Sociale

Vimercate, consegnate al sindaco le chiavi dell’immobile confiscato alla mafia

L'ex fabbrica di lampadari confiscata nel 2012 sarà usata dal Comune come sede per progetti sociali dedicati a giovani, disabili e persone svantaggiate.

ex fabbrica lampadari vimercate via Maria Ausiliatrice 3

Ha avuto un passato oscuro, legato ad associazioni criminali, la palazzina di 3 piani di via Maria Ausiliatrice 4, non lontano dalla chiesa di Ruginello, ma ora “vogliamo dare a questo luogo una nuova luce”, dice il sindaco Francesco Sartini.  E’ stata la sede di una fabbrica che produceva lampadari e dal 2012 è abbandonata, da quando l’immobile assieme al giardino circostante di 600 metri quadrati è stato confiscato alla mafia.

E’ assegnato alla gestione dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e nel 2019 è stata avviata dall’Amministrazione comunale la richiesta per poterne entrare in possesso, una procedura prevista per poter riutilizzare beni tolti alla criminalità per funzioni di pubblica utilità e, in particolare, per scopi sociali e di promozione della legalità.

Il cancello dell’immobile di via Maria Ausiliatrice a Ruginello

Una pratica che si è conclusa giovedì 6 maggio quando i rappresentati dell’Agenzia nazionale sono venuti a Vimercate e hanno consegnato al sindaco Sartini le chiavi dell’immobile confiscato che è così diventato parte del patrimonio pubblico della città. La palazzina nella frazione di Ruginello e il suo giardino sono stati sgombrati e ripuliti prima della consegna, mentre ora spetta all’Amministrazione comunale riqualificare la struttura per poterla riutilizzare come sede per nuovi progetti di utilità sociale.

“Vogliamo dare nuova luce a questo luogo – spiega il sindaco nel video diffuso sui canali online del Comune con cui viene data la notizia dell’acquisizione dell’immobile confiscato – Si tratta di una vecchia azienda di lampadari, un edificio di 3 piani da 200 metri quadrati ciascuno, e vorremmo insediare qualcosa che dia speranza sul fronte del reinserimento lavorativo per disabili o categorie svantaggiate e, al tempo stesso, che possa portare sostenibilità al progetto di impiego di questa struttura. E’ un luogo grande – ha concluso Sartini – ha anche un ampio giardino che potrà essere dedicato al tema dell’aggregazione giovanile e di categorie fragili. Vogliamo anche dare un segno per tutte quelle persone che hanno sofferto per la criminalità e violenza: vogliamo che diventi una luce di legalità su Vimercate”.

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