Politica

Monza, chiuderà il sottopasso dello spaccio. Piffer: “Una sconfitta per la città”

Piffer: "Una decisione che svela il fallimento di questa amministrazione rispetto al fenomeno della sicurezza e della tossicodipendenza."

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L’annuncio della chiusura del sottopasso di corso Milano a Monza apre la polemica. A seguito della riunione di ieri con il prefetto, Patrizia Palmisani, il sindaco Dario Allevi e  l’assessore alla sicurezza hanno deciso di chiudere il passaggio sotterraneo che collega i marciapiedi del centralissimo corso Milano. Il motivo? Il luogo è frequentato per lo più da chi spaccia. 

“Un passaggio anacronistico soprattutto adesso che ci sono a poca distanza ben due attraversamenti pedonali regolati da semafori. Di fatto il passaggio era utilizzato solo da personaggi poco raccomandabili e in pochissimi si avventuravano lì dentro per attraversare – spiega l’assessore che aggiunge – Non potevamo certo mettere una guardia fissa e persino le telecamere in questo caso sono un rimedio che lasciano il tempo che trovano perchè presto danneggiate dagli spacciatori. Un passaggio di cui nessuno sentirà la mancanza, anche perchè c’erano pure le barriere architettoniche. Solo chi lo usava per delinquere, ne sentirà la mancanza. Con questi soggetti la legge purtroppo è troppo balda e nonostante gli sforzi della polizia locale e delle forze dell’ordine, sono sempre lì. Una decisione, comunque che non è irreversibile. Al momento l’unica praticabile è chiudere il sottopasso di corso Milano.”

Non è dello stesso parere il consigliere di civicamente, Paolo Piffer che afferma: “Una decisione che svela il fallimento di questa amministrazione rispetto al fenomeno della sicurezza e della tossicodipendenza. Non riescono a governare il fenomeno e quindi “chiudono”. Andranno a spacciare e a bucarsi qualche metro in là. Strategia miope e grottesca.”

 

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