Sociale

Giornata della Croce Rossa, a Monza grande impegno dei volontari per le vaccinazioni

A Monza sono 352 i volontari. Nell'ultimo anno sono aumentati del 30%. Ogni giorno 20 di loro sono al lavoro per le attività del piano vaccinale anti-covid.

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Un anno e mezzo intenso, difficile, sfidante ma anche pieno di soddisfazioni. Sono gli ultimi 18 mesi  della Croce Rossa di Monza. Un periodo difficile per l’intenso lavoro nella gestione della pandemia e ora delle attività legate alla vaccinazione. Ma anche un anno e mezzo ricco di emozioni e di numeri positivi, cartine tornasole dell’apprezzamento del lavoro della CRI sul territorio.

Nel capoluogo brianzolo sono oltre 350 i volontari e dieci i dipendenti della Croce Rossa. Nell’ultimo anno sono aumentati del 30% le nuove reclute. Un’organizzazione più che storica in città che ha a disposizione sette ambulanze, pulmini, furgoni, auto e auto elettriche. Mezzi speciali utilizzati, in questo anno e mezzo di pandemia, per gestire anche l’emergenza Covid a Monza. Sabato 8 maggio sarà la Giornata Mondiale della Croce Rossa, abbiamo parlato di questa ricorrenza e di tanto altro con Dario Funaro, presidente della Croce Rossa di Monza.

A destra Dario Funaro, presidente della CRI di Monza

L’8 maggio sarà la giornata mondiale della Croce Rossa, in alcuni Comuni già sventolano le bandiere con il vostro simbolo. Con che spirito vi preparate a vivere questo appuntamento? Ci saranno iniziative in particolare?

Il motto della Croce Rossa è “sempre presenti”. Ecco, credo che questo sia valido ora più che mai e che lo spirito di resilienza della nostra associazione sia davvero protagonista in questo momento. Per quanto riguarda i festeggiamenti a Monza avremo l’onore di vedere la Villa Reale illuminata di rosso proprio come omaggio verso la Croce Rossa. Organizzeremo una raccolta di beni alimentari. Per il resto per ovvie ragioni non sarà possibile organizzare eventi ma celebreremo questa giornata sui social.

In questo anno e mezzo di pandemia come sono cambiati i volontari a livello di numeri e partecipazione alle attività della CRI?

C’è stato un netto aumento di volontari. Abbiamo infatti circa 60 nuovi volontari, di cui 26 stanno terminando la formazione per diventare soccorritori. Si tratta di un numero importante che rappresenta un 30% in più rispetto allo scorso anno. In questo momento stanno facendo un tirocinio tramite l’affiancamento dei soccorritori esperti e verso fine giugno saranno completamente autonomi dopo la conclusione dell’iter di formazione. I soci della CRI di Monza in totale sono 352, di cui 150 circa soccorritori. Gli altri hanno fatto il corso base che però non consente di salire a bordo delle ambulanze per intervenire sul campo.

Come procede il vostro contributo nella gestione delle vaccinazioni a Monza?

La nostra struttura è sicuramente sotto pressione, ma non manchiamo di dare un supporto quotidiano all’attività di vaccinazione a Monza. Siamo attivi in tre ambiti: collaboriamo con ASST per organizzare gli appuntamenti delle persone fragili e siamo presenti nel centro vaccini in Autodromo e in quello dell’ex Philips  per assistere i soggetti fragili. In totale ogni giorno 20 volontari della Croce Rossa di Monza e Brianza, su turni sono impegnati nel supporto della gestione del piano vaccinazioni.

E’ cambiato il rapporto tra la città e la Croce Rossa dopo questo anno e mezzo di pandemia?

La città si è stretta intorno a noi e se abbiamo dato tanto, abbiamo sicuramente ricevuto altrettanto. Abbiamo sentito la vicinanza costante delle autorità e dell’intera città. Quello che sicuramente ci è mancato è stato il rapporto diretto con i ragazzi nelle scuole. Abbiamo infatti dovuto sospendere i corsi e i seminari in presenza sui diversi progetti di sicurezza e di sensibilizzazione verso il volontariato. Incontri che speriamo di poter riprendere a stretto giro.

Quali progetti avete per il prossimo futuro?

Sicuramente l’obiettivo è quello di continuare a essere sempre presenti sul territorio. La speranza è quella di continuare a reclutare sempre nuovi volontari così come avvenuto in particolare in questo 2021. L’idea è quella di progettare un orientamento in grado di indirizzare subito all’ingresso in CRI i nuovi volontari verso servizi specifici. L’altro ambito verso cui vorremmo puntare è quello del sociale, ambito ancora tutto da definire e da strutturare.

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