Economia

Enerxenia, i consigli per difendersi dalle offerte ingannevoli in campo di fornitura di luce e gas

Focalizzare l'attenzione sui costi e sugli sconti annunciati a livello di presentazione commerciale rappresenta la modalità per verificare che queste promesse siano enunciate chiaramente anche nel contratto che si sta per firmare.

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Leggere prima di firmare. Può sembrare un’ovvietà ma questa regola, vecchia come il mondo, rimane l’unica da seguire per evitare di incorrere in brutte sorprese in ambito commerciale. Una regola d’oro soprattutto nel campo dell’offerta di luce e gas in quanto i contratti potrebbero nascondere costi non evidenziati in ambito di offerta o tempistiche lunghe. O, ancora, sconti promessi verbalmente ma non presenti nel contratto.

Ecco allora che focalizzare l’attenzione sui costi e sugli sconti annunciati a livello di presentazione commerciale rappresenta la modalità per verificare che queste promesse siano enunciate chiaramente anche nel contratto che si sta per firmare. Le grandi compagnie, conosciute da anni e rappresentative del territorio danno sicuramente importanti certezze in più, ma occorre comunque fare attenzione in ambito di sottoscrizione. Abbiamo voluto approfondire la questione con Laura Magni, Responsabile Claims, chiedendole in che modo gli utenti possono esercitare i propri diritti se vittime di politiche commerciali scorrette. Il segreto appunto è guardarsi e spalle prima ma a volte una debolezza può succedere. Ecco allora come correre ai ripari.

  

Quali strumenti ha a sua disposizione il consumatore per evitare di incorrere in una Pratica Commerciale Scorretta?

Ogni agente porta a porta è tenuto ad esporre un cartellino che lo identifica e che identifica la società di vendita di energia elettrica e gas per cui opera: il potenziale cliente può quindi innanzitutto contattare la società di vendita e chiedere conferma del fatto che quel determinato agente sta operando per tale società. Inoltre, prima di sottoscrivere il contratto il cliente può verificare che il prezzo ed eventuali sconti/buoni concordati verbalmente siano di fatto espressamente indicati nella proposta contrattuale. Se invece non c’è intenzione di sottoscrivere un contratto, non è necessario fornire all’agente i propri documenti e/o le proprie bollette, né firmare alcun documento. La regola d’oro è sempre quella di leggere attentamente prima di firmare per rendersi conto che il contratto combaci realmente con l’offerta commerciale presentata precedentemente.

 

Cosa può fare il consumatore che ritiene di essere incorso in una pratica commerciale scorretta?

Al consumatore che ha sottoscritto una proposta contrattuale a distanza o fuori dai locali commerciali è concesso il diritto di ripensamento, ossia il diritto di recedere dal contratto entro 14 giorni senza necessità di fornire una specifica motivazione. Qualora il consumatore si renda conto solo successivamente del fatto che a seguito dell’incontro con l’agente è sorto un rapporto contrattuale  e ritenga di essere stato vittima di una pratica commerciale ingannevole o aggressiva potrà scrivere un reclamo alla società di vendita disconoscendo il contratto o comunque richiedendone l’annullamento. La società di vendita dovrà dare una risposta motivata al reclamo entro 30 giorni solari.

 

Cosa può fare il consumatore qualora si rendesse conto che il contratto in vigore non lo soddisfa quanto avrebbe creduto?

In qualunque momento e senza né  oneri, né penali di recesso il cliente, con fornitura Energia o GAS a uso domestico o comunque energia in bassa tensione o GAS con consumi inferiori ai 200.000 m,c può recedere dal contratto di fornitura in essere semplicemente sottoscrivendo un nuovo contratto con una differente società di vendita o richiedendo la cessazione della fornitura.

 

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