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Brianza Pride, una settimana di eventi nel segno dell’inclusività: il 3 luglio il sit-in a Monza

Torna per la terza edizione il Brianza Pride, la manifestazione organizzata dalla comunità LGBTQ+, questa volta non in veste di corteo cittadino per le strade di Monza, bensì una settimana di eventi. Eccoli nel dettaglio.

brianza pride mb

Sarà un pride diffuso. Tanti eventi, sparsi nel territorio brianzolo per celebrare l’inclusività e la diversità. Torna per la terza edizione il Brianza Pride, la manifestazione organizzata dalla comunità LGBTQ+, questa volta non in veste di corteo cittadino per le strade di Monza, bensì una settimana di eventi che culmineranno il 3 luglio, giorno del sit-in monzese. A presentare il programma, nella giornata di ieri lunedì 14 giugno presso il Civico 144 di Monza, i rappresentanti di Rete Brianza Pride e Brianza oltre l’Arcobaleno, le sigle che meno di un mese fa hanno portato in piazza circa 200 cittadini a favore del ddl Zan.

“Poche segnalazioni, ma la violenza può essere subdola”

E’ tempo di Pride, anche in Brianza. La comunità LGBTQ+ torna in presenza con una serie di appuntamenti a cavallo tra fine giugno (il mese del Pride) e i primi di luglio. Si inizierà domenica 27 giugno con la biciclettata al Parco Nord in mattinata e una serata al Festival di Villa Tittoni a Desio con musica dal vivo e una mostra. Il 28 giugno, invece, appuntamento ad Arcore con un appuntamento sul femminismo; il 29 giugno con una diretta per la presentazione del progetto Switch. Mercoledì 30 giugno il Pride farà tappa a Villasanta con la proiezione del film “Due” e venerdì 2 luglio all’Arcinova di Nova Milanese con il concerto del gruppo musicale “Riciclette”. Ultima tappa della settimana il 3 luglio a Monza con il presidio in piazza Trento e Trieste.

“Anche se le segnalazioni in Brianza sono poche, la violenza nei confronti della nostra comunità è spesso subdola – commentano i membri delle due associazioni. – In questi anni tante cose si sono mosse: c’è più consapevolezza, più giovani si avvicinano alle nostre realtà e il mondo dei media ha fatto emergere problemi spesso ignorati. Tuttavia la strada è ancora lunga: aumentano ad esempio i casi di disagio domestico, cioè ragazze e ragazzi che proprio in famiglia vivono sulla propria pelle discriminazioni di vario genere. Invitiamo le amministrazioni ad incontrarci, insieme possiamo fare un pezzettino di strada insieme. A poco più di 10 giorni dall’inizio della settimana del nostro Pride abbiamo aperto le adesioni e un crowfounding per supportare le spese che dobbiamo sostenere. Piccoli aiuti che possono fare la differenza”.

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