Politica

Monza, sottopasso Corso Milano: spunta il cartello della discordia. Botta e risposta tra Piffer e Arena

Se inizialmente la polemica era insorta per il provvedimento in sé, oggi a far scatenare la bufera è un cartello posto al suo ingresso riportante la dicitura  "Chiuso per lavori di manutenzione straordinaria".

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Come annunciato  dall’amministrazione comunale lo scorso 4 maggio, il sottopasso di corso Milano a Monza sarà chiuso per questioni di sicurezza legate allo spaccio di sostanze stupefacenti. Se inizialmente la polemica era insorta per il provvedimento in sé, oggi a far scatenare la bufera è un cartello posto al suo ingresso riportante la dicitura  “Chiuso per lavori di manutenzione straordinaria“.

PAOLO PIFFER: “MA QUALI LAVORI? E’ UNA PRESA IN GIRO”

“Chi governa ha deciso di chiudere il sottopasso perché non è capace di garantire la sicurezza ai cittadini? Ok, ma perché prendere in giro i monzesi scrivendo “chiuso per lavori di manutenzione straordinaria”.  Quali lavori? Quale manutenzione? Neanche l’onestà intellettuale di scrivere la vera ragione. E chi non è sincero nelle piccole cose, state pure certi che non lo sarà neanche nelle situazioni più complesse.  Dovrebbero correggere il cartello e scrivere: “chiuso per incapacità ordinaria”” ha commentato il capogruppo di Civicamente, Paolo Piffer. 

FEDERICO ARENA: “CHI MENTE AI CITTADINI E’ LUI, MESSAGGI PRETESTUOSI”

L’assessore alla Sicurezza, Federico Arena, venuto a conoscenza della polemica sollevata dall’esponente della lista civica monzese, ha dichiarato alla nostra redazione: “Forse prima di sparare sentenze, il consigliere Piffer dovrebbe informarsi meglio. Le uniche menzogne rivolte ai cittadini sono le sue che, attraverso queste sue affermazioni pretestuose, altera la reale dinamica dei fatti. I cartelli in questione sono stati posti poiché, all’interno del sottopasso, si sono appena conclusi dei lavori. C’erano dei cancelli ammalorati che andavano sostituiti. Gli operai erano al lavoro per effettuare la manutenzione e, al termine di questa, il cartello verrà rimosso, sempre che non sia già stato fatto in queste ore”.

E ancora: “Che motivo avrebbe l’amministrazione comunale di porre un cartello se per prima ha annunciato la sua chiusura per questioni di sicurezza? Capisco che certe persone siano già in clima elettorale ma ciò non giustifica delle accuse false e pretestuose”.

 

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