matteo Caimi è entrato in servizio quasi quattro mesi fa, ma sono questi in realtà i giorni del vero debutto alla normalità. E una cosa è chiara: l’obiettivo è fare rete.

“Prima di arrivare a Lissone sono stato a Mariano Comense. Non so quindi quale possa essere la normalità di una città come Lissone. Solo da poco hanno riaperto locali e ristoranti anche di sera e sono riprese le attività e le manifestazioni all’aperto. È difficile quindi fare programmi e prevedere ora come andrà il lavoro da qui alla fine dell’estate”.

Quali sono i primi interventi che ha voluto mettere in atto?

“Credo molto nell’utilità e nella necessità di mettere in comune le eccellenze e le peculiarità dei singoli comandi territoriali. Penso che la capacità di fare rete tra Comuni rappresenti il futuro per la Polizia locale. Significa mettere in comune non solo le risorse umane ma anche quelle strumentali, evitando quindi sprechi di denaro e puntando alla creazione di nuclei specialistici sovracomunali che siano efficaci e fattivi nell’attività di controllo. Quindi, non più singoli comandi che cercano di essere autosufficienti, ma un lavoro di squadra. Infatti occorre staccarsi dai campanilismi per essere più incisivi”.

 

In questo quadro qual è la peculiarità degli agenti della Polizia locale di Lissone?

“Siamo eccellenti nelle operazioni della Polizia stradale, soprattutto nei controlli degli autocarri. Spesso per questa nostra caratteristica siamo stati di ausilio nelle indagini della Questura, grazie all’intervento di agenti formati e capaci”.

È prevista in futuro una ridefinizione delle dotazioni utilizzate dagli agenti?

“Tutti sono dotati di body cam che viene utilizzata solo in caso di necessità e in momenti particolarmente concitati come può essere stata la recente operazione condotta con il Carabinieri, per sgominare un giro di corse in moto clandestine in zona Santa Margherita. Tutto il resto può essere condiviso con altri comandi. Il Comune di Muggiò ha in dotazione alcuni droni, in caso di necessità sappiamo che lì si possono trovare la strumentazione e le competenze necessarie. Così come per il cane antidroga: altri comuni lo hanno a disposizione e in caso di necessità può essere condiviso”.

Quali sono le sue previsioni per l’estate ormai alle porte?

“Credo che la difficoltà maggiore sarà quella di riuscire a coniugare le normative presenti nel testo unico sulla sicurezza, che hanno regolato qualunque evento pubblico in epoca pre Covid, con le linee guida ancora in vigore in merito al contenimento del contagio. Non basta tenere le sedie a un metro di distanza per poter avere il permesso di organizzare una manifestazione all’aperto. Ma questo è difficile da comprendere ma anche da mettere in atto. So già che sarà un’estate complicata”.

 

Qui i riferimenti del Comando della Polizia Locale di Lissone.

Articolo scritto da Sarah Valtolina

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