Salute

Nuovi volti per nuove idee: l’Avis di Monza riparte con le attività. “Il nostro obiettivo? I giovani”

C'è aria di cambiamento all'AVIS di Monza. Abbiamo fatto quattro chiacchiere con Andrea Radaelli e Marta Bordogna, i nuovi presidente e segretaria.

direttivo monza mb

Si illuminerà di rosso la Villa Reale di Monza il prossimo 14 giugno. E le ragioni saranno almeno due. La prima arriva da una richiesta: a porla, il consiglio direttivo di AVIS Monza recentemente insediato, che ha chiesto ufficialmente al Comune che la Reggia del Piermarini si tingesse di rosso in occasione della Giornata mondiale del donatore. La seconda è dare un segnale di tenacia: nell’anno dominato dalla pandemia e dall’emergenza Covid-19, si accende ora la speranza di aver imparato quanto è importante sentirsi comunità, aiutare il prossimo, fare un pezzettino per la collettività.

“E’ un gesto simbolico ma a cui teniamo particolarmente – ci racconta Andrea Radaelli, dallo scorso marzo presidente AVIS Monza. – Come la nostra Villa torna alla normalità, anche noi proviamo a fare lo stesso: abbiamo voglia di far conoscere chi siamo e cosa facciamo, oltre a sensibilizzare tutti i cittadini sull’importanza di essere un donatore. Magari quell’istallazione luminosa ci può dare una mano a mandare un bel messaggio”.

“Il numero dei donatori? Ha retto nel 2020, ma il trend è in discesa da anni”

Quella di AVIS Monza, diramazione territoriale di AVIS Nazionale, è lunga storia iniziata nel 1935 che oggi prosegue sulle spalle dei giovani Andrea Radaelli e Marta Bordogna, poco più che trentenni, eletti dall’assemblea cittadina dello scorso marzo nuovi Presidente e Segretaria. Un mandato, il loro, che andrà avanti per i prossimi 4 anni. “Vogliamo cercare di aprirci alla cittadinanza – ci spiegano – e soprattutto ai giovani. Sono anni che il trend dei donatori è in discesa: attualmente su Monza sono circa 3700, ma serve sempre un occhio di attenzione per tenerli stretti. E serve ancora più attenzione per cercare di coinvolgere nuove forze. Noi cerchiamo di tenere insieme le due cose con la comunicazione e gli eventi: da una parte consolidiamo il rapporto tra i donatori, dall’altra ci facciamo conoscere all’esterno”.

“Nell’anno della pandemia i numeri dei donatori su Monza hanno retto – prosegue Radaelli – ma ci sono mancate tante delle cose che facciamo abitualmente, come ad esempio andare nelle scuole. Sensibilizzare i giovani e far loro conoscere il nostro mondo è per noi una delle cose più importanti. Direi che l’obiettivo di questo nuovo direttivo sono proprio i giovani: vogliamo trasmettere un’educazione al dono”.

“Noi ci siamo avvicinati da giovanissimi ad AVIS e non ce ne siamo più andati – continua Bordogna. – Avevamo vent’anni quando abbiamo donato la prima volta e oggi non solo siamo ancora donatori ma abbiamo deciso di impegnarci tra le fila dell’associazione. Cerchiamo di portare delle idee nuove: quella della Villa in rosso è una, adesso stiamo lavorando agli step successivi”.

Verso il 14 giugno: in presenza e sui social

Il prossimo 14 giugno il direttivo di AVIS organizzerà anche un piccolo punto di incontro davanti alla reggia di Monza. Un primo appuntamento in presenza dopo le restrizioni Covid.

Parallelamente il lavoro del gruppo va vanti anche sui social e internet. Proprio su Instagram AVIS Comunale Monza ha lanciato una challenge in vista della giornata del donatore: “Aiutaci a condividere il messaggio e i valori della donazione di sangue – si legge sul social – Pubblica una foto sulla tua pagina con qualcosa di giallo o rosso e taggaci per vedere in quanti siamo!”

Tutte le info sulle attività dell’associazione sono disponibili sul sito avismonza.it e sulle pagine Facebook e Instagram.

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