Politica

Besanino elettrificato? Corbetta (Lega) tira il freno: “Parecchia confusione, è solo propaganda”

Dopo l'annuncio di Gian Mario Fragomeli a pigiare il freno ci pensa Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega. 

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Dopo l’annuncio di Gian Mario Fragomeli, deputato lecchese della Brianza e Capogruppo PD in Commissione Finanze alla Camera, circa il provvedimento di elettrificare il Besanino, a pigiare il freno ci pensa Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega.

“Credo che sul Besanino sia stata fatta volutamente parecchia confusione e gettato del fumo negli occhi ai cittadini da parte del PD. Le dichiarazioni di Fragomeli, rilasciate in pompa magna nei giorni scorsi alla stampa, giocano molto con le parole e diversi cittadini hanno inteso che siamo di fronte all’imminente elettrificazione del Besanino. Così però non sembra essere, in quanto i fondi stanziati dal governo (circa 70 milioni di euro) nel PNRR sarebbero interamente destinati all’elettrificazione della linea Como-Lecco e non della Monza-Molteno-Lecco” ha commentato Corbetta.

Per il consigliere del Carroccio, quindi, ci si troverebbe di fronte solo ad un probabile finanziamento per la progettazione dell’elettrificazione del Besanino.

“Chediamo maggiore chiarezza a Fragomeli e al Partito Democratico altrimenti saremmo costretti a pensare di essere davanti a un mero esercizio di propaganda, volto a illudere pendolari e cittadini di essere vicini al traguardo della elettrificazione della linea, quando invece il traguardo non si scorge nemmeno in lontananza” prosegue.

Ma questa non è la sola richiesta avanzata: è stato richiesto, infatti, di aprire un dibattito sulla necessità di elettrificare la linea stessa. “Il Besanino ha sì bisogno di investimenti ma per il raddoppio degli scambi, per il superamento dei passaggi a livello, per fare in modo che in tutta la tratta il convoglio possa sfruttare la sua velocità, mentre ora è spesso costretto a rallentare anche al di sotto dei 30 km/h. Sono necessari i sottopassi nelle stazioni per permettere l’entrata in contemporanea dei treni e serve migliorare l’accessibilità per gli utenti disabili. Servono opere per diminuire i tempi di percorrenza verso Monza e viceversa. Domandiamoci quindi quanto sia necessario un intervento di elettrificazione che potrebbe vedere luce solo tra diversi anni e che fermerebbe la linea per almeno diversi mesi, in un momento in cui la Lombardia sta investendo in treni a idrogeno e in treni a batteria che potrebbero correre tranquillamente sulla linea Besanino: mezzi ultramoderni con impatti ambientali bassissimi e che non necessitano obbligatoriamente dell’elettrificazione delle linee.”

 

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