Cultura

Monza, le “Baccanti” del Liceo Zucchi conquistano i Giardini della Villa Reale

La tragedia di Euripide, a causa delle limitazioni dovute al Covid, è stata allestita all'aperto e senza pubblico. Le riprese video consentiranno di godere uno spettacolo frutto di un notevole sforzo organizzativo.

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Probabilmente nemmeno Euripide che, ovunque si trovi adesso, ha visto la sua opera le “Baccanti” rappresentata nei migliori teatri del mondo, avrebbe potuto immaginare che un giorno una delle tragedie più famose potesse essere messa in scena nei Giardini della Villa Reale di Monza.

Eppure tutto questo è successo. Tra l’altro proprio mentre il complesso monumentale progettato dall’architetto Giuseppe Piermarini per la casata austriaca degli Asburgo riapre le porte al pubblico dopo 15 mesi di chiusura forzata, causa Covid e non solo.

Il merito della riscoperta teatrale di uno degli spazi verdi più conosciuti e frequentati del nostro territorio è del Liceo “Bartolomeo Zucchi” di Monza. Che, a conclusione del percorso di “Koralion”, il laboratorio di teatro classico dell’istituto di piazza Trento e Trieste, ha portato l’allestimento delle Baccanti di Euripide, accompagnato anche da una ripresa video, che poi sarà messa a disposizione della cittadinanza, tra gli alberi monumentali, le rocce di ceppo rustico e altri elementi tipici dei Giardini reali.

“Sono contenta della rappresentazione scenica che abbiamo ottenuto – afferma la professoressa Emanuela Gravina, referente del progetto “Koralion”, nome derivante dal colore delle pareti della palestra dove si svolgono le prove degli spettacoli – al netto delle inevitabili imperfezioni, infatti, c’è da considerare le molte difficoltà che abbiamo dovuto superare, a partire dal fatto che l’allestimento delle Baccanti è iniziato nello scorso anno scolastico, ma a febbraio 2020 ci siamo fermati per il Covid. Quest’anno abbiamo ripreso praticamente da zero, con nuove coreografie e scene adeguate alla situazione pandemica, tra Dad, la frequenza al 50%, gli orari scaglionati, le norme di sicurezza”.

“Fino all’ultimo momento non sapevamo se saremmo riusciti ad arrivare al traguardo, sarebbe bastato un contagio dell’ultima ora per fermare tutto – continua – alla fine abbiamo completato il nostro percorso, anche grazie al patrocinio del Comune di Monza e del Consorzio della Villa Reale, con uno spettacolo senza pubblico, a causa dell’emergenza sanitaria, all’aperto per la stessa ragione, ma anche per una questione simbolica: anche le rappresentazioni antiche erano all’aperto e non si sono fermate nonostante le guerre”.

UN’OPERA IMMORTALE

I personaggi delle Baccanti, da Dioniso, dio del vino, del teatro e del piacere fisico e mentale, a Penteo, re di Tebe, dalle protagoniste del titolo della tragedia di Euripide, tra cui spicca Agave, madre di Perseo, fino a Cadmo, nonno dello stesso re di Tebe, hanno visto impegnato un gruppo numeroso di studenti del Liceo “Bartolomeo Zucchi” di Monza.

“Hanno recitato 29 alunni di diverse classi e sezioni, mentre gli allievi dell’indirizzo musicale, guidati dal prof. Davide Magnabosco, si sono occupati delle riprese video e altri ragazzi hanno svolto l’essenziale servizio d’ordine, visto che abbiamo girato tutta la giornata del 31 maggio all’aperto tra i molti frequentatori dei Giardini” afferma Gravina.

“Le nostre Baccanti, con la regia di Silvano Ilardo, sono state girate senza l’ausilio dei microfoni e si sono espresse anche attraverso il linguaggio del teatro danza a ritmo di una colonna sonora rock – continua – siamo stati sostenuti anche dalla Fondazione Cariplo tramite il progetto LAIVin, che ci consente, tra le altre cose, di presentare il nostro lavoro in streaming da scuola, in un apposito Festival Action, insieme alle altre scuole della Lombardia vincitrici del bando”.

Lo sforzo organizzativo messo in piede per allestire le Baccanti, oltre alla resa scenica, ha raggiunto anche un altro obiettivo. “Abbiamo vissuto come un ritorno verso la serenità che il Covid ci ha in parte fatto perdere – sostiene la docente referente del laboratorio “Koralion” – è stato anche un modo per far capire ai ragazzi quanto conti l’interazione tra scuola ed istituzioni e quale valore culturale possano avere gli spazi pubblici”.

L’attenzione del Liceo “Bartolomeo Zucchi” di Monza, in ambito teatrale e non solo, è già rivolta all’anno prossimo, quando lo storico istituto scolastico di Piazza Trento e Trieste compirà 150 anni. “Ci sono tante idee per festeggiare e sicuramente una grande voglia di ripartire – afferma Gravina – il nostro laboratorio di teatro classico probabilmente metterà in scena una commedia, ma tutto deve essere ancora definito”.

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