Attualità

Crisi di liquidità e welfare mafioso: in arrivo tavolo tecnico contro estorsione e usura

Il tavolo è stato promosso dal prefetto di Monza, Patrizia Palmisani.

prefettura mb

Promosso, nei giorni scorsi, dal Prefetto Palmisani, un confronto con il Procuratore della Repubblica di Monza, il Questore e i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza sul rischio di infiltrazione criminale nel tessuto economico provinciale. All’incontro hanno preso parte anche rappresentanti del settore bancario (ABI e BCC), della Camera di Commercio e delle principali Associazioni di categoria dei settori dell’industria, delle costruzioni, dell’artigianato, del commercio, della cooperazione sociale e dell’agricoltura.

In apertura è stato rammentato che, con l’obiettivo di fronteggiare le conseguenze negative connesse al rallentamento dell’economia e alla carenza di risorse economiche, a livello nazionale sono state previste misure straordinarie a sostegno delle attività imprenditoriali, volte a preservare i livelli occupazionali e la stabilità delle imprese attraverso strumenti di natura previdenziale, fiscale e finanziaria, anche con la collaborazione del sistema bancario.

Successivamente è stata annunciata l’apertura, nelle prossime settimane, di un tavolo tecnico, al fine di sviluppare un piano d’azione di contrasto ai fenomeni dell’estorsione e dell’usura.

Crisi di liquidità e il welfare mafioso

Il dialogo avviato dalla Prefettura con le categorie produttive del territorio, fin dallo scorso mese di marzo, ha permesso di rilevare che tra le problematiche più gravi riconducibili all’emergenza epidemiologica in atto rientri indubbiamente la crisi di liquidità, che a livello nazionale ha colpito in particolare le realtà imprenditoriali di dimensioni più contenute, quali le piccole e medie imprese, i lavoratori autonomi e i liberi professionisti.

Al riguardo, il Prefetto Palmisani, dopo aver evidenziato il carattere strategico e la dimensione preponderante delle imprese medio-piccole nell’ambito del tessuto economico della Provincia di Monza e della Brianza, ha inteso richiamare l’attenzione sulla maggiore esposizione di tali realtà al rischio di entrare in contatto con il cosiddetto “welfare mafioso di prossimità”. Un fenomeno descritto dal Commissario Straordinario per il coordinamento delle iniziative Antiracket e Antiusura come l’offerta, da parte della criminalità, di un sostegno attivo a imprenditori in difficoltà o in crisi di liquidità, in cambio di “future connivenze”, con la non remota possibilità di ulteriori infiltrazioni nel tessuto economico.

Dopo avere rammentato l’importanza degli strumenti di solidarietà nei confronti degli imprenditori vittime di estorsione e usura (attraverso le risorse del Fondo gestito dal Ministero dell’Interno), il Prefetto Palmisani ha voluto sottolineare il ruolo centrale della prevenzione, “che si fonda non soltanto sulla sensibilizzazione degli imprenditori in merito ai pericoli connessi all’instaurazione di rapporti economici con organizzazioni criminali, ma anche – e soprattutto – sulla possibilità di reperire agevolmente, in casi di bisogno, le risorse economiche necessarie a far fronte alle difficoltà registrate. L’efficienza del sistema creditizio ufficiale, infatti, rende non soltanto sconveniente, ma anche superfluo rivolgersi ai canali dell’economia criminale”.

Tavolo tecnico per prevenire estorsione e usura

In questa prospettiva, è stato concordato che nelle prossime settimane la Prefettura avvierà i lavori di un tavolo tecnico, con l’obiettivo di sviluppare un programma di azioni che saranno portate avanti dalle istituzioni coinvolte sul piano della prevenzione del fenomeno dell’estorsione e dell’usura, in particolare attraverso l’informazione sugli strumenti creditizi a disposizione dell’imprenditoria e la semplificazione dell’accesso agli stessi.

“Le crisi economiche sono in grado di attirare gli appetiti delle organizzazioni criminali, da sempre interessate ad acquisire il controllo di realtà sane in cui reinvestire le risorse provento di attività illecite. In questo momento storico, allora, le imprese non vanno lasciate sole, ma devono essere affiancate e sostenute per preservarne la stabilità e allontanare le sirene dell’economia criminale”, ha osservato in conclusione il Prefetto Palmisani.

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