Economia

Desio, intervista a Giacomo Pipitone: come è cambiato con il Covid-19 il mondo dei voli aerei?

Si torna a viaggiare e a volare, ma per i piloti tante cose sono cambiate. Ne abbiamo parlato con il tema di Simfortraining, il centro simulatore volo a Desio.

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Si torna a volare. Dopo l’inevitabile stop dovuto alla pandemia e le oggettive difficoltà per spostarsi da un Paese all’altro, il graduale allentamento delle restrizioni nazionali e internazionali sta permettendo un ritorno alla normalità anche per le compagnie aeree. La ripresa nel settore, però, non è tutta rose e fiori: se è vero infatti che il minor numero di contagi aiuta turismo e spostamenti, è altrettanto vero che per i piloti tornare a guidare in scioltezza potrebbe essere un problema non da poco.

Ad accendere l’attenzione sul tema sono stati i numeri dell’Aviation Safety reporting System, che hanno permesso di tracciare, seppur in forma anonima, i principali errori commessi dai piloti e dall’equipaggio nelle recenti operazioni di volo. Errori, secondo il report, banali o di distrazione dovuti nella maggior parte dei casi al mancato allenamento. É davvero così? Lo abbiamo chiesto al team di SimForTraining, il centro simulatore di volo a Desio che permette ad aspiranti piloti di confrontarsi, attraverso figure altamente qualificate, con la guida di un Boeing 737.

“Serve l’allenamento: gli errori capitano anche ai più bravi”

La soluzione è la pratica“. La risposta breve è questa, per quella più lunga scendono nei dettagli Giacomo Pipitone, founder Simfortraining e Emad Mikhaeil, pilota Boeing 737. “Guidare un aereo non è come andare in bicicletta: se prendo 10-15 giorni di stop già inizio ad essere arrugginito, figuriamoci quando passano mesi. Non volando si perde allenamento: è come se il cervello in parte si addormentasse e tutti quei calcoli e ragionamenti che fai in scioltezza diventassero più lenti. Succede a tutti, anche ai piloti più esperti. Gli errori più comuni sono anche i più banali: insomma, serve l’allenamento per stare al passo”.

“Il nostro è un settore che ha risentito moltissimo dell’emergenza sanitaria – prosegue Giacomo Pipitone – ma adesso sta tornando ad aprirsi. Riprendere l’attività di esercitazione però è fondamentale e il nostro centro fa proprio questo: una parte del nostro lavoro è quello di continuare a formare i piloti e i futuri piloti per evitare brutte sorprese dopo il Covid. Per alcuni l’emergenza sanitaria ha interrotto una carriera: ragazzi giovani che avevano iniziato questo mestiere, ad esempio, hanno dovuto fare altro per arrivare a fine mese. Si parla poco dei problemi del settore, ma le persone hanno voglia di tornare a viaggiare e le compagnie ora stanno ripartendo”.

Cambierà qualcosa dopo il Covid per le compagnie aeree?

“Non cambieranno le capienze. La distanza di un metro tra una persona e l’altra è impossibile in aereo e se qualcuno si aspetta di fare un posto sì e un posto no, sbaglia. Far volare un aereo ha costi molti elevati e non sarebbe sostenibile. Da tempo ci si è attrezzati con i tamponi rapidi e da mesi si parla di passaporti-Covid per viaggiare. Ecco, forse quella sarà una novità: la maggiore attenzione per la santificazione e le nuove certificazioni”.

Ma il momento peggiore è passato, secondo voi? Dobbiamo aspettarci sorprese?

“Sarà una banalità dirlo ma ne usciamo solo con i vaccini. Le incognite per il futuro sono le varianti e se i vaccini riusciranno comunque ad essere più forti. Quello che i piloti devono fare adesso è ritornare piano piano alla normalità e recuperare l’efficienza nelle operazioni di volo: luoghi come i simulatori possono aiutarli in questo e, perchè no, togliere un po’ di ruggine accumulata in questo periodo”.

E il vostro lavoro? Quanto avete risentito della crisi del settore?

“Le attività stanno ripartendo – concludono i fondatori di Simfortraining – sia quelle rivolte ai professionisti, sia quelle della nostra area intrattenimento. Tanti bambini stanno scegliendo di passare una giornata nel nostro centro e siamo felici che questa passione sia rimasta viva nonostante il brutto periodo che tutti quanti noi abbiamo vissuto. C’è voglia di tornare alla normalità e vediamo che l’interesse verso il mondo del volo resto alto. Una buona notizia per tutto il nostro settore che ci fa ben sperare”.

 

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