Goghpack, il primo zaino che permette di collezionare arte. L’idea della monzese Sarah Spagnuolo

l'artista ha aperto un crowdfunding per raccogliere i primi ordini così da dare il via alla produzione in un'azienda in Lombardia.

Sarah-Spagnuolo-with-Goghpack

Goghpack, ovvero portare l’arte nel mondo, tra le strade e in mezzo alla gente. Portarla nel vero senso della parola. E’ questo l’obiettivo dello zaino Goghpackprogettato da Sarah Spagnuolo, monzese, ex studentessa al liceo artistico delle Preziosine e ora emigrata in Svizzera. Un progetto che, ai nastri di partenza, potrà partire davvero solo se raggiungerà un minimo di ordini per poter attivare la produzione. Ecco allora l’idea di lanciare un crowdfunding

“La caratteristica dello zaino – ha spiegato l’artista in una nota- è di avere ribaltine intercambiabili che sono stampe d’arte in edizione limitata. Questo permette di cambiare la ribaltina abbinandola al proprio look quotidiano senza dover cambiare zaino. E’ un concetto sostenibile non solo per questo motivo, ma anche perchè la ribaltina è dotata di un gancino simile a quello delle cornici, che permette di appenderla al muro, passando da accessorio fashion a accessorio home. Se in futuro lo zaino non dovesse più servire, la ribaltina invece rimarrà per sempre come stampa d’arte e oggetto da conservare nel tempo, perchè l’arte è per sempre”.

 Una volta raggiunto il minimo di ordini, partirà la produzione che verrà in LombardiaAnche i materiali sono italiani. Lo zaino è vegano ed è fatto da una doppia tela di cotone di alta qualità trattata per essere resistente all’acqua. 

Sarah Spagnuolo, fondatrice di Artemperature, premium lifestyle brand per amanti dell’arte, si è trasferita con la famiglia composta da marito e un bimbo da Milano a Zurigo cinque anni fa. “Goghpack è nato proprio dall’esigenza di usare un prodotto funzionale, come uno zaino, come mezzo e messaggero d’arte- ha spiegato Spagnuolo-. Grazie a Goghpack le persone si trasformano in vere e proprie gallerie d’arte mobili, portando l’arte nelle strade, nei treni, nei bus, negli uffici, nelle università, ai supermercati…”

Inoltre dietro ogni ribaltina c’è un QRcode che porta ad una pagina web con la descrizione dell’opera d’arte e la storia dell’artista. In questa prima collezione sono presenti alcuni capolavori tra cui opere di van Gogh, Klimt, Mondrian, Kandinskij e Kirchner. Per quanto riguarda invece gli artisti contemporanei abbiamo: Joanne Finnegan (Svizzera), Orlando Marosini (Svizzera), Sofia Bonati (Argentina), Elena Monzo (Italia), Piriongo (Italia) e Christoph Rymon (Germania).

E proprio le opere di Sofia Bonati e Elena Monzo sono dedicate al tema della sorellanza e sostengono attraverso il 10% dei loro proventi l’associazione no profit SAHR che si occupa di fornire adeguata assistenza legale a donne abusate e in difficoltà.

 

 

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