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India, la onlus monzese Skychildren accende i riflettori: “Situazione drammatica: virus più aggressivo”

Nella serata di giovedì 6 maggio, il team della onlus ha organizzato in collaborazione con le donne di Inner Wheel Monza un momento di confronto, dando voce alle esigenze di un popolo stremato dall'emergenza sanitaria.

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Tornano a parlare dell’India, questa volta accendendo i riflettori su una situazione divenuta ormai insostenibile. Non si ferma l’attività delle donne di Skychildren, la onlus monzese che si occupa di aiutare i bambini meno fortunati in alcune delle aree più povere del gigante asiatico. Che oggi, forse più che mai, ha bisogno di un grande aiuto. Nella serata di giovedì 6 maggio, il team della onlus ha organizzato in collaborazione con le donne di Inner Wheel Monza un momento di confronto, dando voce alle esigenze di un popolo stremato dall’emergenza sanitaria Covid-19, che viaggia su ritmi di decine di migliaia di nuovi contagi al giorno.

“L’emergenza Coronavirus sta assumendo dimensioni gigantesche e la situazione è molto grave – spiega Allegra Viganotti, una delle fondatrici di Skychildren. – Manca tutto lì e la situazione è disperata: c’è bisogno di ossigeno, di tamponi, di strutture ospedaliere in grado di reggere la pressione delle ultime settimane. E in questa situazione a farne le spese sono soprattutto i bambini”.

Covid, e non solo 

Cresce giorno dopo giorno la preoccupazione della comunità internazionale sull’andamento della pandemia in India. Ad oggi nello Stato, che vanta una popolazione di oltre 1,3 miliardi di abitanti, sono oltre 21 milioni i contagi dall’inizio della pandemia e il bilancio dei morti ha superato le 230 mila vittime. A preoccupare è anche la situazione politica del colosso asiatico, recentemente chiamato al voto nonostante i drammatici numeri dei decessi.

“Pochi giorni fa si è votato in 5 stati indiani, tra l’altro tra i più popolosi – spiegano le donne di Skychildren – e il primo ministro indiano Narendra Modi, del partito nazionalista Bharatiya Janata Party (BJP) ha perso. La campagna elettorale ha generato assembramenti che poi si sono dimostrati fatali: si parla di comizi con 800 mila persone, sono numeri inimmaginabili, oggi. La situazione è molto seria e il paese è in ginocchio”.

L’impegno della onlus monzese

“Il nostro impegno – proseguono – è concreto: proviamo a fare la differenza, con le risorse che abbiamo. C’è in primo luogo un approccio sanitario: lo facciamo tramite l’ospedale Hope di Calcutta, una struttura privata che accogliere gratuitamente bambini e adulti che vivono per la strada o negli slum, malati che mai potrebbero permettersi di ricevere cure mediche appropriate. Abbiamo poi dei progetti di casa famiglia e rifugi d’emergenza. La situazione dei più piccoli lì è drammatica: ci sono tanti bambini vittime di abusi e violenze, che si sono intensificate. E allora ad intensificarsi è stato anche il lavoro nei nostri rifugi. Ci sono poi i nostri gruppi di volontari, una sorta di “guardiani dei bambini”. E’ importante proteggerli e lavorare fin da subito perchè passata la pandemia possano tornare a scuola. Infine, stiamo realizzando dei kit di prevenzione e sopravvivenza: ad oggi ne abbiamo distribuiti 150 per 150 famiglia, ma siamo appena partiti e l’intenzione è quella di far crescere i numeri”.

Circa una trentina di persone hanno partecipato alla call. Tanti gli interventi, a partire da quelli di Mara Scotti, Presidentessa Inner Wheel Monza, fino alla giovane professionista e attivista operante in India, Francesca Gatti, che ha portato un punto di vista “interno” di quello che sta succedendo nel Paese.

E’ possibile sostenere concretamente Skychildren e conoscere il lavoro che la onlus porta avanti sul sito www.skychildren.org.

In apertura uno scatto di un ospedale indiano presentato durante la call di Skychildren.
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