Politica

“Sìamo Varedo”, il candidato sindaco svela la ricetta del cambiamento per la città

In attesa delle elezioni di ottobre, Il candidato sindaco di Varedo Sandro Vitiello si racconta e spiega gli intenti della lista civica "Sìamo Varedo"

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“Siamo Varedo, ma soprattutto Sì, amo Varedo“. È con questa doppia valenza che la società civile, assieme al centro Sinistra rompe gli indugi. Dopo la presentazione ufficiale del candidato sindaco, Sandro Vitiello, la lista civica “Sìamo Varedo” si racconta.

“Il progetto della lista – spiega il candidato sindaco – nasce più di due anni fa. L’intento era, ed è tutt’ora, quello di restituire l’amministrazione della città ai cittadini. Sono troppe le cose che a Varedo non funzionano e l’immobilismo a cui siamo abituati, in primis quello inerente villa Bagatti Valsecchi simbolo culturale di grande prestigio, sta trasformando il nostro paese in un quartiere dormitorio. Il nostro – chiosa Sandro Vitiello – vuole essere un grande cambio di rotta”.

IL CANDIDATO SINDACO – SANDRO VITIELLO

 

Le prossime elezioni amministrative, previste ad ottobre, vedranno a Varedo la presenza di una nuova lista civica. “Nel presentare Sìamo Varedo – racconta Sandro Vitiello – ci è piaciuta immaginare una lista unitariademocratica, ma soprattutto costituita da una componente significativa della società civile di Varedo. Il nostro obiettivo – precisa – è infatti quello di superare le tante criticità che finora non sono state superate”. Obiettivo portare rinnovamento. Rigenerazione e miglioramento nel tessuto sociale ed economico della nostra città”.

Al netto degli intenti programmatici chi è Sandro Vitiello?

Laziale d’origine e brianzolo d’adozione. Sandro, classe 1955, nasce nell’isola di Ponza, in provincia di Latina. In Brianza si trasferisce nel 1972 per continuare gli studi.
“Mio padre – racconta Sandro – era un pescatore. Oltre all’amore per il mare, da lui ho ereditato l’amore e il rispetto per la natura. Da qui la volontà di portare avanti un’importate battaglia per Varedo, ma non solo: rispetto per l’ambiente tramite una transizione ecologica ed un tassativo no al consumo di suolo“.

Dopo aver ottenuto  il diploma di perito chimico e quello di tecnico di laboratorio ospedaliero, Sandro inizia a lavorare all’ospedale Fatebenefratelli di Milano. “Era il 1977 – racconta – e qui ho potuto conoscere molti colleghi di Varedo, in buona parte infermieri. Sono anni importanti, che ricordo ancora oggi con particolare piacere: fu infatti in questo periodo che conobbi mia moglie, Luciana Figini. Poco dopo, nel 1981 ci siamo sposati. Da allora, sono passati 40 anni, abitiamo a Varedo”.

Di anni ne sono passati tanti, da allora. E la storia di Varedo, Sandro l’ha vista scorrere bene. A Varedo ha visto crescere sua figlia Annalisa. Classe 1991. “dopo la laurea in “Scienze della globalizzazione – spiega Sandro – ha intrapreso una carriera professionale nel settore dell’arredamento”. Annalisa ha seguito  i passi di suo nonno, Enrico Figini, che a Varedo, in via Madonnina aveva un laboratorio.

La storia e le esperienze di Sandro continuano. Quarant’anni sono tanti, del resto. Assieme a sua moglie e alcuni amici, ad esempio, in Brianza Sandro apre un locale per  giovani: la birreria Alexanderplatz a Barlassina. E poi apre un ristorante, “Il Fauno”. Un’esperienza di oltre 20 anni cessata nel 2017. “In tutti questi anni di esperienza – precisa Sandro – mi sono occupato di commercio. Non è quindi un caso, che a Varedo, sono riuscito ad instaurare un buon rapporto con i commercianti del paese: uno dei miei principali obiettivi è infatti quello di rilanciare l’economia varedese, da troppo anni dormiente”.

Ma ambiente e commercio non sono gli unici punti di forza. A far da cornice a tutto ciò, c’è la cultura: una parola dalla radici profonde, che deriva dal latino “colere“, coltivare. “È proprio questo che assieme al mio gruppo intendo fare”, spiega Sandro. “Coltivare la passione per la cultura e intendo farlo proprio partendo da villa Bagatti Valsecchi. Fiore all’occhiello del nostro paese, lasciato perire da infelici scelte politiche di questi ultimi 10 anni. Ed è proprio per questo – conclude Sandro – che metto con passione e dedizione, a disposizione della città in cui vivo la mia esperienza e il mio tempo. Quest’ultimo anno ci ha insegnato quanto sia importante dedicarsi ai luoghi in cui si vive. Quanto sia necessario salvaguardare gli spazi pubblici e gli spazi di incontro. Stare bene nei luoghi in cui si vive, è la condizione fondamentale per vivere bene.

++VIDEO VILLA BAGATTI++

IL GRUPPO E I CANDIDATI

Il gruppo è composto da 16 candidati consiglieri, alcuni dei quali, in caso di vittoria, diverranno assessori. Ci sono 9 donne, 7 uomini e 5 giovani tra i 20 e i 35 anni. Ragazzi e ragazze, questi ultimi, volenterosi di fornire nuove istanze e suggestioni utili a cambiare il volto di Varedo. “Nella mia squadra – spiega Sandro – siamo tutti molto affiatati ed entusiasti. Soprattutto perché, dagli studenti, passando per i commercianti e i dipendenti e arrivando ai pensionati, il nostro gruppo rappresenta tutto il territorio, sia di Varedo sia della Valera. Ambiente. Cultura. Risparmio del suolo. Sanità e aspetti sociali, sono i punti cardine su cui lavoreremo. Varedo è la nostra casa. Varedo – conclude Sandro Vitiello – è #lacittàchevorrei

 

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