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Monza, scuola De Amicis: “Organico e tempo ridotto”. Petizione online dei genitori

I genitori dei futuri alluni della scuola De Amicis di Monza hanno avviato una petizione online.

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“Chiediamo di fare una scelta di buon senso, lucida e coraggiosa e di assegnare l’organico per il tempo pieno alle  future classi prime della Scuola De Amicis“. Al termine dell’anno scolastico, i genitori dei futuri piccoli alunni dell’Istituto monzese fanno sentire la propria voce e lanciano una petizione online.

A generare il malcontento sarebbe la comunicazione giunta lo scorso 1 giugno ai genitori dei remigini in cui si poneva nero su bianco che l’Ufficio Scolastico Provinciale ha assegnato un organico per coprire solamente 27  ore alla settimana, anziché le 40 ore come richiesto in fase di iscrizione.  “Sulla base di tale decisione i bambini dovranno uscire tutti i giorni alle 13,30 (senza il servizio
mensa), salvo un rientro alla settimana. E questo per i prossimi cinque anni” spiegano nella petizione.

Il provvedimento ha così generato il caos: “I genitori delle future classi prime hanno iscritto i loro bambini chiedendo l’applicazione delle 40  ore sulla base di motivazioni ben precise.  In primo luogo il tempo scuola a 40 ore garantisce un progetto educativo e didattico più articolato e  completo, nel quale gli insegnanti hanno il tempo e il modo di arricchire le giornate dei bambini,  avendo la possibilità di condividere con loro ulteriori momenti di coesione e fiducia. In secondo luogo la stragrande maggioranza di loro lavora a tempo pieno e non sarebbe in grado di  conciliare la propria attività lavorativa con una giornata scolastica così ridotta, a meno che non  decida di devolvere il proprio stipendio a una baby sitter o di rinunciare addirittura al lavoro”.

Molti genitori, inoltre, stanno ancora affrontando le pesantissime ricadute sociali ed economiche di
una emergenza sanitaria senza precedenti e si troverebbero così ad affrontare  l’ennesimo ostacolo.
“Anche nell’ipotesi in cui la Dirigente Scolastica riuscisse a coprire le ore mancanti destinando le
risorse a disposizione alle future classi prime, è evidente che potrà farlo solo sottraendo tali risorse a  qualcun altro: forse a un bambino che avrebbe bisogno di ore di potenziamento, o a una classe che  avrebbe la necessità di un supplente, o a un insegnante che vorrebbe promuovere un progetto
didattico e che non può farlo.  Tale decisione nuocerà non solo ai genitori delle future prime, ma a tutta la scuola Primaria De Amicis”.

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