Qualcuno addirittura, amichevolmente, lo chiamava “Galbu” perché, Giuseppe Galbusera, il clochard originario di Casatenovo, una vita passata per strada, era conosciuto da moltissime persone. Soprattutto a Lesmo, ad Arcore, dove era oramai una presenza fissa in stazione e a Monza, ultima città in cui ha vissuto.
Si è spento qualche giorno fa, all’età di 75 anni, in una struttura protetta. Probabilmente a causa delle condizioni di salute precarie.
Un senzatetto “famoso” in Brianza e di amici, negli anni, se ne era fatti parecchi nonostante il suo carattere un po’ burbero e scontroso: in tanti, comprese le Istituzioni, hanno cercato di aiutarlo e “salvarlo” dalla strada, ma senza successo. Vivere senza fissa dimora era stata una sua libera scelta anche se, nessuno davvero conosce la storia di Giuseppe Galbusera.
Quel poco che si sa di lui, sono le notizie di cronaca che lo hanno visto protagonista: nel 2018 era stato aggredito in stazione ad Arcore da alcuni ragazzi, rischiando la vita. Lo scorso settembre, invece, era stato arrestato a Monza: una condanna di 9 mesi, diventata di 3 mesi per le sue condizioni di salute per reati contro il patrimonio.
Il saluto commosso di Paolo Piffer, consigliere comunale di Monza
Il funerale si svolgerà venerdì alle ore 10.30 nella Chiesa di Regina Pacis.