Economia

Monza e Brianza, innalzamento dei livelli di povertà. Sale la richiesta del reddito di cittadinanza

E’ una curva in salita quella che descrive la distribuzione del reddito di cittadinanza nella Provincia di Monza e Brianza.

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E’ una curva in salita quella che descrive la distribuzione del reddito di cittadinanza nella Provincia di Monza e Brianza: solo nei primi 4 mesi del 2021 sale a 88,5% e a 85,2% la percentuale rispettivamente dei nuclei e delle persone coinvolte.

Tra il 2019 e il 2020 si era registrata una crescita pari a +46,8% (nuclei) e  + 41,5 (persone): un segnale che nel corso dell’anno il numero dei percettori del reddito di cittadinanza supererà la quota del 2020, evidenziando un innalzamento dei livelli di povertà nel territorio.

Un trend che emerge anche dalla lettura dei dai dati relativi agli importi medi mensili del Rdc ( 527,24) che per il 2021 segna una crescita dell’11% rispetto al 2019 e del 4,4% rispetto al 2020 portando la Provincia MB al terzo posto nella classifica regionale dopo Varese e Pavia.

Al 31 marzo 2021 sono 4.799 i percettori di RDC nella Provincia MB rispetto a 1.041.228 nazionali e 72.416 dell’intera Regione Lombardia.

Questa è la fotografia scattata dopo la riunione del tavolo di concertazione provinciale per il lavoro e la formazione per l’aggiornamento trimestrale dei dati congiunturali relativi al mercato del lavoro MB, a cura di Afol MB.

“L’appuntamento nell’ambito del tavolo di concertazione provinciale  con l’aggiornamento dei dati raccolti dal nostro osservatorio provinciale lavoro  ci sta aiutando a tenere monitorati i trend in corso, soprattutto quelli relativi al registro delle comunicazioni obbligatorie.  Abbiamo anche presentato i dati di Afol Monza e Brianza relativi allo stato di avanzamento del reddito di cittadinanza come ulteriore tassello di conoscenza di un mercato che da ancora segnali di sofferenza” – commenta il VicePresidente Riccardo Borgonovo.

Nell’intervallo compreso tra il 30 aprile 2019 e il 30 aprile 2021 sono stati convocati 4738 beneficiari di cui 3700 si sono presentati al primo appuntamento, 1410 hanno sottoscritto un Patto di Servizio, 844 sono stati esclusi , 652 sono stati esonerati, 181 sono stati valutati come possibile Patto per l’inclusione.

Il 55% delle persone che si sono presentate al primo appuntamento è rappresentato da donne.

Per quanto riguarda le fasce di età coinvolte si segnala la percentuale più alta, pari al  38%, nella fascia over 45; scende al 29% tra i 30 e i 45;  si attesta al 20% tra i 18 e i 24 mentre la fascia tra i 25 e i 29 è la più bassa con il 13%. Il 72% dei “presi in carico” è di nazionalità italiana, il 23% extra europa e il 5% è rappresentata da membri UE.

79 beneficiari, sui 148 richiesti degli Ambiti, sono stati avviati ai PUC – Progetti di pubblica Utilità: 11 progetti sono in corso, 15 si sono conclusi, 5 sono stati sospesi e i restanti 48 sono in attesa assegnazione e/o conclusione del corso sulla sicurezza.

Le principali mansioni svolte nell’ambito dei Puc presso i Comuni di residenza: sorveglianza per le attività di pre e post scuola e sui trasporti pubblici; apertura e chiusura dei parchi pubblici, pulizia e decoro urbano; pulizia delle strade e dei parchetti; organizzazione dell’agenda delle vaccinazioni; rilevazione della temperatura corporea presso le strutture comunali e supporto alla sanificazione degli ambienti; mantenimento degli spazi verdi; attività di informazione rivolta agli studenti e alle famiglie per indicare percorsi di accesso alle scuole; attività amministrativa a supporto degli uffici comunali.

I comuni coinvolti: Ambito di Desio, Bovisio Masciago (2); Desio (2), Muggiò (7); Varedo (1).  Ambito di Seregno: Lentate sul Seveso (1); Meda (2); Misinto (2); Seregno (6). Ambito di Vimercate: Agrate Brianza (1); Bernareggio (2); Cornate (1); Concorezzo (4).

 

 

 

 

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