Politica

Monza, “Mozione a sostegno del DDL Zan”: il titolo non è corretto e salta la votazione

Per un errore nel titolo della mozione salta la votazione in consiglio comunale. Pontani. "Un'occasione persa. Sui diritti e contro le discriminazioni".

comune-monza-mb-2020

Un errore nel titolo fa saltare la votazione di una mozione in consiglio comunale.  “Un’occasione persa. Sui diritti e contro le discriminazioni”. Una seduta, quella di ieri sera, che ha lasciato l’amaro in bocca alla consigliera Francesca Pontani, rappresentante di Italia Viva a Monza.
IL DDL ZAN NON E’ LEGGE, IL TITOLO ERRATO FA SALTARE LA VOTAZIONE
Durante la riunione del parlamentino cittadino, i presenti sono stati chiamati a discutere la mozione dal titolo originale “Mozione a sostegno del DDL Zan“.  Originale perchè, se qualche consigliere dovesse farne richiesta, subirà delle modifiche.  “La maggioranza ha voluto spostare il focus del dibattito sul titolo della mozione e soprattutto sui contenuti del DDL Zan che non era oggetto della mozione. DDL che non è ancora legge e deve passare al Senato per emendamenti e modifiche, ma a cui la mia mozione faceva riferimento per i contenuti di lotta alle discriminazioni dovute all’orientamento sessuale, all’abilismo ed alla misoginia” spiega la firmataria.
La consigliera Pontani si è detta pronta pubblicamente a modificare la propria mozione accogliendo le richieste del Consiglio comunale affinchè non ci sia alcun riferimento ad un DDl non ancora approvato, nella speranza che l’impegno richiesto alla Giunta sia votato favorevolmente dall’aula.
“Alle 23.39, dopo aver discusso la mozione per circa 2 ore, la maggioranza decide di sospendere la seduta e di non andare al voto. Curioso perché quando ci troviamo in consiglio a discutere di urbanistica e di bilancio non ci sono mai problemi di orari, quando invece si sta parlando di diritti allora alle 23.39 è già troppo tardi e bisogna sospendere. Questione di priorità. Intanto ascoltando gli interventi di molti miei colleghi l’unica certezza è che ci sia  molta confusione sul ddl zan e molta ingnoranza sul tema. Identità sessuale, sesso biologico, identità di genere, orientamento sessuale, tutti termini che vengono usati come sinonimi ma che hanno significati completamente diversi. “Vogliono cancellare l’identità sessuale” è stato dichiarato da una consiliera un po’ confusa. Io rispetto chi ha letto il disegno di legge ed è contrario per come è stato scritto, ma mi preoccupano gli imboscati e gli ipocriti che nascondono la loro omofobia dietro ragioni tecniche e giuridiche. Gli omofobi esistono e la cronaca di tutti i giorni ne è la dimostrazione, negare questo vi rende complici di una cultura intollerante e retrograda. La politica sta trasformando questa battaglia in uno scontro tra partiti quando dovrebbe essere trasversale, e questo andrà a discapito anche delle categorie che si vorrebbero tutelare. Civicamente ha le idee chiare e avrebbe votato subito la mozione presentata, che tra l’altro poco c’entrava con il ddl zan” ha commentato il capogruppo di Civicamente Paolo Piffer.
Tre le azioni richieste e poste nero su bianco sul documento: collaborare con le realtà associative per la difesa dei diritti LGBTQ+ del territorio per favorire il dialogo anche attraverso la messa a disposizione e la creazione di spazi di ascolto; promuovere campagne di sensibilizzazione e formazione all’interno delle scuole e in tutti i luoghi pubblici cittadini; celebrare la futura Giornata Nazionale contro Omofobia, Lesbofobia, Bifobia e Transfobia in collaborazione con le associazioni per la difesa dei diritti LGBTQ+”.
La discussione e la votazione della mozione è stata spostata all prossima seduta di sistematica.
MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.