Ragazzi registri: presentato il video “Besana in Brianza, una città tutta da scoprire”

Corbetta: “Dai giovani voglia di fare e di mettersi in gioco, una realtà diversa da quella dipinta dai media”

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E’ stato presentato oggi mercoledì 12 maggio il video “Besana in Brianza, una città tutta da scoprire”, vincitore del bando regionale “La Lombardia è dei giovani – 2019”. Alla presentazione del cortometraggio, realizzato in collaborazione con l’associazione musicale Santa Cecilia, erano presenti in Comune l’Assessore Regionale Stefano Bolognini, il consigliere regionale besanese Alessandro Corbetta, il Sindaco Emanuele Pozzoli, il presidente del Consiglio Comunale Roberta Carena e il consigliere delegato alle Politiche Giovanili, Davide Bruscagin. Nel video le bellezze paesaggistiche e i tanti tesori di Besana in Brianza, dalla Basilica Romana Minore a Villa Filippini con il suo parco e le statue di Aligi Sassu, dalla Chiesa di Villa Raverio al Magico Ciliegio Secolare, dalle ville storiche ai resti del Castello Medievale.

“Un grazie a Regione Lombardia, all’amministrazione comunale e alle tante realtà che hanno partecipato a questo bando”, così il consigliere regionale Corbetta, che prosegue: “E’ la dimostrazione che con modiche risorse, messe in campo dalla Regione, si sono potuti attivare i giovani e le associazioni locali, con la realizzazione di video, filmati e un concorso fotografico incentrati sulla riscoperta dei valori, del territorio e delle tradizioni della propria comunità. Un grande esempio di come le istituzione possano intervenire in maniera positiva, stimolando le iniziative dei giovani”.

“Oggi – continua il consigliere regionale – abbiamo avuto la possibilità di renderci conto di come la realtà giovanile non sia quella dipinta in tv o da altri media ma che i giovani hanno idee, voglia di fare e di mettersi in gioco, mostrando di avere una marcia in più rispetto a quanto comunemente si afferma”.

“L’obiettivo è di continuare questo percorso, anche per intercettare quelle situazioni di disagio emotivo e relazionale che purtroppo esistono e che la pandemia ha provveduto ad amplificare, ponendo le basi per una ripresa che sia a 360 gradi e quindi anche dal punto di vista fondamentale della socialità”.

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